La malattia
Un romanzo intenso che narra la sofferenza umana secondo percezioni e prospettive diverse.
Andrés Miranda, medico, si trova improvvisamente a vivere un atroce conflitto quando scopre che suo padre è ammalato, senza possibilità di salvezza. L'etica professionale e la promessa di reciproca sincerità, da sempre alla base del loro rapporto, impongono di dire la verità, ma l'amore di figlio lo induce a mentire. Intanto un suo ex paziente, Ernesto Duràn, vittima di un'ossessione che va oltre la semplice ipocondria, lo perseguita: ha disperatamente bisogno di parlare del suo malessere, forse immaginario, e vuole farlo solo col dottor Miranda che invece per proteggere quel padre, cui deve tanto, si sente ostaggio del silenzio. Modi opposti di vivere la malattia, l'angoscia, la sofferenza. Da una parte il malato immaginario che fa della comunicazione una necessità vitale e dall'altra il medico chiuso nel suo mutismo, annientato dalla consapevolezza della fine inesorabile del padre, a cui vorrebbe parlare, senza riuscirvi. A queste figure se ne aggiunge una terza, Karina, animata solo da buoni sentimenti che, tuttavia, la porteranno a diventare vittima del dolore altrui.
Una storia coinvolgente, sulla fragilità del vivere e sulla complessità dei rapporti affettivi, in cui l'autore, inducendo a riflessioni significative, riuscirà a mostrare come la malattia possa diventare un importante elemento di vita.
Mila (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento venerdì, 31 gennaio 2014
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Un romanzo intenso che narra la sofferenza umana secondo percezioni e prospettive diverse.
Andrés Miranda, medico, si trova improvvisamente a vivere un atroce conflitto quando scopre che suo padre è ammalato, senza possibilità di salvezza. L'etica professionale e la promessa di reciproca sincerità, da sempre alla base del loro rapporto, impongono di dire la verità, ma l'amore di figlio lo induce a mentire. Intanto un suo ex paziente, Ernesto Duràn, vittima di un'ossessione che va oltre la semplice ipocondria, lo perseguita: ha disperatamente bisogno di parlare del suo malessere, forse immaginario, e vuole farlo solo col dottor Miranda che invece per proteggere quel padre, cui deve tanto, si sente ostaggio del silenzio. Modi opposti di vivere la malattia, l'angoscia, la sofferenza. Da una parte il malato immaginario che fa della comunicazione una necessità vitale e dall'altra il medico chiuso nel suo mutismo, annientato dalla consapevolezza della fine inesorabile del padre, a cui vorrebbe parlare, senza riuscirvi. A queste figure se ne aggiunge una terza, Karina, animata solo da buoni sentimenti che, tuttavia, la porteranno a diventare vittima del dolore altrui.
Una storia coinvolgente, sulla fragilità del vivere e sulla complessità dei rapporti affettivi, in cui l'autore, inducendo a riflessioni significative, riuscirà a mostrare come la malattia possa diventare un importante elemento di vita.
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