La lettrice di mezzanotte
Se dovessimo assegnare un’etichetta di genere ad un libro come questo, dovremmo forse aggiungere alla comune espressione “romanzo d’amore e di formazione” una specificazione più inconsueta: “attraverso i libri e la lettura”. Ma anche con questo arricchimento, l’etichetta non sarebbe in grado di rappresentare appieno la forza della storia raccontata: una storia vera, quella di un padre e di una figlia accomunati dal piacere di leggere, che – all’inizio quasi per gioco e poi con tutta la serietà del caso – si promettono di dedicare alla lettura ad alta voce qualche minuto prima di mezzanotte ogni sera, per cento sere di seguito. Cento sere che, al di là delle previsioni più ottimistiche, sarebbero diventate 3218 sere, creando un vero e proprio rito di lettura, in grado di legare profondamente padre e figlia per nove anni di seguito.
A raccontare questa appassionante vicenda è la protagonista stessa della storia: Alice, figlia di Jim Brozina, bibliotecario scolastico, appassionato lettore ad alta voce, amante dei libri e della lettura. Ma più di ogni altra cosa, Jim è un padre premuroso e attento, in grado di prendersi cura delle due figlie, Alice e Kath, specie quando la loro mamma se ne va via di casa per vivere nuove esperienze con altri “fidanzati”. Senza grandi risorse se non quelle della fantasia e dell’affetto, Jim dà tutto se stesso per essere un bravo genitore e un bravo bibliotecario, sperimentando ogni giorno la potenza straordinaria della lettura per guarire le ferite e rafforzare la fede nelle persone, piccole e grandi, di poter superare le proprie paure.
Nel libro - tradotto in italiano da Chiara Brovelli - Alice ricostruisce la storia della “serie” (così viene chiamato l’appuntamento serale con il padre per leggere), sottolineandone il valore di promessa reciproca (“The reading promise” è infatti il titolo originario del libro): una promessa che in tanti anni non è stato certo facile rispettare, per i mille contrattempi, impegni ed ostacoli che si sono naturalmente frapposti al rispetto di un impegno così piacevole ma anche così ingrombrante. Ma – come dice lo stesso Jim Brozina nella prefazione del libro – “Nessuno dei due…si lamentò mai: avevamo preso un impegno, e non avremmo permesso a nessun contrattempo di mettersi sulla nostra strada. Niente di durevole è mai stato conquistato senza sforzo. Le cose di cui più andiamo orgogliosi sono state difficili da ottenere”.
Nove anni di letture serali: una lunga serie di appuntamenti che oggi Alice presenta come una promessa da estendere a tutti i lettori nel mondo. La lettura ha la forza di cambiare la nostra vita, e tutti noi siamo chiamati a ricordare quanto sia importante trovare un poco di tempo per leggere, visitare mondi inventati e adottare nuove prospettive, specie quando lo si fa condividendolo con qualcuno a cui vogliamo bene.
Alice e Jim sono oggi due “paladini” della lettura, impegnati a raccontare la loro storia straordinaria e a battersi in ogni contesto per affermare il valore dei libri e delle biblioteche: leggere la loro storia sarà di ispirazione per tutti coloro che già amano leggere, ma potrà servire anche a chi, forse per noia o distrazione, ha un po’ dimenticato quanta energia le storie narrate nei libri possono infondere nella nostra vita.
Maria Stella (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento lunedì, 7 settembre 2015
Se dovessimo assegnare un’etichetta di genere ad un libro come questo, dovremmo forse aggiungere alla comune espressione “romanzo d’amore e di formazione” una specificazione più inconsueta: “attraverso i libri e la lettura”. Ma anche con questo arricchimento, l’etichetta non sarebbe in grado di rappresentare appieno la forza della storia raccontata: una storia vera, quella di un padre e di una figlia accomunati dal piacere di leggere, che – all’inizio quasi per gioco e poi con tutta la serietà del caso – si promettono di dedicare alla lettura ad alta voce qualche minuto prima di mezzanotte ogni sera, per cento sere di seguito. Cento sere che, al di là delle previsioni più ottimistiche, sarebbero diventate 3218 sere, creando un vero e proprio rito di lettura, in grado di legare profondamente padre e figlia per nove anni di seguito.
A raccontare questa appassionante vicenda è la protagonista stessa della storia: Alice, figlia di Jim Brozina, bibliotecario scolastico, appassionato lettore ad alta voce, amante dei libri e della lettura. Ma più di ogni altra cosa, Jim è un padre premuroso e attento, in grado di prendersi cura delle due figlie, Alice e Kath, specie quando la loro mamma se ne va via di casa per vivere nuove esperienze con altri “fidanzati”. Senza grandi risorse se non quelle della fantasia e dell’affetto, Jim dà tutto se stesso per essere un bravo genitore e un bravo bibliotecario, sperimentando ogni giorno la potenza straordinaria della lettura per guarire le ferite e rafforzare la fede nelle persone, piccole e grandi, di poter superare le proprie paure.
Nel libro - tradotto in italiano da Chiara Brovelli - Alice ricostruisce la storia della “serie” (così viene chiamato l’appuntamento serale con il padre per leggere), sottolineandone il valore di promessa reciproca (“The reading promise” è infatti il titolo originario del libro): una promessa che in tanti anni non è stato certo facile rispettare, per i mille contrattempi, impegni ed ostacoli che si sono naturalmente frapposti al rispetto di un impegno così piacevole ma anche così ingrombrante. Ma – come dice lo stesso Jim Brozina nella prefazione del libro – “Nessuno dei due…si lamentò mai: avevamo preso un impegno, e non avremmo permesso a nessun contrattempo di mettersi sulla nostra strada. Niente di durevole è mai stato conquistato senza sforzo. Le cose di cui più andiamo orgogliosi sono state difficili da ottenere”.
Nove anni di letture serali: una lunga serie di appuntamenti che oggi Alice presenta come una promessa da estendere a tutti i lettori nel mondo. La lettura ha la forza di cambiare la nostra vita, e tutti noi siamo chiamati a ricordare quanto sia importante trovare un poco di tempo per leggere, visitare mondi inventati e adottare nuove prospettive, specie quando lo si fa condividendolo con qualcuno a cui vogliamo bene.
Alice e Jim sono oggi due “paladini” della lettura, impegnati a raccontare la loro storia straordinaria e a battersi in ogni contesto per affermare il valore dei libri e delle biblioteche: leggere la loro storia sarà di ispirazione per tutti coloro che già amano leggere, ma potrà servire anche a chi, forse per noia o distrazione, ha un po’ dimenticato quanta energia le storie narrate nei libri possono infondere nella nostra vita.
Maria Stella (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
- Ultimo aggiornamento lunedì, 7 settembre 2015