La grande amica
Al confine tra romanzo breve e racconto lungo, La grande amica è l'ultima opera di Catherine Dunne, una delle autrici più apprezzate in Italia fin dall'inizio della sua carriera letteraria, risalente alla fine degli anni Novanta. La scrittrice irlandese ha potuto contare su un cospicuo surplus di popolarità, ben al di là del limitato pubblico dei lettori, per essere stata citata, assieme al suo primo romanzo La metà di niente, nella lettera che Veronica Lario pubblicò sul quotidiano "Repubblica" nel 2007 (vedi), per chiedere all'illustre marito le pubbliche scuse per il trattamento offensivo che, con le sue esternazioni, le aveva riservato durante una cerimonia pubblica. L'uscita di un'opera della Dunne è dunque un evento che in Italia tende ad avere una risonanza speciale.
Il piccolo libro raccoglie in sé i temi più cari alla Dunne: l'amore, l'amicizia, il dolore infinito di chi viene tradito e rimane per sempre segnato dagli effetti del tradimento altrui. La protagonista della storia è Miriam, una "brava ragazza" di cinquantacinque anni, che si volta indietro a ripensare all'estate dei suoi sedici anni, quando ebbe modo di sperimentare una breve esperienza di libertà, grazie ad un impiego stagionale in un albergo che le permise di affrancarsi dai legami angusti con la famiglia, sperimentare le emozioni dell'innamoramento, assaporare l'autonomia delle scelte, scoprire la forza dell'amicizia, imparare ad essere responsabile dei soldi faticosamente guadagnati. Ingenua e ignara delle infinite possibilità che il mondo le poteva offrire, Miriam trovò nella compagna di stanza Marie Therese - bella, sexy, disinibita - "la grande amica" a cui fare riferimento per la propria educazione sentimentale. Fu lei a insegnarle a volare, a godersi la vita, ad imparare i primi rudimenti per diventare finalmente una persona adulta. Ma in quella estate straordinaria la sua compagna di viaggio le riservò un'amara sorpresa, destinata a far sentire i suoi effetti per tutta la vita.
Maria Stella (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento sabato, 7 dicembre 2013
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Al confine tra romanzo breve e racconto lungo, La grande amica è l'ultima opera di Catherine Dunne, una delle autrici più apprezzate in Italia fin dall'inizio della sua carriera letteraria, risalente alla fine degli anni Novanta. La scrittrice irlandese ha potuto contare su un cospicuo surplus di popolarità, ben al di là del limitato pubblico dei lettori, per essere stata citata, assieme al suo primo romanzo La metà di niente, nella lettera che Veronica Lario pubblicò sul quotidiano "Repubblica" nel 2007 (vedi), per chiedere all'illustre marito le pubbliche scuse per il trattamento offensivo che, con le sue esternazioni, le aveva riservato durante una cerimonia pubblica. L'uscita di un'opera della Dunne è dunque un evento che in Italia tende ad avere una risonanza speciale.
Il piccolo libro raccoglie in sé i temi più cari alla Dunne: l'amore, l'amicizia, il dolore infinito di chi viene tradito e rimane per sempre segnato dagli effetti del tradimento altrui. La protagonista della storia è Miriam, una "brava ragazza" di cinquantacinque anni, che si volta indietro a ripensare all'estate dei suoi sedici anni, quando ebbe modo di sperimentare una breve esperienza di libertà, grazie ad un impiego stagionale in un albergo che le permise di affrancarsi dai legami angusti con la famiglia, sperimentare le emozioni dell'innamoramento, assaporare l'autonomia delle scelte, scoprire la forza dell'amicizia, imparare ad essere responsabile dei soldi faticosamente guadagnati. Ingenua e ignara delle infinite possibilità che il mondo le poteva offrire, Miriam trovò nella compagna di stanza Marie Therese - bella, sexy, disinibita - "la grande amica" a cui fare riferimento per la propria educazione sentimentale. Fu lei a insegnarle a volare, a godersi la vita, ad imparare i primi rudimenti per diventare finalmente una persona adulta. Ma in quella estate straordinaria la sua compagna di viaggio le riservò un'amara sorpresa, destinata a far sentire i suoi effetti per tutta la vita.
Maria Stella (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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