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La felicità familiare

"Ho vissuto molto e ora credo di aver trovato cosa occorra per essere felici. Una vita tranquilla, appartata, in campagna, con la possibilità di essere utile alle persone che si lasciano aiutare e che non sono abituate a ricevere e un lavoro che si spera possa essere di una qualche utilità e poi riposo, natura, libri, musica, amore per il prossimo. Questa è la mia idea di felicità e poi, al di sopra di tutto, tu per compagna, e dei figli forse, cosa può desiderare di più il cuore di un uomo?".
Questo brano de La felicità familiare di Tolstoj viene letto in un contesto opposto, di ricercato isolamento, dal protagonista del film Into the wild: due viaggi diversi, quello del ragazzo alla ricerca di se stesso nella solitudine della natura e quello di Maša in cerca della felicità attraverso l'amore, ma entrambi in attesa di catturare il fondamento e il senso della vita, la sua armonia lontano dall'affollato clamore del mondo. Nel romanzo Tolstoj cerca di fissare il momento della felicità descrivendo lo stato di grazia dell'innamoramento, poi sottoposto a molte verifiche ed infiniti ritocchi per chiarire attraverso Maša, voce narrante del romanzo, quelli che sono per lui i valori esistenziali "assoluti".

Angela (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)

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