L'uomo che metteva in ordine il mondo
Non arriva a sessant’anni, eppure Ove ne dimostra molti di più: sarà perché ha perso da pochi mesi l’amatissima moglie Sonja, e la solitudine gli ha consumato le ultime speranze nel futuro. Sarà perché i capi dell’azienda per cui ha sempre lavorato lo hanno appena costretto al pre-pensionamento, tra mille moine e mille inviti a godersi finalmente la vita. Sarà per il suo carattere ombroso e di poche parole, su cui ha costruito la sua solida fama di bisbetico.
Senza lavoro e senza moglie, Ove si sente perso, incapace di trovare il senso della vita persino nelle routine quotidiane che lo hanno finora rassicurato su quale fosse il suo posto nel mondo: controllare che le biciclette del condominio siano sistemate negli appositi spazi, verificare che nessuno transiti con l’auto negli spazi pedonali, assicurarsi che nel parcheggio temporaneo le auto rimangano in sosta meno di ventiquattro ore. Perché i cartelli ci sono, riportano istruzioni chiare, e non c’è motivo di venire meno alle regole che il condominio si è dato. Lui, poi, è stato anche presidente dell’associazione dei proprietari delle villette, finché quello che sembrava essere il suo amico più sincero, Rune, non lo ha spodestato dal ruolo che era suo. Le regole sono importanti nella vita: senza regole, la società va in malora. E’ per questo che Ove ha trascorso tutta la vita rispettando le regole: pagando le tasse, pagando le bollette, lavorando senza mai prendersi un giorno di malattia, parcheggiando l’auto negli spazi appositi.
A proposito di auto, lui guida una Saab: cambia modello ogni tre anni, il tempo perfetto per ridurre al minimo la svalutazione, ma rimane sempre fedele al marchio. E non sopporta chi compra Volvo, o, peggio ancora BMW. Per non parlare delle stupide auto francesi.
Il suo desiderio più profondo è quello di raggiungere Sonja: per questo prepara tutto a puntino per il proprio suicidio. Ma il mondo è imperfetto anche in Svezia: a mettersi in mezzo, una rumorosa famiglia di iraniani, nuovi vicini di casa, un gatto spelacchiato, e l’istinto di salvare l’amico-nemico Rune, oggi costretto su una sedia a rotelle, dal ricovero forzato in casa di cura.
Questo romanzo ha ispirato il film “Mr. Ove”, diretto da Hannes Holm, uscito un paio d’anni fa nelle sale italiane, disponibile nella rete REDOP in versione DVD.
Maria Stella (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento lunedì, 25 novembre 2019
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Non arriva a sessant’anni, eppure Ove ne dimostra molti di più: sarà perché ha perso da pochi mesi l’amatissima moglie Sonja, e la solitudine gli ha consumato le ultime speranze nel futuro. Sarà perché i capi dell’azienda per cui ha sempre lavorato lo hanno appena costretto al pre-pensionamento, tra mille moine e mille inviti a godersi finalmente la vita. Sarà per il suo carattere ombroso e di poche parole, su cui ha costruito la sua solida fama di bisbetico.
Senza lavoro e senza moglie, Ove si sente perso, incapace di trovare il senso della vita persino nelle routine quotidiane che lo hanno finora rassicurato su quale fosse il suo posto nel mondo: controllare che le biciclette del condominio siano sistemate negli appositi spazi, verificare che nessuno transiti con l’auto negli spazi pedonali, assicurarsi che nel parcheggio temporaneo le auto rimangano in sosta meno di ventiquattro ore. Perché i cartelli ci sono, riportano istruzioni chiare, e non c’è motivo di venire meno alle regole che il condominio si è dato. Lui, poi, è stato anche presidente dell’associazione dei proprietari delle villette, finché quello che sembrava essere il suo amico più sincero, Rune, non lo ha spodestato dal ruolo che era suo. Le regole sono importanti nella vita: senza regole, la società va in malora. E’ per questo che Ove ha trascorso tutta la vita rispettando le regole: pagando le tasse, pagando le bollette, lavorando senza mai prendersi un giorno di malattia, parcheggiando l’auto negli spazi appositi.
A proposito di auto, lui guida una Saab: cambia modello ogni tre anni, il tempo perfetto per ridurre al minimo la svalutazione, ma rimane sempre fedele al marchio. E non sopporta chi compra Volvo, o, peggio ancora BMW. Per non parlare delle stupide auto francesi.
Il suo desiderio più profondo è quello di raggiungere Sonja: per questo prepara tutto a puntino per il proprio suicidio. Ma il mondo è imperfetto anche in Svezia: a mettersi in mezzo, una rumorosa famiglia di iraniani, nuovi vicini di casa, un gatto spelacchiato, e l’istinto di salvare l’amico-nemico Rune, oggi costretto su una sedia a rotelle, dal ricovero forzato in casa di cura.
Questo romanzo ha ispirato il film “Mr. Ove”, diretto da Hannes Holm, uscito un paio d’anni fa nelle sale italiane, disponibile nella rete REDOP in versione DVD.
Maria Stella (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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