L'uomo che guardava passare i treni
É un romanzo del 1938, ambientato a Groninga che ha come protagonista Kees Popinga, impiegato e procuratore in una ditta di forniture navali, sposato con due figli, dalla vita coniugale poco appagante. Appena scopre che la ditta per cui lavora sarà dichiarata fallita per bancarotta fraudolenta, il mondo gli crolla addosso e si rende conto della pochezza della vita che aveva condotto fino ad allora. Questo fatto rappresenta un'epifania e un' occasione: il protagonista infatti in uno spasmodico slancio vitale decide di scappare ad Amsterdam, dove si macchierà di un delitto e travolto da amicizie sbagliate e scelte avventate, si ritroverà a vagare errabondo. Il romanzo è un viaggio alla ricerca del sè e di quella libertà che era estranea alla morale piccolo-borghese. La libertà che sperimenta è tuttavia un fuoco fatuo che lo getterà ancora di più nel dubbio sulla sua identità.
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Ultimo aggiornamento martedì, 20 agosto 2019
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É un romanzo del 1938, ambientato a Groninga che ha come protagonista Kees Popinga, impiegato e procuratore in una ditta di forniture navali, sposato con due figli, dalla vita coniugale poco appagante. Appena scopre che la ditta per cui lavora sarà dichiarata fallita per bancarotta fraudolenta, il mondo gli crolla addosso e si rende conto della pochezza della vita che aveva condotto fino ad allora. Questo fatto rappresenta un'epifania e un' occasione: il protagonista infatti in uno spasmodico slancio vitale decide di scappare ad Amsterdam, dove si macchierà di un delitto e travolto da amicizie sbagliate e scelte avventate, si ritroverà a vagare errabondo. Il romanzo è un viaggio alla ricerca del sè e di quella libertà che era estranea alla morale piccolo-borghese. La libertà che sperimenta è tuttavia un fuoco fatuo che lo getterà ancora di più nel dubbio sulla sua identità.
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