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L'osso del cuore

“Anche io me ne voglio andare, Asma. E ti voglio portare con me. Perché? Perché mi sei entrata nell’ osso del cuore e non mi riesce di levarti più. Il cuore non ce l’ha l’osso. Il mio sì”

L’amore può nascere in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo, anche in posti o tempi caratterizzati dalla morte e dal terrore dove non sembra più esserci nessuna speranza. È proprio quello che succede ad Asma ed Esodo.

Italia 1976, nel Paese si è instaurato un regime militare in cui il dissenso e la protesta non sono tollerati. Chiunque abbia legami con la Resistenza viene fatto sparire e torturato per ricavarne quante più informazioni possibili. Asma ha undici anni e vive fin dalla nascita a Casa Libertà, una comune situata nelle colline toscane. La sua vita è scandita dai lavori e dai riti della comunità, finché l’incontro con Esodo non stravolge le sue giornate.

Esodo ha vent’anni e si è infiltrato nel regime per rintracciare un quadro di Modigliani. Il suo compito è portare a Casa Libertà i bambini, gli uomini e le donne di cui il regime vuole disfarsi. Tra lui e Asma nasce un legame immediato e i due cercano di trascorrere tutto il tempo a loro disposizione insieme. Si tratta perlopiù di momenti rubati in cui i due si cambiano disegni e carezze. Una connessione di anime profonda e difficile da comprendere, fatta di immagini cupe e inquietanti dove l’amore è celato ma allo stesso tempo sempre presente.

Un giorno a Casa Libertà arriva Laura, una donna bellissima che ha subito delle torture indicibili e ha cercato più volte di farla finita. Sopravvive con l’unico obbiettivo di ritrovare il suo bambino che i militari le hanno portato via appena nato. Suo figlio è soltanto uno delle migliaia di bimbi che sono stati rapiti dal regime in quel periodo poiché la tratta dei bambini consentiva ai militari di ottenere soldi attraverso la vendita dei bimbi dei dissidenti a famiglie legate al regime. Tra i tre nascono sentimenti forti e contrastanti, in un cortocircuito che caratterizzerà l’intera Storia.

La narrazione è frammentata da continui ricordi e flashback, nonché da cambiamenti nella prospettiva da cui è raccontata la storia. In questo modo scopriamo man mano nuovi pezzetti della vita dei tre protagonisti, storie che l’autrice racconta senza tralasciare nessun particolare anche il più macabro. Ogni tortura, ogni attività, ogni punizione viene trascritta fedelmente senza che niente venga risparmiato al lettore, il quale viene catapultato in un mondo di terrore, paura e dolore da cui sembra impossibile trovare un via di fuga.

Esodo e Asma rappresentano la luce che filtra anche nelle stanze più buie, la speranza che non si arrende e riesce a resistere anche nelle situazioni più disperate. Una storia d’amore atipica in cui le dichiarazioni d’amore lasciano il posto a quadri e immagini paurose e ripugnanti. Un amore forte e indissolubile tanto da fondere i due innamorati in un corpo unico: “Asma si è ficcata nel mio scheletro, mi compone. Ho un osso in più. Quell’osso è lei.”

 

Lisa Labate (Biblioteca San Giorgio, tirocinante)

 

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