L'incipit della settimana - Sopravvissuta
Il suono della sirena è lancinante, sembra il pianto isterico di un neonato. È vicino, troppo vicino. I vetri lampeggiano bluastri, pulsano a quel ritmo assurdo. È proprio sotto di me, è venuta per me. La luce blu ha invaso la stanza. Dentro a quella luce galleggiano quattro figure bianche, una dietro l'altra: si affacciano al letto, mentre dietro, immobili, altre figure mi fissano.
<<Mamma, papà, Andrea, Camilla, no, non fatemi portare via... Io sto bene, sto dormendo, nono sono sudata, non mi fa male nulla, non ho neanche un livido... Mandateli via, voglio stare qui, voglio continuare a dormire qui con voi...>>.
In seguito ad una catastrofica pandemia, Sara è rimasta sola – unica compagnia, il suo cane - sull'isola in cui abitava con la sua famiglia. Quel posto, un tempo meta turistica, adesso è abbandonato. Non sa perché quella malattia sconosciuta l'abbia risparmiata e, ancora, la stia ignorando. I giorni trascorrono uno dopo l'altro, Sara si tiene attiva e osserva costantemente il mare, al quale affida richieste di aiuto chiuse in bottiglie. Ci sarà qualche altra persona sopravvissuta?
Lei attende di ricevere un messaggio portato dal mare e spera di essere tratta in salvo. Nel frattempo, vive. E affronta i cambiamenti di un'adolescente che sta crescendo.
Sopravvissuta, di Fulvia Degl'Innocenti, San Paolo, 2011
Altre proposte di lettura sono disponibili alla pagina L'incipit della settimana
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Ultimo aggiornamento venerdì, 29 gennaio 2021
Il suono della sirena è lancinante, sembra il pianto isterico di un neonato. È vicino, troppo vicino. I vetri lampeggiano bluastri, pulsano a quel ritmo assurdo. È proprio sotto di me, è venuta per me. La luce blu ha invaso la stanza. Dentro a quella luce galleggiano quattro figure bianche, una dietro l'altra: si affacciano al letto, mentre dietro, immobili, altre figure mi fissano.
<<Mamma, papà, Andrea, Camilla, no, non fatemi portare via... Io sto bene, sto dormendo, nono sono sudata, non mi fa male nulla, non ho neanche un livido... Mandateli via, voglio stare qui, voglio continuare a dormire qui con voi...>>.
In seguito ad una catastrofica pandemia, Sara è rimasta sola – unica compagnia, il suo cane - sull'isola in cui abitava con la sua famiglia. Quel posto, un tempo meta turistica, adesso è abbandonato. Non sa perché quella malattia sconosciuta l'abbia risparmiata e, ancora, la stia ignorando. I giorni trascorrono uno dopo l'altro, Sara si tiene attiva e osserva costantemente il mare, al quale affida richieste di aiuto chiuse in bottiglie. Ci sarà qualche altra persona sopravvissuta?
Lei attende di ricevere un messaggio portato dal mare e spera di essere tratta in salvo. Nel frattempo, vive. E affronta i cambiamenti di un'adolescente che sta crescendo.
Sopravvissuta, di Fulvia Degl'Innocenti, San Paolo, 2011
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