L'imperfezione dell'amore
L'autrice, giornalista e scrittrice di successo, si confronta in questo romanzo con un tema non certo nuovo, quello dell'amore, mettendo in scena una tipica situazione: una coppia, due psicologie in conflitto. Era bastato infatti uno sguardo galeotto in un hotel milanese, perché tra Galja e Stefano nascesse il classico colpo di fulmine: lui, un trentottenne del Lago di Garda che vive dei residui di una ricchezza familiare ormai in disfatta, poco laborioso, poco produttivo, lei, quarantenne, iperattiva, moscovita ex proletaria, diventata ferocemente capitalista. Senza cadere nell'insidia del feuilleton, la Baresani ci propone una tipizzazione della figura dell'uomo italiano snob, figlio di un'Europa stanca e ormai decaduta, contro quella della russa che sta vivendo la fase della sopravvalutazione del denaro e del suo relativo potere d'acquisto. La passionale storia d'amore raccontata dalla Baresani non cade mai nell'ovvietà e nella mediocrità; è piuttosto un tentativo, riuscito, di esprimere la complessità dei sentimenti amorosi e di descrivere due mentalità, due diversi stili di vita che si contrappongono l'uno all'altro. Il racconto di questo desiderio, forte dello stile "parlato" e volutamente vaporoso dell'autrice, cattura il lettore fin dalle prime righe e concede spazio a coloro che credono ancora che l'amore sia qualcosa di ardito a cui tendere per tutta la vita.
Carolina (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento venerdì, 21 febbraio 2014
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L'autrice, giornalista e scrittrice di successo, si confronta in questo romanzo con un tema non certo nuovo, quello dell'amore, mettendo in scena una tipica situazione: una coppia, due psicologie in conflitto. Era bastato infatti uno sguardo galeotto in un hotel milanese, perché tra Galja e Stefano nascesse il classico colpo di fulmine: lui, un trentottenne del Lago di Garda che vive dei residui di una ricchezza familiare ormai in disfatta, poco laborioso, poco produttivo, lei, quarantenne, iperattiva, moscovita ex proletaria, diventata ferocemente capitalista. Senza cadere nell'insidia del feuilleton, la Baresani ci propone una tipizzazione della figura dell'uomo italiano snob, figlio di un'Europa stanca e ormai decaduta, contro quella della russa che sta vivendo la fase della sopravvalutazione del denaro e del suo relativo potere d'acquisto. La passionale storia d'amore raccontata dalla Baresani non cade mai nell'ovvietà e nella mediocrità; è piuttosto un tentativo, riuscito, di esprimere la complessità dei sentimenti amorosi e di descrivere due mentalità, due diversi stili di vita che si contrappongono l'uno all'altro. Il racconto di questo desiderio, forte dello stile "parlato" e volutamente vaporoso dell'autrice, cattura il lettore fin dalle prime righe e concede spazio a coloro che credono ancora che l'amore sia qualcosa di ardito a cui tendere per tutta la vita.
Carolina (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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