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L'amore in versi

"L'amore in versi", numero speciale della rivista «Poesia»

“La poesia prova da sempre, come forma meno deperibile del discorso umano, a raccontare e forse prima ancora a inventare l’amore, cioè a trovarne la radice. Non per questo è più saggia, più sagace: sembra talvolta perdersi con la stoltezza dell’amore, smarrirsi con le sue ossessioni, edificarne la follia. Essa non è più sapiente di chi semplicemente ama: si assume però il privilegio e la sfida di mettere la parola alla prova di questa passione così difficile a sapersi e che si vorrebbe preservata dal nulla, dal declino, dal nostro stesso ondeggiare e mutare”.

Difficile sintetizzare in poche parole il rapporto strettissimo che lega amore e poesia meglio di come fa il poeta e critico Daniele Piccini nell’introduzione al numero di gennaio 2015 della rivista «Poesia» ed è per questi motivi che abbiamo deciso di dedicare il consiglio di questa settimana, la settimana di San Valentino, non a un libro ma una rivista dedicata in tutto e per tutto alla poesia. Anche perché, per una singolare coinvidenza, la rivista edita da Crocetti ha festeggiato proprio con il numero appena uscito la sua trecentesima uscita dando alla luce un numero speciale tutto dedicato alla poesia d'amore.

Il numero 300 si presenta dunque come una sorta di breviario amoroso composto da oltre 500 testi di altrettanti poeti. Non un tentativo di una mappatura rappresentativa ma un’antologia “sentimentale” costruita con i testi derivanti dalle consuetudini dei redattori e riproponendo una scelta dei poeti ospitati dalla rivista nella sua quasi trentennale esistenza. Convivono dunque nell’arco di duecento pagine poeti di ogni epoca e di lingue diverse, testi ironici e testi struggenti , poesie in cui l’amore è cantato con toni delicati e altre in cui si esalta la prepotenza di un sentimento inarrestabile. Le poesie selezionate sono disposte lungo un cammino più o meno cronologico che prende il via dalla Bibbia e dal Cantico dei Cantici, a cui Piccini nell’introduzione riconosce un ruolo centrale nella storia della lirica amorosa, come origine sia di un filone “mistico”, che usa il lessico amoroso per cantare l’unione dell’anima col divino, sia di un filone di poesia prettamente terrena e sensuale. Passando per i diversi modelli d’amore proposti via via dal mondo classico, dalla letteratura romanza, dallo stilnovismo, dai numi tutelari della lirica italiana delle origini fino ad arrivare ai giorni nostri, la storia del rapporto tra amore e poesia si dipana qui sotto i nostri occhi in tutta la sua ricchezza di forme, con un occhio di riguardo alla lirica italiana di tutti i tempi e alle voci internazionali del Novecento. Una storia, che proprio come il sentimento che intende cantare, a ogni episodio sembra sul punto di rivelarsi a un tempo definitivamente compiuta e un attimo dopo definitivamente perduta, similmente a parole scritte sull’acqua, il cui senso appassiona e dispera, illumina e confonde, come in quel meraviglioso distico di Anacreonte che nel VI secolo a.C. ha dato voce in pochissima parole a tutte le drammatiche e sublimi contraddizioni del sentimento più cantato dall’uomo: Amo e non amo / sono pazzo e non sono pazzo.

 

Martino (bibliotecario, Biblioteca San Giorgio)

 

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