"Katitzi" di Katarina Taikon
<<Katitzi! Katitziii...! Ma dove si è cacciata? Tocca sempre cercarla.>>
La signorina Larsson era furibonda. In venticinque anni da direttrice le sembrava di non aver mai avuto nel suo istituto una peste come Katitzi.
Erano già le sette e da un bel pezzo ormai tutti gli altri bambini avevano fatto lo spuntino serale ed erano filati a letto.
Nelle camerate la luce era spenta e i bambini avrebbero dovuto dormire. Avrebbero dovuto, e invece no. Perlomeno non nel dormitorio cinque. Lì era tutto un pissi pissi.
Dettagli dell'ultima bravata di Katitzi venivano bisbigliati di letto in letto. Tutte le bambine trovavano la cosa molto eccitante. Cosa sarebbe successo se la signorina Larsson l'avesse acciuffata?
Katitzi di Katarina Taikon (Iperborea, 2018) è uno dei titoli compresi nella BILL - Biblioteca della Legalità, collezione ragionata ed itinerante di più di duecento libri per giovani lettori sui temi della legalità e della cittadinanza.
Racconta la vita di Katitzi, che ha otto anni, è di origini rom e vive in un isituto per bambini senza famiglia in Svezia. Nonostante la severa direttrice, in istituto Katitzi si trova bene e, quando un uomo con una gran barba nera viene a prenderla dicendo di essere suo padre e di volerla riportare a casa, la bambina non se ne vuole andare, perché non sa chi siano quegli individui che la aspettano in macchina, dall'aspetto strambo e con addosso vestiti improbabili.
La famiglia di Katitzi vive in un luna park; lei non ha più la mamma, il padre si è risposato e ora Katitzi ha tanti fratelli e tante sorelle che la aspettano così, quando il padre torna a prenderla, Katitzi se ne va via curiosa di conoscere quel mondo dal quale proviene. E poi, vuole sapere: perché i rom – o, come li chiamano tutti, gli zingari – non abitano in una casa, non hanno la lavanderia, non vanno a scuola ad imparare a leggere e scrivere? Nessuno le darà le spiegazioni che cerca e, giorno dopo giorno, Katitzi sperimenterà i tanti aspetti della vita rom, indosserà bellissimi abiti colorati, si pettinerà con lunghe trecce, dormirà in tenda con sua sorella, lavorarerà al luna park e si chiederà perché la loro vita sia così diversa da quella delle altre persone e perché tanta gente faccia di tutto per tenere lontani gli "zingari".
Un libro che racconta i pregiudizi attraverso lo sguardo innocente dei bambini.
Leggi anche
Maresi: cronache del Monastero Rosso, di Maria Turtschaninoff, Atmosphere libri, 2016
Mare di zucchero, di Mario Desiati, Mondadori, 2016
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Ultimo aggiornamento sabato, 15 aprile 2023
<<Katitzi! Katitziii...! Ma dove si è cacciata? Tocca sempre cercarla.>>
La signorina Larsson era furibonda. In venticinque anni da direttrice le sembrava di non aver mai avuto nel suo istituto una peste come Katitzi.
Erano già le sette e da un bel pezzo ormai tutti gli altri bambini avevano fatto lo spuntino serale ed erano filati a letto.
Nelle camerate la luce era spenta e i bambini avrebbero dovuto dormire. Avrebbero dovuto, e invece no. Perlomeno non nel dormitorio cinque. Lì era tutto un pissi pissi.
Dettagli dell'ultima bravata di Katitzi venivano bisbigliati di letto in letto. Tutte le bambine trovavano la cosa molto eccitante. Cosa sarebbe successo se la signorina Larsson l'avesse acciuffata?
Katitzi di Katarina Taikon (Iperborea, 2018) è uno dei titoli compresi nella BILL - Biblioteca della Legalità, collezione ragionata ed itinerante di più di duecento libri per giovani lettori sui temi della legalità e della cittadinanza.
Racconta la vita di Katitzi, che ha otto anni, è di origini rom e vive in un isituto per bambini senza famiglia in Svezia. Nonostante la severa direttrice, in istituto Katitzi si trova bene e, quando un uomo con una gran barba nera viene a prenderla dicendo di essere suo padre e di volerla riportare a casa, la bambina non se ne vuole andare, perché non sa chi siano quegli individui che la aspettano in macchina, dall'aspetto strambo e con addosso vestiti improbabili.
La famiglia di Katitzi vive in un luna park; lei non ha più la mamma, il padre si è risposato e ora Katitzi ha tanti fratelli e tante sorelle che la aspettano così, quando il padre torna a prenderla, Katitzi se ne va via curiosa di conoscere quel mondo dal quale proviene. E poi, vuole sapere: perché i rom – o, come li chiamano tutti, gli zingari – non abitano in una casa, non hanno la lavanderia, non vanno a scuola ad imparare a leggere e scrivere? Nessuno le darà le spiegazioni che cerca e, giorno dopo giorno, Katitzi sperimenterà i tanti aspetti della vita rom, indosserà bellissimi abiti colorati, si pettinerà con lunghe trecce, dormirà in tenda con sua sorella, lavorarerà al luna park e si chiederà perché la loro vita sia così diversa da quella delle altre persone e perché tanta gente faccia di tutto per tenere lontani gli "zingari".
Un libro che racconta i pregiudizi attraverso lo sguardo innocente dei bambini.
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- Ultimo aggiornamento sabato, 15 aprile 2023
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