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Io sono con te

"Io sono con te. Storia di Brigitte" di Melania Mazzucco

Brigitte è un’immigrata congolese, infermiera colpevole di aver curato persone che si opponevano al governo, perciò perseguitata e costretta a fuggire dal suo paese. La donna giunge in Italia dove sperimenta il degrado di luoghi pubblici (come la stazione Termini) e la farraginosità della burocrazia italiana. Brigitte ha ripetute crisi di nervi, perché costretta a dormire su panchine in un paese di cui non conosce la lingua e lontana dai suoi bambini che ha forzatamente abbandonato in Congo. Proprio su una panchina del Vittoriano gli occhi di Melania Mazzucco si posano su quelli di Brigitte e da questo incontro prende vita questo libro.  L’avventura di Brigitte è  una storia vera e verosimile, perché narra l’esperienza del migrante nel paese d’origine, durante il viaggio e “il dopo”, cioè le difficoltà incontrate una volta oltrepassato il confine del Mediterraneo. Brigitte infatti in un primo momento non sa neppure dove andare e a chi deve chiedere aiuto: successivamente sarà accolta dal centro Astalli di Roma e da lì sarà in grado di intraprendere un nuovo percorso di vita.

Portare alla luce esperienze come queste attraverso una scrittura chiara e scorrevole può essere un’operazione anche rischiosa:  non teme polemiche Melania Mazzucco, scrittrice poliedrica che conta all’attivo nove pubblicazioni tra cui la vincita di un premio Strega per il romanzo  Vita (2003). L’autrice aveva già riscosso dure critiche per aver parlato di omosessualità nel romanzo Sei come sei;  questa motivazione tuttavia non la dissuade dal raccontare l’esperienza di un migrante in un clima di paura e di fastidio per lo straniero come è quello italiano. La descrizione dell’Italia che esce da questo romanzo è quella di un paese ripiegato su se stesso, dove vige un’inutile burocrazia e l’accoglienza non è ancora tra i principi fondamentali, ma è piuttosto una “ buona pratica” compiuta da alcune persone (tra queste spiccano i volontari) che riescono a farsi carico delle problematiche altrui. 

"Forse la letteratura non è così irrilevante", confessa la Mazzucco, e questo libro, vincitore del premio Libro dell’Anno 2016 di Radio3 Fahrenheit, ne è la prova.

Carolina (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)

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