Incontro con Emanuela Nava
Le parole che stava per pronunciare erano potenti come i giganti e i draghi che nascevano dalle pietre, pensò Felice. Erano parole pesanti, ma anche come i semi, lievi e pieni di vita.
- Desidero occuparmi degli agnelli come se fossero miei - disse Felice. - E domando a lei, direttore, che da oggi nessun animale sia più macellato. In una colonia penale la morte violenta deve essere allontanata. Ci sono già troppo sangue, paura e grida nei miei pensieri e in quelli degli altri detenuti. Sono stati commessi troppi crimini, perché altri vengano compiuti.
Tacque Felice, mentre anche il direttore taceva e lo guardava.
-Il male non si può eliminare, ma si può allontanare! - aggiunse Felice.
Nell'ambito del ciclo A tu per tu con l'autore, Emanuela Nava presenterà il libro "Il cielo tra le sbarre" assieme a Marco Verdone giovedì 12 gennaio, ore 17, nella Zona Holden della biblioteca. L'evento è in collaborazione con la casa editrice Raffaello.
(Rassegna
pdf, 1,5 MB)
Sono le ultime parole pronunciate da Felice, il giovane protagonista de Il cielo tra le sbarre, una storia inventata ma che ha sullo sfondo un progetto di grande valore sociale realizzato sull'isola di Gorgona: un carcere senza sbarre dove i detenuti si prendono cura dei campi e degli animali, ritrovando un rapporto empatico e autentico con la natura vivente, costruendo il proprio percorso di rinascita personale.
Questo bel romanzo di Emanuela Nava, forte, incantato, poetico ma asciutto, come il paesaggio che fa da sfondo alla storia di Felice, quello dei pascoli della Sardegna che lui attraversa da giovane pastore, o quello riarso dai venti delle marine nell'isola toscana dove viene mandato a prendersi cura delle greggi, è una storia di riscatto.
Il libro racconta di Felice che cresce in Sardegna e ama il mare, la natura, i profumi della terra, le pietre che raccoglie e conserva. Da bambino viene punto da un ragno velenoso e si salva grazie ai riti arcaici delle donne e il sostegno dell'intero paese. Poco più che ventenne, in una delle sue transumanze, uccide un giovane che tenta di rubargli gli agnelli, ed è condannato a quindici anni.
Felice non sopporta il regime carcerario fatto di celle, sbarre, luoghi angusti, lui così abituato al cielo, al vento, all'aria. Venuto a sapere dell'esperienza del carcere della Gorgona, riuscirà a essere trasferito in quest'isola, iniziando così una nuova vita, attraverso il lavoro, il prendersi cura degli animali e l'amicizia con altri detenuti.
Un libro scritto dalla parte di Caino dunque (non a caso il libro è pubblicato con il patrocinio dell'Associazione Antigone, che si batte per i diritti e le garanzie del sistema penale), che affronta temi scottanti senza però cadere nell'aperta denuncia. Ma un libro prezioso anche per la capacità - tipica di questa scrittrice - di dar voce all'immaginazione, di rappresentare l'incanto. In questo caso quello legato ad una civiltà atavica fatta di riti e credenze collettive proprio come è il paese dove vive Felice, o alla dimensione agreste-pastorale fatta di solitudine e alla simbiosi con il mondo della natura e degli animali come vive il giovane protagonista di questa storia.
Il libro si apre con la prefazione del dottore Marco Verdone, il veterinario che ha lavorato sull'isola della Gorgona fino a quando, pochi mesi fa, le "esigenze burocratiche" hanno messo fine all'esperimento.
Tra i numerosi libri per bambini e ragazzi scritti da Emanuela Nava, segnaliamo:
L’uomo che lucidava le stelle. Piemme, 2016
Un testo profondo che tocca temi importanti quali l’amicizia, l’isolamento infantile a causa di genitori assenti, il dolore della perdita. E’ la storia di Pietro, un ragazzo di 11 anni, con una spiccata sensibilità. La sua mamma è quasi sempre stanca e di malumore e allora lui, quando può, corre a giocare con gli amici in riva al lago dove fa sempre incontri bizzarri, istruttivi e straordinari con bambini e adulti un po’ strani. Avendo una fervida immaginazione, Pietro riesce infatti a dare un senso alla vita grazie a un gruppetto strampalato di bambini e di matti. C’è l’uomo cieco che indossa occhiali scuri e che si presenta ogni giorno al parco con uno spazzolone lunghissimo sostenendo di passare la notte a lucidare le stelle, che conosce tutti i nomi dell’universo ed ha sempre una parola saggia per tutti. E poi c’è Ada, Pietro, Blanca, Ennio che fanno e sognano cose strane. Ma i grandi tutto questo non solo non riescono a vederlo, ma non lo comprendono minimamente. Hanno perso la capacità di sognare, di osservare in profondità e di andare oltre l’apparenza. Età: da 11 anni
Tutti giù dal tram! Piemme, 2014
Per la fine dell'anno scolastico gli alunni di una quinta elementare preparano uno spettacolo teatrale che valorizzi la multiculturalità della loro classe e lo ambientano su un tram dove possono salire solo gli italiani. Età 9-11
Il filo d’oro del mare. Piemme, 2013
Su un'isola a cui approdano spesso barche cariche di immigrati clandestini una piccola orfana e la nonna aiutano gli abitanti a superare i pregiudizi con la magia del bisso, il filo ricavato da un mollusco marino. Per gli abitanti dell'isola nonna Alba è una maga. Ecco perché la temono e vanno da lei quando devono curare i mali del corpo e dell'anima. Per Aurora, invece, nonna Alba è prima di tutto una poetessa che conosce a fondo gli uomini, la natura e che, nel suo antico telaio, tesse i fili dorati come si possono tessere le parole di un racconto... Età 9-11
Anche gli spiriti danzano. Raffaello, 2011
Appassionata conoscitrice dell'Africa, Emanuela Nava ha saputo riportare, in ognuna di queste brevi storie, il senso del magico che ancora regna in quella terra, minacciosa e accogliente al tempo stesso; ha presentato il carattere ingenuo e gioioso dei suoi abitanti, ancora profondamente legati ai ritmi della natura e dei suoi fenomeni. Così troviamo l'uomo che chiede aiuto agli spiriti per avere cinque figlie da dare in sposa a validi giovanotti, scopriamo il suono incantato della valiha e del balafon antichi strumenti musicali che ricordano il canto degli uccelli; assistiamo alla lotta di un giovane che perde una gara perché distratto dal volo di un pappagallo. I sedici racconti presentano personaggi con storie diverse, eppure uguali, nella loro ritmata libertà e nella convivenza con quegli spiriti che sovente ritornano e danzano al suono di antichi strumenti, intrecciando la loro presenza a quella degli esseri umani. Età 9-11 anni
Uffa che rottura! Giunti, 2010
Un padre troppo sensibile e incapace di affrontare le difficoltà - è stato infatti abbandonato dalla moglie - va letteralmente in pezzi: meno male che suo figlio ha la colla adatta e una schiera di amici per affrontare la situazione!
Età 9-11 Recensito da Francesca Califano in LiBeR n. 87, p. 17
L'albero e il bambino. Piemme, 2009
Il dialogo, fatto di nomi ed emozioni, sentimenti e pensieri, che un bambino intreccia con un albero. L'albero, potente e silenzioso, osserva il bambino inventarsi ogni giorno un gioco nuovo. Passano le stagioni e, mentre le foglie crescono, muoiono e rinascono, il bambino diventa grande. Parte per un lungo viaggio ma sa che il suo amico sarà sempre lì ad aspettarlo. Età 7-9
Andrea e Lu e la zuppa di pesce stellare. Fanucci, 2008
Un ricovero in ospedale carico d'immaginazione, sogni e fantasie per Andrea, 10 anni, grazie a due attori di strada - un diavolo e un angelo - e a Lu, che racconta storie del Ghana accompagnandosi con il tamburo. Età 10-13
Sulle orme di Gandhi. Editoriale Scienza, 2007
I ricordi d'infanzia, gli studi scientifici e poi la presa di coscienza di Vandana Shiva, personaggio unico nel panorama internazionale e in quello dell'India, con le sue battaglie per ridare agli indiani pratiche agricole adeguate ai loro bisogni e non asservite alle multinazionali.
Età 11-14. Recensito da De Marchi Vichi in LiBeR n. 77, p. 15
I neri tamburi. Hablò, 2005
Quindici racconti, leggende, storie vere ambientate nell'Africa nera: la storia della tredicenne Maini che trascorre tre mesi di ritiro prima di conoscere i pretendenti alla sua mano; quella di Binta che spera d'aver vinto alla lotteria perché ha sognato il coccodrillo bianco; la storia di Kamigalò, nata e morta durante la siccità, così vecchia “che i bambini del villaggio le hanno dato il soprannome di piede che canta, perché certe volte le sue ossa scricchiolavano così tanto che sembravano un frinire di cicale”. Queste e altre storie ambientate in un mondo non ancora corrotto, “legato a forze ancestrali, in cui, la realtà di oggi è condizionata da una tradizione che permette di superare sia le difficoltà sociali che quelle personali". Età 12-15
Sognando l’India. Piemme, 2003
I ricordi d'infanzia di Khurshid, il ragazzino indiano adottato dalla scrittrice a 7 anni, si alternano ai racconti della tradizione indiana narrati dalla sua mamma adottiva. Età 8-10. Recensito da Denti Roberto in LiBeR n. 59, p. 13
Coccodrilli a colazione. Giunti, 2003
La fitta corrispondenza fra l'italiana Eugenia e Chariza, quattordicenne dello Zimbabwe, che si comunicano le loro curiosità, si fanno domande sulle differenze dei loro paesi e si scambiano alla fine una promessa d'amore. Età 7-9
La bambina a strisce e punti. Salani, 1996
Si va in Africa tutti pulitini, al seguito di papà e mamma che studiano la medicina tradizionale africana e si ritorna nudi e dipinti a strisce e punti perché Amima, la regina con la coda, ci ha detto: I bambini in Africa nascono nudi e chi nasce nudo non deve vergognarsi né del petto, né del pisello. Se ti vergogni di troppe cose, prima o poi finirai per vergognarti anche del sole. E farai come i pipistrelli, uscirai solo di notte. Ma in Africa si impara anche il silenzio, a parlare con gli occhi, a conoscere la grande anima di quel paese che insegna a credere nell'impossibile - perché lì spesso si avvera come a diventare donna intrecciando una collana di uova di struzzo o a far nascere un fiume dalla propria paura. Età 9-12
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Ultimo aggiornamento sabato, 2 marzo 2019
Le parole che stava per pronunciare erano potenti come i giganti e i draghi che nascevano dalle pietre, pensò Felice. Erano parole pesanti, ma anche come i semi, lievi e pieni di vita.
- Desidero occuparmi degli agnelli come se fossero miei - disse Felice. - E domando a lei, direttore, che da oggi nessun animale sia più macellato. In una colonia penale la morte violenta deve essere allontanata. Ci sono già troppo sangue, paura e grida nei miei pensieri e in quelli degli altri detenuti. Sono stati commessi troppi crimini, perché altri vengano compiuti.
Tacque Felice, mentre anche il direttore taceva e lo guardava.
-Il male non si può eliminare, ma si può allontanare! - aggiunse Felice.
Nell'ambito del ciclo A tu per tu con l'autore, Emanuela Nava presenterà il libro "Il cielo tra le sbarre" assieme a Marco Verdone giovedì 12 gennaio, ore 17, nella Zona Holden della biblioteca. L'evento è in collaborazione con la casa editrice Raffaello.
(Rassegna
pdf, 1,5 MB)
Sono le ultime parole pronunciate da Felice, il giovane protagonista de Il cielo tra le sbarre, una storia inventata ma che ha sullo sfondo un progetto di grande valore sociale realizzato sull'isola di Gorgona: un carcere senza sbarre dove i detenuti si prendono cura dei campi e degli animali, ritrovando un rapporto empatico e autentico con la natura vivente, costruendo il proprio percorso di rinascita personale.
Questo bel romanzo di Emanuela Nava, forte, incantato, poetico ma asciutto, come il paesaggio che fa da sfondo alla storia di Felice, quello dei pascoli della Sardegna che lui attraversa da giovane pastore, o quello riarso dai venti delle marine nell'isola toscana dove viene mandato a prendersi cura delle greggi, è una storia di riscatto.
Il libro racconta di Felice che cresce in Sardegna e ama il mare, la natura, i profumi della terra, le pietre che raccoglie e conserva. Da bambino viene punto da un ragno velenoso e si salva grazie ai riti arcaici delle donne e il sostegno dell'intero paese. Poco più che ventenne, in una delle sue transumanze, uccide un giovane che tenta di rubargli gli agnelli, ed è condannato a quindici anni.
Felice non sopporta il regime carcerario fatto di celle, sbarre, luoghi angusti, lui così abituato al cielo, al vento, all'aria. Venuto a sapere dell'esperienza del carcere della Gorgona, riuscirà a essere trasferito in quest'isola, iniziando così una nuova vita, attraverso il lavoro, il prendersi cura degli animali e l'amicizia con altri detenuti.
Un libro scritto dalla parte di Caino dunque (non a caso il libro è pubblicato con il patrocinio dell'Associazione Antigone, che si batte per i diritti e le garanzie del sistema penale), che affronta temi scottanti senza però cadere nell'aperta denuncia. Ma un libro prezioso anche per la capacità - tipica di questa scrittrice - di dar voce all'immaginazione, di rappresentare l'incanto. In questo caso quello legato ad una civiltà atavica fatta di riti e credenze collettive proprio come è il paese dove vive Felice, o alla dimensione agreste-pastorale fatta di solitudine e alla simbiosi con il mondo della natura e degli animali come vive il giovane protagonista di questa storia.
Il libro si apre con la prefazione del dottore Marco Verdone, il veterinario che ha lavorato sull'isola della Gorgona fino a quando, pochi mesi fa, le "esigenze burocratiche" hanno messo fine all'esperimento.
Tra i numerosi libri per bambini e ragazzi scritti da Emanuela Nava, segnaliamo:
L’uomo che lucidava le stelle. Piemme, 2016
Un testo profondo che tocca temi importanti quali l’amicizia, l’isolamento infantile a causa di genitori assenti, il dolore della perdita. E’ la storia di Pietro, un ragazzo di 11 anni, con una spiccata sensibilità. La sua mamma è quasi sempre stanca e di malumore e allora lui, quando può, corre a giocare con gli amici in riva al lago dove fa sempre incontri bizzarri, istruttivi e straordinari con bambini e adulti un po’ strani. Avendo una fervida immaginazione, Pietro riesce infatti a dare un senso alla vita grazie a un gruppetto strampalato di bambini e di matti. C’è l’uomo cieco che indossa occhiali scuri e che si presenta ogni giorno al parco con uno spazzolone lunghissimo sostenendo di passare la notte a lucidare le stelle, che conosce tutti i nomi dell’universo ed ha sempre una parola saggia per tutti. E poi c’è Ada, Pietro, Blanca, Ennio che fanno e sognano cose strane. Ma i grandi tutto questo non solo non riescono a vederlo, ma non lo comprendono minimamente. Hanno perso la capacità di sognare, di osservare in profondità e di andare oltre l’apparenza. Età: da 11 anni
Tutti giù dal tram! Piemme, 2014
Per la fine dell'anno scolastico gli alunni di una quinta elementare preparano uno spettacolo teatrale che valorizzi la multiculturalità della loro classe e lo ambientano su un tram dove possono salire solo gli italiani. Età 9-11
Il filo d’oro del mare. Piemme, 2013
Su un'isola a cui approdano spesso barche cariche di immigrati clandestini una piccola orfana e la nonna aiutano gli abitanti a superare i pregiudizi con la magia del bisso, il filo ricavato da un mollusco marino. Per gli abitanti dell'isola nonna Alba è una maga. Ecco perché la temono e vanno da lei quando devono curare i mali del corpo e dell'anima. Per Aurora, invece, nonna Alba è prima di tutto una poetessa che conosce a fondo gli uomini, la natura e che, nel suo antico telaio, tesse i fili dorati come si possono tessere le parole di un racconto... Età 9-11
Anche gli spiriti danzano. Raffaello, 2011
Appassionata conoscitrice dell'Africa, Emanuela Nava ha saputo riportare, in ognuna di queste brevi storie, il senso del magico che ancora regna in quella terra, minacciosa e accogliente al tempo stesso; ha presentato il carattere ingenuo e gioioso dei suoi abitanti, ancora profondamente legati ai ritmi della natura e dei suoi fenomeni. Così troviamo l'uomo che chiede aiuto agli spiriti per avere cinque figlie da dare in sposa a validi giovanotti, scopriamo il suono incantato della valiha e del balafon antichi strumenti musicali che ricordano il canto degli uccelli; assistiamo alla lotta di un giovane che perde una gara perché distratto dal volo di un pappagallo. I sedici racconti presentano personaggi con storie diverse, eppure uguali, nella loro ritmata libertà e nella convivenza con quegli spiriti che sovente ritornano e danzano al suono di antichi strumenti, intrecciando la loro presenza a quella degli esseri umani. Età 9-11 anni
Uffa che rottura! Giunti, 2010
Un padre troppo sensibile e incapace di affrontare le difficoltà - è stato infatti abbandonato dalla moglie - va letteralmente in pezzi: meno male che suo figlio ha la colla adatta e una schiera di amici per affrontare la situazione!
Età 9-11 Recensito da Francesca Califano in LiBeR n. 87, p. 17
L'albero e il bambino. Piemme, 2009
Il dialogo, fatto di nomi ed emozioni, sentimenti e pensieri, che un bambino intreccia con un albero. L'albero, potente e silenzioso, osserva il bambino inventarsi ogni giorno un gioco nuovo. Passano le stagioni e, mentre le foglie crescono, muoiono e rinascono, il bambino diventa grande. Parte per un lungo viaggio ma sa che il suo amico sarà sempre lì ad aspettarlo. Età 7-9
Andrea e Lu e la zuppa di pesce stellare. Fanucci, 2008
Un ricovero in ospedale carico d'immaginazione, sogni e fantasie per Andrea, 10 anni, grazie a due attori di strada - un diavolo e un angelo - e a Lu, che racconta storie del Ghana accompagnandosi con il tamburo. Età 10-13
Sulle orme di Gandhi. Editoriale Scienza, 2007
I ricordi d'infanzia, gli studi scientifici e poi la presa di coscienza di Vandana Shiva, personaggio unico nel panorama internazionale e in quello dell'India, con le sue battaglie per ridare agli indiani pratiche agricole adeguate ai loro bisogni e non asservite alle multinazionali.
Età 11-14. Recensito da De Marchi Vichi in LiBeR n. 77, p. 15
I neri tamburi. Hablò, 2005
Quindici racconti, leggende, storie vere ambientate nell'Africa nera: la storia della tredicenne Maini che trascorre tre mesi di ritiro prima di conoscere i pretendenti alla sua mano; quella di Binta che spera d'aver vinto alla lotteria perché ha sognato il coccodrillo bianco; la storia di Kamigalò, nata e morta durante la siccità, così vecchia “che i bambini del villaggio le hanno dato il soprannome di piede che canta, perché certe volte le sue ossa scricchiolavano così tanto che sembravano un frinire di cicale”. Queste e altre storie ambientate in un mondo non ancora corrotto, “legato a forze ancestrali, in cui, la realtà di oggi è condizionata da una tradizione che permette di superare sia le difficoltà sociali che quelle personali". Età 12-15
Sognando l’India. Piemme, 2003
I ricordi d'infanzia di Khurshid, il ragazzino indiano adottato dalla scrittrice a 7 anni, si alternano ai racconti della tradizione indiana narrati dalla sua mamma adottiva. Età 8-10. Recensito da Denti Roberto in LiBeR n. 59, p. 13
Coccodrilli a colazione. Giunti, 2003
La fitta corrispondenza fra l'italiana Eugenia e Chariza, quattordicenne dello Zimbabwe, che si comunicano le loro curiosità, si fanno domande sulle differenze dei loro paesi e si scambiano alla fine una promessa d'amore. Età 7-9
La bambina a strisce e punti. Salani, 1996
Si va in Africa tutti pulitini, al seguito di papà e mamma che studiano la medicina tradizionale africana e si ritorna nudi e dipinti a strisce e punti perché Amima, la regina con la coda, ci ha detto: I bambini in Africa nascono nudi e chi nasce nudo non deve vergognarsi né del petto, né del pisello. Se ti vergogni di troppe cose, prima o poi finirai per vergognarti anche del sole. E farai come i pipistrelli, uscirai solo di notte. Ma in Africa si impara anche il silenzio, a parlare con gli occhi, a conoscere la grande anima di quel paese che insegna a credere nell'impossibile - perché lì spesso si avvera come a diventare donna intrecciando una collana di uova di struzzo o a far nascere un fiume dalla propria paura. Età 9-12
- Ultimo aggiornamento sabato, 2 marzo 2019