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In viaggio contromano

 

Ella e John sono una coppia di anziani pieni di acciacchi: lei ha un tumore che combatte a suon di pasticchette blu, in grado di ridurre il dolore solo per poco tempo; lui è alle prese con un Alzheimer che gli impedisce di ricordare il nome della moglie o distinguere il luogo in cui si trova. Hanno trascorso insieme una vita intera, fatta di litigi, battibecchi, screzi, ma anche viaggi indimenticabili attraverso l’America, due figli venuti su bene, un sacco di ricordi belli da condividere. E tanto, tantissimo amore. Un amore che oggi, alla vigilia della fine della loro storia, va alla ricerca del capitolo finale, al di là di tutte le precauzioni e di tutte le accortezze che le condizioni di salute di entrambi consiglierebbero di seguire.

Ed è così che per l’ultima volta decidono di mettere in moto il vecchio camper compagno di tanti viaggi, il Leisure Seeker, per attraversare gli Stati Uniti da Detroit a Disneyland, utilizzando quasi esclusivamente il vecchio tracciato della Route 66, la mitica highway  che fino agli anni Cinquanta collegava Chicago alla spiaggia di Santa Monica.

Per Ella e John percorrere quella strada, rifuggendo dalle moderne autostrade, significa  rendere omaggio ai fasti di un passato che non c’è più, facendo proprio il destino di disfacimento e abbandono che segna gran parte dei paesi rimasti isolati  lungo il percorso. La Mother Road d'America si è in gran parte persa nel nulla della dismissione e del tempo che passa: un po’ la stessa cosa che accade ai nostri protagonisti, anche loro persi in un percorso di vita che non sono più in grado di leggere.

Ma, come alcuni tratti della vecchia Route 66 sono stati valorizzati fino a diventare meta turistica, con la stessa determinazione Ella non vuole abbandonarsi senza reagire al destino che li aspetta. Sarà lei a scegliere il percorso per arrivare a destinazione, assieme al marito. E a niente servirà che i figli siano in pena per loro, o addirittura li minaccino di farli arrestare dalla polizia: faranno di testa loro anche questa volta, come del resto hanno fatto per tutta la loro vita.

Una bellissima storia d’amore raccontata in prima persona da Ella, in cui il viaggio attraverso l’America è la struggente e riuscita metafora della vita che cede il passo alla morte.

Un romanzo delicato e nel contempo avvincente, ben tradotto da Claudia Tarolo e gradevolissimo da leggere, anche grazie alla splendida riuscita tipografica che i libri di Marcos y Marcos sanno offrire ai lettori:  un romanzo che è ormai in catalogo da molti anni, ma che proprio nelle prossime settimane è destinato  ad un probabile rilancio, grazie alla imminente uscita del film “Ella & John” che  il regista livornese Paolo Virzì, alla sua prima esperienza americana, ha voluto trarre ispirandosi a questo libro, con Helen Mirren nei panni di Ella e Donald Sutherland nei panni di John.

Maria Stella (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)

 

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