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Il peccato di Lady Considine

 

Il peccato di Lady Considine (Under Capricorn, 1949) è senza dubbio uno dei film di Alfred Hitchcock (in questo caso anche produttore) meno conosciuti dal grande pubblico ed è grazie alla Sinister se dal 2011 è presente nella distribuzione Home Video in questa edizione arricchita da una bella intervista a Claude Chabrol. La vicenda narrata si svolge in Australia negli anni trenta del diciannovesimo secolo dove sbarca Charles Adare (Michael Winding), un nobile irlandese, con la speranza di combinare qualcosa di buono. Adare ritrova ben presto Lady Henrietta Considine (Ingrid Bergman), conosciuta quando era ancora bambino, e cerca di aiutarla a riprendere il controllo della propria vita dopo anni di sofferenze e dedizione all'alcol. Lady Henrietta, infatti, seguendo per amore suo marito Sam (Joseph Cotten), ex stalliere della sua nobile famiglia e recluso per sette anni nelle prigioni australiane, sacrifica la propria vita allontanandosi da tutto ciò che generalmente interessa ad una donna del suo rango. Alla fine, però, Lady Henrietta, interpretata da una magistrale Bergman, confessa il suo peccato trasformando agli occhi dello spettatore la figura del marito e riprende in mano le redini della propria esistenza smascherando le intenzioni della infida governante Milly, una bellissima quanto odiosa Margareth Leighton. Il film non si può annoverare certo tra i thriller del maestro del brivido, ma è piuttosto un dramma romantico impreziosito dalla bella fotografia di Jack Cardiff, dalla tecnica di Hitchcock (v. piano sequenza) e da un cast di tutto rispetto dove spicca Ingrid Bergman. Considerato dai Cahiers du cinema tra i film più interessanti della produzione del regista britannico, in verità non è stato molto amato dallo stesso, eccessivamente critico a suo tempo, riguardo alle scelte del cast e degli sceneggiatori, come si può leggere nel bel libro Il cinema secondo Hitchcock di Truffaut.

 

Fabrizio (bibliotecario, Biblioteca San Giorgio)

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