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Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares

 

Noi non ci realizziamo mai. Siamo due abissi: un pozzo che fissa il Cielo. Difficile scovare le parole adatte per delineare l’inquietudine che affligge l’uomo moderno: questo famoso libro, edito per la prima volta negli anni Ottanta, può senza dubbio aiutarci. É un oceano di frammenti, una storia di diario esistenziale , “un’autobiografia senza fatti” (come l’ha definita il noto scrittore Antonio Tabucchi) scritta da Bernardo Soares, alter ego dello scrittore Fernando Pessoa. Il libro perscruta e narra il rapporto strettissimo tra l'io e il mondo, attraverso un susseguirsi di immagini desuete e imprevedibilmente poetiche (“i geroglifici infranti delle stelle”): uno zibaldone di riflessioni, appunti, impressioni, meditazioni e vaneggiamenti che scava nella potenza dell’inconscio dell’io e di quelle che sono le identità precarie dell’essere.

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