"Il Grande Albero di Case Basse" di Luisa Mattia
Prima un fiumicello. Poi un torrentello. Poi un fiume. E alla fine un lago. Un lago di gente arrivò a Case Basse e si piazzò intorno al Grande Albero.
Mama Miriam aveva chiamato tutti ma proprio tutti quelli che conosceva. Gli aveva parlato dell'albero e del suo cuore che batteva tiictaactiictaaac.
E quel tiictaactiictaaac era passato di bocca in bocca, aveva fatto il giro della città e chiamato gente, tanta di quella gente che il prato sembrava attraversato da una colonna di lumachelle in fila.
Fitta e lenta.
Invase ogni spazio. Anche quello del cantiere che, inevitabilmente, si fermò.
Il Grande Albero di Case Basse di Luisa Mattia (Il castoro, 2012) è uno dei titoli compresi nella BILL Biblioteca della Legalità, collezione ragionata ed itinerante di più di duecento libri per giovani lettori sui temi della legalità e della cittadinanza.
Il libro racconta la storia di Sofia, Suleiman, Wilson, Gioconda e le loro famiglie, che vivono nel quartiere di Case Basse. Lì, in un cortile, c'è il Grande Albero. Sui suoi rami si arrampicano e giocano i bambini e nidificano i pappagalli. Un giorno, però, l'Albero viene recintato da una rete e il prato attorno è reso inagibile... sono stati LORO, uomini incravattati, che sono giunti a bordo di auto scure, hanno osservato le case del quartiere con fare misterioso, hanno circondato l'Albero con una rete e poi se ne sono andati.
Di quelle persone c'è da avere paura, perché minacciano l'Albero e, con esso, la vita dell'intero quartiere. Ma Sofia e gli altri, grandi e piccoli, quando vedranno arrivare camioncini, escavatori e ruspe, saliranno sui rami della grande pianta e non scenderanno. LORO non molleranno, continueranno a perseguire il proprio obiettivo – buttare giù il Grande Albero e costruire in quell'area un centro commerciale dotato di parcheggio – e non si fermeranno nemmeno quando il Grande Albero sembrerà essere dotato di magici poteri e richiamerà sotto la propria chioma fiumi di persone in cerca di aiuto.
Basterà tutto ciò a ribaltare il destino degli abitanti di Case Basse?
Un romanzo per giovani lettori che affronta temi difficili, come la tutela dell'ambiente, l'abusivismo edilizio, la responsabilità individuale e collettiva, con uno stile leggero e ironico e con la spontaneità tipica dei bambini.
Leggi anche
L'uomo venuto dal nulla, di Mino Milani, Rizzoli, 2018
Salvo e le mafie, di Riccardo Guido, Sinnos, 2013
-
Ultimo aggiornamento sabato, 15 aprile 2023
Prima un fiumicello. Poi un torrentello. Poi un fiume. E alla fine un lago. Un lago di gente arrivò a Case Basse e si piazzò intorno al Grande Albero.
Mama Miriam aveva chiamato tutti ma proprio tutti quelli che conosceva. Gli aveva parlato dell'albero e del suo cuore che batteva tiictaactiictaaac.
E quel tiictaactiictaaac era passato di bocca in bocca, aveva fatto il giro della città e chiamato gente, tanta di quella gente che il prato sembrava attraversato da una colonna di lumachelle in fila.
Fitta e lenta.
Invase ogni spazio. Anche quello del cantiere che, inevitabilmente, si fermò.
Il Grande Albero di Case Basse di Luisa Mattia (Il castoro, 2012) è uno dei titoli compresi nella BILL Biblioteca della Legalità, collezione ragionata ed itinerante di più di duecento libri per giovani lettori sui temi della legalità e della cittadinanza.
Il libro racconta la storia di Sofia, Suleiman, Wilson, Gioconda e le loro famiglie, che vivono nel quartiere di Case Basse. Lì, in un cortile, c'è il Grande Albero. Sui suoi rami si arrampicano e giocano i bambini e nidificano i pappagalli. Un giorno, però, l'Albero viene recintato da una rete e il prato attorno è reso inagibile... sono stati LORO, uomini incravattati, che sono giunti a bordo di auto scure, hanno osservato le case del quartiere con fare misterioso, hanno circondato l'Albero con una rete e poi se ne sono andati.
Di quelle persone c'è da avere paura, perché minacciano l'Albero e, con esso, la vita dell'intero quartiere. Ma Sofia e gli altri, grandi e piccoli, quando vedranno arrivare camioncini, escavatori e ruspe, saliranno sui rami della grande pianta e non scenderanno. LORO non molleranno, continueranno a perseguire il proprio obiettivo – buttare giù il Grande Albero e costruire in quell'area un centro commerciale dotato di parcheggio – e non si fermeranno nemmeno quando il Grande Albero sembrerà essere dotato di magici poteri e richiamerà sotto la propria chioma fiumi di persone in cerca di aiuto.
Basterà tutto ciò a ribaltare il destino degli abitanti di Case Basse?
Un romanzo per giovani lettori che affronta temi difficili, come la tutela dell'ambiente, l'abusivismo edilizio, la responsabilità individuale e collettiva, con uno stile leggero e ironico e con la spontaneità tipica dei bambini.
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- Ultimo aggiornamento sabato, 15 aprile 2023