Il dono di Antonia
Antonia vive sulle colline bolognesi e ha una figlia adolescente, Anna una giovane ragazza che si rifiuta di mangiare, o meglio sceglie, controlla e pesa ogni singola caloria. Di fronte alla “quasi anoressia” della figlia la protagonista riavvolge il filo del passato, quasi a voler cercare una colpa che lei stessa ha compiuto e ora si trova, per la legge del contrappasso, a dover espiare. Antonia porta con sé un segreto che solo il marito Paolo conosce: si chiama Jessie, è un ragazzo californiano, nato ventisei anni prima, grazie a un dono di gameti. Già dal titolo e dalla copertina – un uovo dell’artista Adelaide Cioni – si evince che è stata Antonia a donare un ovocita a Myrtha, un’amica americana, per regalarle un figlio che altrimenti non sarebbe mai arrivato. Improvvisamente è costretta a fare i conti con quella presenza: quando Jessie scopre che sua madre ha un tumore al cervello, non esita a intraprendere un viaggio in Italia, a Bologna dove spera - e di fatto accade - di poter parlare con Antonia e rintracciare le sue radici. Un potente e toccante romanzo in cui prende forma il tema della maternità e dell’esplorazione dei legami umani scritto da un’autrice emiliana, voce autentica e affabulatoria della letteratura italiana.
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Ultimo aggiornamento venerdì, 4 dicembre 2020
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Antonia vive sulle colline bolognesi e ha una figlia adolescente, Anna una giovane ragazza che si rifiuta di mangiare, o meglio sceglie, controlla e pesa ogni singola caloria. Di fronte alla “quasi anoressia” della figlia la protagonista riavvolge il filo del passato, quasi a voler cercare una colpa che lei stessa ha compiuto e ora si trova, per la legge del contrappasso, a dover espiare. Antonia porta con sé un segreto che solo il marito Paolo conosce: si chiama Jessie, è un ragazzo californiano, nato ventisei anni prima, grazie a un dono di gameti. Già dal titolo e dalla copertina – un uovo dell’artista Adelaide Cioni – si evince che è stata Antonia a donare un ovocita a Myrtha, un’amica americana, per regalarle un figlio che altrimenti non sarebbe mai arrivato. Improvvisamente è costretta a fare i conti con quella presenza: quando Jessie scopre che sua madre ha un tumore al cervello, non esita a intraprendere un viaggio in Italia, a Bologna dove spera - e di fatto accade - di poter parlare con Antonia e rintracciare le sue radici. Un potente e toccante romanzo in cui prende forma il tema della maternità e dell’esplorazione dei legami umani scritto da un’autrice emiliana, voce autentica e affabulatoria della letteratura italiana.
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