Il club delle lettere segrete
Nell’epoca di Skype, degli smartphone e degli sms, si comunica in modo veloce e immediato, senza quella premura speciale che accompagnava la scrittura lenta e meditata di una lettera. Oggi nelle cassette della posta troviamo solo volantini pubblicitari, qualche bolletta non ancora domiciliata in banca, qualche multa da pagare come tributo alla nostra distrazione di guidatori. Ricevere una lettera scritta a mano è un evento ormai rarissimo, quando c’è Facebook a tenerci in contatto con il nostro universo di amici e conoscenti più o meno stretti.
Proprio per questo a Porvenir, un piccolo paese di montagna senza arte né parte, senza eroi e senza monumenti storici, l’ufficio postale è destinato a chiudere: razionalizzazione delle spese, dicono dalle alte sfere delle Poste spagnole. Peccato che questa novità sia destinata a portare un grande scompiglio nella vita di Sara, la postina di Porvenir: una donna di mezza età che ne ha passate tante, e che in qualche modo – sia pure con grande dolore – farà i conti anche con questa ultima prova, lasciando il luogo dove è nata e cresciuta, dove ha creato la sua rete di relazioni, dove sono nati i suoi figli.
Ma non sempre è giusto adattarsi alle scelte che provengono dall’alto: qualche volta ci si può opporre, facendo in modo che le persone possano essere riconosciute più importanti delle leggi dell’economia. È proprio quello che succede a Porvenir, dove Rosa, l’anziana amica di Sara, dà il via a una catena di lettere che riempiono la borsa delle consegne della postina, salvano l’ufficio postale dalla chiusura e soprattutto riattivano legami speciali tra le persone del paese, invitandole a condividere sulla pagina scritta le loro paure, le loro speranze, i loro sentimenti.
Nel romanzo della catalana Angeles Donate, ogni lettera consegnata da Sara rappresenta un piccolo tassello di un mosaico ricco di legami sopiti, di speranze nel futuro, di amori antichi e nuovi: Un delizioso, commovente inno al potere della parola, capace di disvelare segreti sepolti e creare nuovi legami, un omaggio alla scrittura, alla lettura, alle biblioteche (sì, c’è anche la biblioteca a Porvenir!) come luoghi di condivisione del piacere di leggere e scrivere: un libro che coinvolge il lettore dalla prima all’ultima pagina, lasciandogli la voglia di prendere carta e penna (una bella carta, una penna speciale) per esprimere i propri sentimenti e riannodare i legami con una persona lontana, ma mai dimenticata.
La prima lettera che dà il via alla catena: http://libreriamo.it/2015/10/08/il-club-delle-lettere-segrete-la-lettera-che-da-il-via-alla-catena-epistolare/
Maria Stella (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento mercoledì, 2 dicembre 2015
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Nell’epoca di Skype, degli smartphone e degli sms, si comunica in modo veloce e immediato, senza quella premura speciale che accompagnava la scrittura lenta e meditata di una lettera. Oggi nelle cassette della posta troviamo solo volantini pubblicitari, qualche bolletta non ancora domiciliata in banca, qualche multa da pagare come tributo alla nostra distrazione di guidatori. Ricevere una lettera scritta a mano è un evento ormai rarissimo, quando c’è Facebook a tenerci in contatto con il nostro universo di amici e conoscenti più o meno stretti.
Proprio per questo a Porvenir, un piccolo paese di montagna senza arte né parte, senza eroi e senza monumenti storici, l’ufficio postale è destinato a chiudere: razionalizzazione delle spese, dicono dalle alte sfere delle Poste spagnole. Peccato che questa novità sia destinata a portare un grande scompiglio nella vita di Sara, la postina di Porvenir: una donna di mezza età che ne ha passate tante, e che in qualche modo – sia pure con grande dolore – farà i conti anche con questa ultima prova, lasciando il luogo dove è nata e cresciuta, dove ha creato la sua rete di relazioni, dove sono nati i suoi figli.
Ma non sempre è giusto adattarsi alle scelte che provengono dall’alto: qualche volta ci si può opporre, facendo in modo che le persone possano essere riconosciute più importanti delle leggi dell’economia. È proprio quello che succede a Porvenir, dove Rosa, l’anziana amica di Sara, dà il via a una catena di lettere che riempiono la borsa delle consegne della postina, salvano l’ufficio postale dalla chiusura e soprattutto riattivano legami speciali tra le persone del paese, invitandole a condividere sulla pagina scritta le loro paure, le loro speranze, i loro sentimenti.
Nel romanzo della catalana Angeles Donate, ogni lettera consegnata da Sara rappresenta un piccolo tassello di un mosaico ricco di legami sopiti, di speranze nel futuro, di amori antichi e nuovi: Un delizioso, commovente inno al potere della parola, capace di disvelare segreti sepolti e creare nuovi legami, un omaggio alla scrittura, alla lettura, alle biblioteche (sì, c’è anche la biblioteca a Porvenir!) come luoghi di condivisione del piacere di leggere e scrivere: un libro che coinvolge il lettore dalla prima all’ultima pagina, lasciandogli la voglia di prendere carta e penna (una bella carta, una penna speciale) per esprimere i propri sentimenti e riannodare i legami con una persona lontana, ma mai dimenticata.
La prima lettera che dà il via alla catena: http://libreriamo.it/2015/10/08/il-club-delle-lettere-segrete-la-lettera-che-da-il-via-alla-catena-epistolare/
Maria Stella (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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