Biblioteca San Giorgio, Pistoia

Un bella lettura che riscalda il cuore delle donne, mettendole in ascolto della propria anima e facendole riflettere sui fili che legano contraddittoriamente le loro vite. E' un libro che rimane addosso per le continue emozioni che sa dare e per la capacità di "portarci" altrove, forse in altri tempi e luoghi o più semplicemente in un cammino alla ricerca di noi stessi. La scrittura sussurrata e "al femminile" di questo romanzo porta il lettore a identificarsi inesorabilmente con la vita di una delle due protagoniste: Maria, la bambina impaurita, che anche da adulta è seria, responsabile, poco incline ai colpi di testa e Isabella, cosmopolita e impulsiva fin dall'infanzia, che sceglie una vita scomposta e vagabonda. A unirle l'amore per il giovane turco, uomo affascinante, bugiardo e misterioso, che prima stringe una relazione con l'una e poi con l'altra sorella. Le due figure femminili si avvicinano e si allontanano, si abbracciano e litigano, operano le loro scelte in un crescendo di emozioni fino a che Maria scoprirà in quella sorella così indipendente e affascinante una donna fragile e indifesa. La famiglia, intesa nella sua complessità di relazioni e di rapporti è al centro della produzione narrativa della Comencini, grande autrice e sceneggiatrice che nutre una vera e propria passione per la rappresentazione del cuore umano.

Carolina (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)