I monologhi dell'albero
5- 22 settembre 2015 - Vetrine e spazio espositivo
Invito
pdf, 205kb
Mostra personale di Silvia Percussi
A cura di Siliano Simoncini
Inaugurazione sabato 5 settembre, ore 17.30
L'accadere dei pensieri, dei ricordi e degli stati d'animo, sono le pulsioni dell'attività cognitiva che non riusciamo a controllare razionalmente. Nella letteratura, il monologo interiore è stato la caratteristica del linguaggio creativo del primo Novecento. Ebbene, l'arte che Silvia Percussi sperimenta in questo periodo - in cui l'albero è il protagonista indiscusso - a mio avviso ha a che fare con la successione di sequenze senza ordine prefissato e dalla "sintassi" irregolare e frammentata peculiare, appunto, dell'innovativo codice letterario che l'artista è riuscita a trasporre con esiti qualificati nelle arti visive.
In effetti, la serie di tipologie arboree - stilisticamente inventate da Silvia - presenti in ogni opera come morfema (unità minima portatrice di significato) si succedono in ogni opera dando luogo a un processo senza soluzione di continuità. Infatti, la sagoma dell'albero si presenta sì sulla superficie dell'opera come segno estetico, ma più è l'emblema di un dialogo (monologo) che scaturisce dalla condizione interiore e momentanea dell'artista e si estende fino a quella di chi osservi l'insieme della testimonianza visiva.
A Silvia, però, interessa anche mantenersi fedele alla sua poetica, per cui la caratteristica del linguaggio che la contraddistingue è qui più che mai esaltata: effetti materici e plastici (cartoncino cannettato e materiali eterogenei), sintesi cromatica (in genere uno o due colori), contrasto razionale e irrazionale (schemi geometrici, strutture organiche), confronto tra artificio e natura (carta da parati con fiori e albero). Opere, dunque, nuove nella concezione, ma coerenti per continuiità rispetto a un impegno artistico di natura sperimentale, che consente di considerare Silvia Percussi una protagonista dell'arte al femminile della città di Pistoia. (Siliano Simoncini)
Nata a Firenze, Silvia Percussi si è trasferitacon la famiglia a Pistoia nel 1958 in Via Ventura Vitoni, al n. 27, dove ancora oggi si trova il suo studio.
Ha partecipato a numerose mostre collettive ed esposto in mostre personali di cui, fra le più recenti, si ricordano: "L'esercitio silenzioso" (Pistoia, 2012), "Segni antico amore" (Finale Ligure, 2013), "Legami particolari - Particolari legami" (Forte dei Marmi, 2014).
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Ultimo aggiornamento martedì, 5 maggio 2020
5- 22 settembre 2015 - Vetrine e spazio espositivo
Invito
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Mostra personale di Silvia Percussi
A cura di Siliano Simoncini
Inaugurazione sabato 5 settembre, ore 17.30
L'accadere dei pensieri, dei ricordi e degli stati d'animo, sono le pulsioni dell'attività cognitiva che non riusciamo a controllare razionalmente. Nella letteratura, il monologo interiore è stato la caratteristica del linguaggio creativo del primo Novecento. Ebbene, l'arte che Silvia Percussi sperimenta in questo periodo - in cui l'albero è il protagonista indiscusso - a mio avviso ha a che fare con la successione di sequenze senza ordine prefissato e dalla "sintassi" irregolare e frammentata peculiare, appunto, dell'innovativo codice letterario che l'artista è riuscita a trasporre con esiti qualificati nelle arti visive.
In effetti, la serie di tipologie arboree - stilisticamente inventate da Silvia - presenti in ogni opera come morfema (unità minima portatrice di significato) si succedono in ogni opera dando luogo a un processo senza soluzione di continuità. Infatti, la sagoma dell'albero si presenta sì sulla superficie dell'opera come segno estetico, ma più è l'emblema di un dialogo (monologo) che scaturisce dalla condizione interiore e momentanea dell'artista e si estende fino a quella di chi osservi l'insieme della testimonianza visiva.
A Silvia, però, interessa anche mantenersi fedele alla sua poetica, per cui la caratteristica del linguaggio che la contraddistingue è qui più che mai esaltata: effetti materici e plastici (cartoncino cannettato e materiali eterogenei), sintesi cromatica (in genere uno o due colori), contrasto razionale e irrazionale (schemi geometrici, strutture organiche), confronto tra artificio e natura (carta da parati con fiori e albero). Opere, dunque, nuove nella concezione, ma coerenti per continuiità rispetto a un impegno artistico di natura sperimentale, che consente di considerare Silvia Percussi una protagonista dell'arte al femminile della città di Pistoia. (Siliano Simoncini)
Nata a Firenze, Silvia Percussi si è trasferitacon la famiglia a Pistoia nel 1958 in Via Ventura Vitoni, al n. 27, dove ancora oggi si trova il suo studio.
Ha partecipato a numerose mostre collettive ed esposto in mostre personali di cui, fra le più recenti, si ricordano: "L'esercitio silenzioso" (Pistoia, 2012), "Segni antico amore" (Finale Ligure, 2013), "Legami particolari - Particolari legami" (Forte dei Marmi, 2014).
- Ultimo aggiornamento martedì, 5 maggio 2020