I cariolanti
Crudo e crudele, duro e violento: un libro non adatto a tutti gli stomaci; un libro che fa paura, ma da cui non ti puoi staccare finché non l'hai finito. Protagonista assoluta della storia, la fame: quella che trasforma gli esseri umani in bestie, o anzi in qualcosa di ancora più feroce, perché capace di distruggere ogni limite etico pur di garantirsi la sopravvivenza. Bastiano poteva essere un bambino normale, o forse no, non del tutto normale ma comunque un bambino tranquillo, sereno, capace di provare affetto e riceverne dalle persone care. Ma a lui è toccato in sorte di trascorrere gli anni dell'infanzia dentro una buca scavata nella terra, per difendersi dalla guerra. E' lì che sperimenta la fame più nera, che vince sulle regole della vita e della morte, che lo conduce per la prima volta lontano dal valore dell'umanità per trasformarlo, suo malgrado, in bestia. Uscito dalla buca, lungo tutta la sua vita (scandita nei tredici capitoli del libro), Bastiano si impegnerà ad esercitare i sentimenti a modo suo, dando spazio agli istinti che lo condurranno sempre a fare del male, perché lui non conosce altro linguaggio che quello della morte e della sopraffazione. Bestia tra le bestie, neppure da grande - quando scoprirà i terribili segreti a lui celati dalla madre amatissima - potrà uscire dalla prigione della violenza per dare spazio al dolore del tradimento e delle ingiustizie subite.
Una indagine senza infingimenti della crudeltà che può albergare nel cuore umano, un viaggio di scoperta all'interno claustrofobico del buio dello spirito, che l'autore ha poi continuato con Ossigeno e che in questo romanzo, di ritorno in libreria dopo la prima edizione con Elliot nel 2009, tocca inauditi livelli di ferina brutalità.
Maria Stella (Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento lunedì, 8 giugno 2020
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Crudo e crudele, duro e violento: un libro non adatto a tutti gli stomaci; un libro che fa paura, ma da cui non ti puoi staccare finché non l'hai finito. Protagonista assoluta della storia, la fame: quella che trasforma gli esseri umani in bestie, o anzi in qualcosa di ancora più feroce, perché capace di distruggere ogni limite etico pur di garantirsi la sopravvivenza. Bastiano poteva essere un bambino normale, o forse no, non del tutto normale ma comunque un bambino tranquillo, sereno, capace di provare affetto e riceverne dalle persone care. Ma a lui è toccato in sorte di trascorrere gli anni dell'infanzia dentro una buca scavata nella terra, per difendersi dalla guerra. E' lì che sperimenta la fame più nera, che vince sulle regole della vita e della morte, che lo conduce per la prima volta lontano dal valore dell'umanità per trasformarlo, suo malgrado, in bestia. Uscito dalla buca, lungo tutta la sua vita (scandita nei tredici capitoli del libro), Bastiano si impegnerà ad esercitare i sentimenti a modo suo, dando spazio agli istinti che lo condurranno sempre a fare del male, perché lui non conosce altro linguaggio che quello della morte e della sopraffazione. Bestia tra le bestie, neppure da grande - quando scoprirà i terribili segreti a lui celati dalla madre amatissima - potrà uscire dalla prigione della violenza per dare spazio al dolore del tradimento e delle ingiustizie subite.
Una indagine senza infingimenti della crudeltà che può albergare nel cuore umano, un viaggio di scoperta all'interno claustrofobico del buio dello spirito, che l'autore ha poi continuato con Ossigeno e che in questo romanzo, di ritorno in libreria dopo la prima edizione con Elliot nel 2009, tocca inauditi livelli di ferina brutalità.
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