Ho molto tempo dopo di te
Il libro di Alessandro Fullin, noto al pubblico dei teatri e a quello della televisione per la sua partecipazione alla trasmissione televisiva di Zelig, è un divertissement che, proprio in nome della sua leggerezza, come dice lo stesso autore, "strizza l'occhio ai fotoromanzi". La storia è ambientata in un non ben localizzato paese latino americano, Meríd, vessato dalla dittatura del Generalissimo Eloy che, dopo la morte della moglie, si consola con giovani soldati. Un paese fantastico, immaginario, che molto ricorda le atmosfere e le calde luci dei film di Almodóvar, dove è parlata una lingua che dello spagnolo conserva solo la musicalità; qui nasce Arída, che si ritrova ben presto orfana e affidata alle cure della "tía Atlantide" (che prima era in realtà lo zio Julio), un'imponente mujer, pasionaria, animata da una dubbia religiosità e da un forte impeto per la revolución. Personaggi di "pura vida" che Fullin ha cura di illuminare come attraverso una lente di ingrandimento, declinando la sua comicità e la sua bravura nel descrivere le gesta delle sue protagoniste. Intrecciate alle esistenze delle due donne, scorrono le vicende di altri personaggi memorabili e impertinenti, come quelle di Soledad, l'originale parrucchiera del salone più famoso di Meríd, nota per i suoi chignon reales, acconciati a regola d'arte sulla testa delle clienti. Insieme i personaggi, rincorrendo i propri sogni e aspirazioni, destabilizzano l'ordine creato all'inizio della narrazione, e realizzano un tragico finale che lascia il lettore divertito e senza fiato.
Carolina (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento venerdì, 21 febbraio 2014
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Il libro di Alessandro Fullin, noto al pubblico dei teatri e a quello della televisione per la sua partecipazione alla trasmissione televisiva di Zelig, è un divertissement che, proprio in nome della sua leggerezza, come dice lo stesso autore, "strizza l'occhio ai fotoromanzi". La storia è ambientata in un non ben localizzato paese latino americano, Meríd, vessato dalla dittatura del Generalissimo Eloy che, dopo la morte della moglie, si consola con giovani soldati. Un paese fantastico, immaginario, che molto ricorda le atmosfere e le calde luci dei film di Almodóvar, dove è parlata una lingua che dello spagnolo conserva solo la musicalità; qui nasce Arída, che si ritrova ben presto orfana e affidata alle cure della "tía Atlantide" (che prima era in realtà lo zio Julio), un'imponente mujer, pasionaria, animata da una dubbia religiosità e da un forte impeto per la revolución. Personaggi di "pura vida" che Fullin ha cura di illuminare come attraverso una lente di ingrandimento, declinando la sua comicità e la sua bravura nel descrivere le gesta delle sue protagoniste. Intrecciate alle esistenze delle due donne, scorrono le vicende di altri personaggi memorabili e impertinenti, come quelle di Soledad, l'originale parrucchiera del salone più famoso di Meríd, nota per i suoi chignon reales, acconciati a regola d'arte sulla testa delle clienti. Insieme i personaggi, rincorrendo i propri sogni e aspirazioni, destabilizzano l'ordine creato all'inizio della narrazione, e realizzano un tragico finale che lascia il lettore divertito e senza fiato.
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