Happy hour
Se le cronache letterarie non avessero registrato, nero su bianco, che questo romanzo è uscito a metà gennaio 2020, saremmo tutti pronti a scommettere che l’autore si sia ispirato al Covid 19 per raccontare le tragiche vicende occorse nella città di Milano, sconvolta da una inspiegabile epidemia di suicidi. Eppure fino al giorno prima del “Caso Zero”, nessuno avrebbe potuto negare che nel motore morale ed economico dell’Italia tutto stava andando benissimo: bastava aggirarsi per Corso Buenos Aires il sabato pomeriggio al momento dell’happy hour, per immergersi in quella speciale atmosfera che solo Milano sa offrire ai suoi protagonisti: tutti belli, giovani, felici, ricchi, pieni di speranze per il futuro e di orgoglio per essere stati capaci di cavalcare la propria onda. Ma improvvisamente qualcosa cambia: prima un suicidio, poi un altro, poi un altro ancora. In pochi giorni sono decine e decine le persone che si tolgono la vita: giovani e vecchi, imprenditori e casalinghe, ricchi e poveri. Quello che colpisce Milano è una vera e propria epidemia, che costringe le autorità competenti a dichiarare lo stato di emergenza. In uno stile sobrio e misurato Parazzoli racconta la storia di una Milano che non è più da bere, ma che forse merita ancora di essere amata.
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Ultimo aggiornamento venerdì, 4 dicembre 2020
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Se le cronache letterarie non avessero registrato, nero su bianco, che questo romanzo è uscito a metà gennaio 2020, saremmo tutti pronti a scommettere che l’autore si sia ispirato al Covid 19 per raccontare le tragiche vicende occorse nella città di Milano, sconvolta da una inspiegabile epidemia di suicidi. Eppure fino al giorno prima del “Caso Zero”, nessuno avrebbe potuto negare che nel motore morale ed economico dell’Italia tutto stava andando benissimo: bastava aggirarsi per Corso Buenos Aires il sabato pomeriggio al momento dell’happy hour, per immergersi in quella speciale atmosfera che solo Milano sa offrire ai suoi protagonisti: tutti belli, giovani, felici, ricchi, pieni di speranze per il futuro e di orgoglio per essere stati capaci di cavalcare la propria onda. Ma improvvisamente qualcosa cambia: prima un suicidio, poi un altro, poi un altro ancora. In pochi giorni sono decine e decine le persone che si tolgono la vita: giovani e vecchi, imprenditori e casalinghe, ricchi e poveri. Quello che colpisce Milano è una vera e propria epidemia, che costringe le autorità competenti a dichiarare lo stato di emergenza. In uno stile sobrio e misurato Parazzoli racconta la storia di una Milano che non è più da bere, ma che forse merita ancora di essere amata.
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