Gli angeli del fango
Sabato 29 novembre 2014, ore 10 - Auditorium Terzani
In collaborazione con Associazione Amici della San Giorgio, Consulta del volontariato del Comune di Pistoia, CESVOT
Invito
(pdf, 1.3 Mb)
A quasi cinquant'anni dall'evento, l'alluvione di Firenze resta una tra le più indimenticabili calamità naturali occorse all'Italia nel dopoguerra, insieme ad altri catastrofi che però ebbero conseguenze molto più gravi in termini di perdite di vite umane. Basti pensare alle quasi 2000 vittime della frana del Vajont dell'ottobre 1963 o ai quasi 3000 del terremoto che colpì l'Irpinia nel novembre del 1980.
A fissare nella memoria comune l'alluvione fiorentina, che costò nell'intero bacino dell'Arno tra le 30 e le 40 vittime, furono soprattutto i danni al patrimonio artistico e la reazione nazionale e internazionale. Sin dai giorni immediatamente seguenti, mentre l'Italia mostrava enormi limiti organizzativi nella gestione delle emergenze, accorsero a Firenze spontaneamente giovani da tutta Italia e da tutto il mondo per portare il loro aiuto, soprattutto nel quartiere di Santa Croce, dove l'esondazione aveva causato i danni più ingenti: basti pensare all'emblematico Crocifisso di Cimabue, conservato nella Basilica di Santa Croce e reso in gran parte irrecuperabile, e ai danni ingentissimi causati al patrimonio librario della Biblioteca Nazionale.
Furono in migliaia a soccorrere Firenze, dando un senso concreto a quel modo di dire che a volte può sembrare puramente retorico per cui Firenze e la sua arte sono un "patrimonio del mondo", che poi era anche lo slogan dell'appello lanciato in Italia e all'estero, attraverso un un documentario girato dal regista fiorentino Franco Zeffirelli in cui l’attore Richard Burton rivolgeva, in italiano, un appello in cui sottolineava, appunto, come “Firenze ha bisogno di tutti noi perché appartiene al mondo”. Uomini, donne, ragazze e ragazzi continuarono a scavare con le pale e con le mani incuranti della stanchezza e del fango in uno sforzo di altruismo esemplare, tanto che esemplare divenne anche il modo in cui furono subito denominati: "gli angeli del fango".
Alla memoria di questo grandissimo gesto di soccorso e volontariato culturale è dedicata questa giornata di riflessioni e testimonianze, che la Biblioteca grazie alla collaborazione con l'Associazione Amici della San Giorgio, alla Consulta del volontariato del Comune di Pistoia e al Centro Servizi del Volontariato della Toscana (CESVOT).
INTRODUZIONE E SALUTI:
Rossella Chietti, Presidente Amici della San Giorgio
Marco Leporatti, Presidente Consulta del Volontariato
Marcello Magrini, Presidente CESVOT di Pistoia
Maria Stella Rasetti, Direttrice Biblioteca San Giorgio
OSPITI:
Maria Letizia Sebastiani, Direttrice Biblioteca Nazionale di Firenze
Ferruccio Capecchi, geologo docente all’Università di Firenze all’epoca dell’alluvione
Introdotto da Maria Lorello
Testimonianze di chi ha vissuto questa esperienza
Documenti a cura di Maurizio Tuci e Valter Torti
Consigli di lettura a cura di Elena Zucconi e Giuseppe Previti
Durante l'incontro saranno raccolti fondi a favore della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze per sostenere gli interventi di riparazione dei danni recentemente subiti a causa del maltempo.
Letture consigliate dai cataloghi della Rete REDOP
-
Ultimo aggiornamento martedì, 3 settembre 2024
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A quasi cinquant'anni dall'evento, l'alluvione di Firenze resta una tra le più indimenticabili calamità naturali occorse all'Italia nel dopoguerra, insieme ad altri catastrofi che però ebbero conseguenze molto più gravi in termini di perdite di vite umane. Basti pensare alle quasi 2000 vittime della frana del Vajont dell'ottobre 1963 o ai quasi 3000 del terremoto che colpì l'Irpinia nel novembre del 1980.
A fissare nella memoria comune l'alluvione fiorentina, che costò nell'intero bacino dell'Arno tra le 30 e le 40 vittime, furono soprattutto i danni al patrimonio artistico e la reazione nazionale e internazionale. Sin dai giorni immediatamente seguenti, mentre l'Italia mostrava enormi limiti organizzativi nella gestione delle emergenze, accorsero a Firenze spontaneamente giovani da tutta Italia e da tutto il mondo per portare il loro aiuto, soprattutto nel quartiere di Santa Croce, dove l'esondazione aveva causato i danni più ingenti: basti pensare all'emblematico Crocifisso di Cimabue, conservato nella Basilica di Santa Croce e reso in gran parte irrecuperabile, e ai danni ingentissimi causati al patrimonio librario della Biblioteca Nazionale.
Furono in migliaia a soccorrere Firenze, dando un senso concreto a quel modo di dire che a volte può sembrare puramente retorico per cui Firenze e la sua arte sono un "patrimonio del mondo", che poi era anche lo slogan dell'appello lanciato in Italia e all'estero, attraverso un un documentario girato dal regista fiorentino Franco Zeffirelli in cui l’attore Richard Burton rivolgeva, in italiano, un appello in cui sottolineava, appunto, come “Firenze ha bisogno di tutti noi perché appartiene al mondo”. Uomini, donne, ragazze e ragazzi continuarono a scavare con le pale e con le mani incuranti della stanchezza e del fango in uno sforzo di altruismo esemplare, tanto che esemplare divenne anche il modo in cui furono subito denominati: "gli angeli del fango".
Alla memoria di questo grandissimo gesto di soccorso e volontariato culturale è dedicata questa giornata di riflessioni e testimonianze, che la Biblioteca grazie alla collaborazione con l'Associazione Amici della San Giorgio, alla Consulta del volontariato del Comune di Pistoia e al Centro Servizi del Volontariato della Toscana (CESVOT).
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Marco Leporatti, Presidente Consulta del Volontariato
Marcello Magrini, Presidente CESVOT di Pistoia
Maria Stella Rasetti, Direttrice Biblioteca San Giorgio
OSPITI:
Maria Letizia Sebastiani, Direttrice Biblioteca Nazionale di Firenze
Ferruccio Capecchi, geologo docente all’Università di Firenze all’epoca dell’alluvione
Introdotto da Maria Lorello
Testimonianze di chi ha vissuto questa esperienza
Documenti a cura di Maurizio Tuci e Valter Torti
Consigli di lettura a cura di Elena Zucconi e Giuseppe Previti
Durante l'incontro saranno raccolti fondi a favore della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze per sostenere gli interventi di riparazione dei danni recentemente subiti a causa del maltempo.
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