Giorni memorabili
Tre protagonisti per tre storie ambientate in epoche diverse: Lucas, un ragazzo di dodici anni costretto a lavorare in fabbrica per mantenere la famiglia dopo la morte del fratello maggiore Simon e desideroso di prendersi cura di Catherine, promessa sposa del fratello; Cat, psicologa collaboratrice con la sezione antiterrorismo della polizia, legata a Simon e in fuga con Luke, bambino aspirante kamikaze determinato a farsi esplodere; Simon, ultimo di una partita di androidi, in compagia della nadiana Catareen e del giovane umano Luke, desideroso di scoprire cosa lo aspetta a Denver il 21 giugno.
Ancora un romanzo diviso in tre parti dopo la straordinaria prova de Le ore. Se nel precedente lavoro era Virginia Woolf e la sua signora Dalloway a fare da collante, qui Michael Cunningham si affida all'ammaliante poesia di Walt Whitman e alla città di New York. Tre storie ugualmente coinvolgenti e tre personaggi che attraversano insieme due secoli di storia: dalla seconda metà del diciannovesimo secolo ad un lontano futuro, passando per un post-post undici settembre. La prosa calda e avvolgente dell'autore oltrepassa i generi letterari e ci racconta l'amore come dono improvviso da condividere e una tazza di porcellana bianca ne diventa simbolo carico di significati pronti ad esser rivelati.
Pietro (bibliotecario, Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento giovedì, 20 marzo 2014
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Tre protagonisti per tre storie ambientate in epoche diverse: Lucas, un ragazzo di dodici anni costretto a lavorare in fabbrica per mantenere la famiglia dopo la morte del fratello maggiore Simon e desideroso di prendersi cura di Catherine, promessa sposa del fratello; Cat, psicologa collaboratrice con la sezione antiterrorismo della polizia, legata a Simon e in fuga con Luke, bambino aspirante kamikaze determinato a farsi esplodere; Simon, ultimo di una partita di androidi, in compagia della nadiana Catareen e del giovane umano Luke, desideroso di scoprire cosa lo aspetta a Denver il 21 giugno.
Ancora un romanzo diviso in tre parti dopo la straordinaria prova de Le ore. Se nel precedente lavoro era Virginia Woolf e la sua signora Dalloway a fare da collante, qui Michael Cunningham si affida all'ammaliante poesia di Walt Whitman e alla città di New York. Tre storie ugualmente coinvolgenti e tre personaggi che attraversano insieme due secoli di storia: dalla seconda metà del diciannovesimo secolo ad un lontano futuro, passando per un post-post undici settembre. La prosa calda e avvolgente dell'autore oltrepassa i generi letterari e ci racconta l'amore come dono improvviso da condividere e una tazza di porcellana bianca ne diventa simbolo carico di significati pronti ad esser rivelati.
Pietro (bibliotecario, Biblioteca San Giorgio)
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