Fondo Giuseppe Antonio Brunelli
E inverno dopo inverno / estate dopo estate / come neve dissolta / solo sei ora polvere / d’ossa e silenzio / ma / dai silenzi / anima tu parli (G. A. Brunelli)
Poeta, traduttore, saggista e docente universitario, Giuseppe Antonio Brunelli è nato a Milano nel 1922. Nel periodo della Resistenza, per sottrarsi ai nazifascisti, abbandona l’Italia e trova rifugio nella Svizzera francese. A Ginevra segue le lezioni di Marcel Raymond ed è collega e amico di Silvio D’Arco Avalle. Tornato a Milano, approfondisce la sua formazione italo-francese su basi filologiche e storico-comparatistiche dividendosi fra il lavoro di assistente Lingua e letteratura francese all’Università Cattolica e quello di consulente editoriale per la Garzanti. E, proprio per Garzanti, tra il ’48 e il’ 49 pubblica le sue due prime raccolte di versi ("Se canto se rido" e Le cascate d’agosto).
Dagli anni Cinquanta si dedica esclusivamente all’insegnamento e alla ricerca universitaria, soggiornando a Parigi dove studia, tra l’altro, i manoscritti di Paul Valéry, un autore al quale è stato sempre fedele, e di cui ha fatto un’attenta lettura che ha messo in luce aspetti meno noti e non adeguatamente indagati dalla critica (Paul Valéry giovane poeta). Nel ’59, conseguita la libera docenza, si trasferisce in Sicilia, per insegnare, fino all’87, Lingua e Letteratura Francese all’Università di Catania e, per qualche anno, all’Università di Messina. Nel 1987 è chiamato all’Università di Firenze per coprire la cattedra di Lingua francese già tenuta da Mario Luzi.
Oggetto costante di ricerca, anche attraverso la pratica della traduzione, sono stati per Brunelli, oltre a Valéry, anche molti altri autori francesi, tra cui François Villon, Jean de Sponde, François de Sales, Jean Castel, Charles Baudelaire, Francis Jammes.
Le sue poesie, che hanno ricevuto importanti riconoscimenti (da Valeri a Pancrazi, da Apollonio a Luzi, da Chiari a Baroni) sono state tradotte in francese, spagnolo, latino e veneziano, e sono presenti in molte antologie. Tra le sue opere, ricordiamo le raccolte ‘siciliane’ L’amore e il tempo (1964), Per Giovanna (1983), Concerto per Palma (1995), e le ‘padovane’ "Il più bel credo" (2006) e "PreghieraPoesia" (2008). Giuseppe Antonio Brunelli si è spento a Firenze all’età di 94 anni nell’agosto del 2016.
In funzione della costituzione della Grande Biblioteca Virtuale Toscana di Francesistica, tramite l'Associazione degli Amici dell'Istituto Francese di Firenze, d'intesa con l'Institut Français Firenze, il Fondo Brunelli è stato donato, in commodato illimitato, alla Biblioteca San Giorgio nel 2010. Con i suoi 300 volumi di lingua, cultura e letteratura francese, il Fondo Brunelli viene ad arricchire i prestigiosi fondi librari Bigongiari e Luti e ad instaurare con essi, idealmente, una fitta rete di relazioni e rimandi, in virtù dei rapporti, anche amicali (come nel caso di Brunelli e Luti) che legavano gli autori.
Visualizza l'elenco dei titoli del Fondo Giuseppe A. Brunelli nel catalogo REDOP
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Ultimo aggiornamento venerdì, 8 aprile 2022
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Poeta, traduttore, saggista e docente universitario, Giuseppe Antonio Brunelli è nato a Milano nel 1922. Nel periodo della Resistenza, per sottrarsi ai nazifascisti, abbandona l’Italia e trova rifugio nella Svizzera francese. A Ginevra segue le lezioni di Marcel Raymond ed è collega e amico di Silvio D’Arco Avalle. Tornato a Milano, approfondisce la sua formazione italo-francese su basi filologiche e storico-comparatistiche dividendosi fra il lavoro di assistente Lingua e letteratura francese all’Università Cattolica e quello di consulente editoriale per la Garzanti. E, proprio per Garzanti, tra il ’48 e il’ 49 pubblica le sue due prime raccolte di versi ("Se canto se rido" e Le cascate d’agosto).
Dagli anni Cinquanta si dedica esclusivamente all’insegnamento e alla ricerca universitaria, soggiornando a Parigi dove studia, tra l’altro, i manoscritti di Paul Valéry, un autore al quale è stato sempre fedele, e di cui ha fatto un’attenta lettura che ha messo in luce aspetti meno noti e non adeguatamente indagati dalla critica (Paul Valéry giovane poeta). Nel ’59, conseguita la libera docenza, si trasferisce in Sicilia, per insegnare, fino all’87, Lingua e Letteratura Francese all’Università di Catania e, per qualche anno, all’Università di Messina. Nel 1987 è chiamato all’Università di Firenze per coprire la cattedra di Lingua francese già tenuta da Mario Luzi.
Oggetto costante di ricerca, anche attraverso la pratica della traduzione, sono stati per Brunelli, oltre a Valéry, anche molti altri autori francesi, tra cui François Villon, Jean de Sponde, François de Sales, Jean Castel, Charles Baudelaire, Francis Jammes.
Le sue poesie, che hanno ricevuto importanti riconoscimenti (da Valeri a Pancrazi, da Apollonio a Luzi, da Chiari a Baroni) sono state tradotte in francese, spagnolo, latino e veneziano, e sono presenti in molte antologie. Tra le sue opere, ricordiamo le raccolte ‘siciliane’ L’amore e il tempo (1964), Per Giovanna (1983), Concerto per Palma (1995), e le ‘padovane’ "Il più bel credo" (2006) e "PreghieraPoesia" (2008). Giuseppe Antonio Brunelli si è spento a Firenze all’età di 94 anni nell’agosto del 2016.
In funzione della costituzione della Grande Biblioteca Virtuale Toscana di Francesistica, tramite l'Associazione degli Amici dell'Istituto Francese di Firenze, d'intesa con l'Institut Français Firenze, il Fondo Brunelli è stato donato, in commodato illimitato, alla Biblioteca San Giorgio nel 2010. Con i suoi 300 volumi di lingua, cultura e letteratura francese, il Fondo Brunelli viene ad arricchire i prestigiosi fondi librari Bigongiari e Luti e ad instaurare con essi, idealmente, una fitta rete di relazioni e rimandi, in virtù dei rapporti, anche amicali (come nel caso di Brunelli e Luti) che legavano gli autori.
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