Flashover
Con il termine flashover si indica un incendio generalizzato, in cui vengono coinvolti tutti gli oggetti combustibili presenti nel locale perché raggiungono la temperatura di ignizione. Il 29 gennaio 1996 un flashover distrusse il teatro La Fenice a Venezia. Parte da quelle fiamme la penna di Giorgio Falco che, accompagnata dallo sguardo fotografico di Sabrina Ragucci, ricostruisce l’episodio che vide due cugini (Enrico Carella e Massimiliano Marchetti) provocare l’incendio all’interno del teatro in cui la loro impresa era impegnata, per non dover pagare la penale di 15 milioni di lire per il ritardo del loro intervento all’impianto elettrico. L’episodio, raccontato dalle cronache dei giornali, ebbe anche un forte impatto visivo: il fumo e in seguito le fiamme che avvolsero l’edificio riprese in diretta dalla televisione, prima del crollo, rimasero a lungo nell’animo di chi ne fu spettatore. Flashover è un testo anomalo, non è un saggio, né un romanzo, né un racconto, è piuttosto materia che brucia, una serrata riflessione che invade ogni elemento che tocca e ci obbliga a ripensare alla nostra condizione contemporanea, al suo stare in bilico tra passato e presente nel momento in cui “tutti gli elementi bruciano all’unisono”.
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Ultimo aggiornamento venerdì, 4 dicembre 2020
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Con il termine flashover si indica un incendio generalizzato, in cui vengono coinvolti tutti gli oggetti combustibili presenti nel locale perché raggiungono la temperatura di ignizione. Il 29 gennaio 1996 un flashover distrusse il teatro La Fenice a Venezia. Parte da quelle fiamme la penna di Giorgio Falco che, accompagnata dallo sguardo fotografico di Sabrina Ragucci, ricostruisce l’episodio che vide due cugini (Enrico Carella e Massimiliano Marchetti) provocare l’incendio all’interno del teatro in cui la loro impresa era impegnata, per non dover pagare la penale di 15 milioni di lire per il ritardo del loro intervento all’impianto elettrico. L’episodio, raccontato dalle cronache dei giornali, ebbe anche un forte impatto visivo: il fumo e in seguito le fiamme che avvolsero l’edificio riprese in diretta dalla televisione, prima del crollo, rimasero a lungo nell’animo di chi ne fu spettatore. Flashover è un testo anomalo, non è un saggio, né un romanzo, né un racconto, è piuttosto materia che brucia, una serrata riflessione che invade ogni elemento che tocca e ci obbliga a ripensare alla nostra condizione contemporanea, al suo stare in bilico tra passato e presente nel momento in cui “tutti gli elementi bruciano all’unisono”.
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