Finché il caffè è caldo
Delizioso romanzo d’amore, tutto giocato nei pochi metri quadrati occupati da tre tavolini e qualche sedia in una piccolissima caffetteria giapponese, dove il tempo, scandito da tre orologi non sincronizzati tra loro, pare essersi fermato. Ma in realtà il tempo corre più veloce che mai, dal presente al passato e al futuro, grazie ad un magnifico incantesimo che dura giusto l’intervallo che serve ad un caffè per raffreddarsi, dopo essere stato versato in una tazza di porcellana bianca da una caffettiera d’argento dall’aspetto prezioso.
In questo bar quasi nascosto, con l’accesso da una porta quasi invisibile su una stradina secondaria, c’è una sedia speciale su cui trovano il coraggio di accomodarsi solo quelle persone che desiderano tornare indietro nel tempo, ad un certo giorno e ad una certa ora, per vivere nuovamente il momento nel quale è successo qualcosa di particolarmente importante per loro.Un tale viaggio nel passato non potrà cambiare il futuro, quindi non inciderà sul presente, ma potrà permettere loro di agire in un modo diverso: dire o fare ciò che all’epoca non hanno trovato la forza di fare, o anche permettere a chi era in loro compagnia di portare a compimento un’azione allora evitata.
Ma per compiere questo viaggio senza rimanere prigionieri del passato, bisogna rispettare alcune regole: sedersi su una certa sedia e non alzarsi mai finché l’incantesimo non è terminato, essere pronti a rivivere un incontro importante della propria vita, attendere che il caffè venga servito, aspettare l’arrivo della persona attesa, gustare il caffè a piccoli sorsi e soprattutto – questa è la regola più importante – concludere l’incontro prima che il caffè si raffreddi.
Ed è così che una fidanzata riesce a reinterpretare l’abbandono del fidanzato corso dietro il suo sogno di carriera, due sorelle riescono a ricostruire il proprio rapporto affettivo, una moglie riesce a vivere meglio la malattia del marito, e una giovane madre destinata a morire di parto trova la felicità nella vita della figlia ormai grande. Quattro storie d’amore in sequenza, mentre il fantasma di una donna che ha fatto freddare il caffè si allontana solo per pochi minuti dalla sedia magica, per suggerire al lettore che, se è vero che il passato non può cambiare, e avrà effetti permanenti sul presente, gli esseri umani possono cambiare i sentimenti su ciò che è loro capitato, con l’effetto straordinario di coglierne l’insegnamento e proseguire con maggiore determinazione a vivere la loro vita.
L’incantevole romanzo saprà parlare al cuore dei lettori, invitandoli a lasciare sempre aperta la porta della possibilità.
Maria Stella (Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento sabato, 1 agosto 2020
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Delizioso romanzo d’amore, tutto giocato nei pochi metri quadrati occupati da tre tavolini e qualche sedia in una piccolissima caffetteria giapponese, dove il tempo, scandito da tre orologi non sincronizzati tra loro, pare essersi fermato. Ma in realtà il tempo corre più veloce che mai, dal presente al passato e al futuro, grazie ad un magnifico incantesimo che dura giusto l’intervallo che serve ad un caffè per raffreddarsi, dopo essere stato versato in una tazza di porcellana bianca da una caffettiera d’argento dall’aspetto prezioso.
In questo bar quasi nascosto, con l’accesso da una porta quasi invisibile su una stradina secondaria, c’è una sedia speciale su cui trovano il coraggio di accomodarsi solo quelle persone che desiderano tornare indietro nel tempo, ad un certo giorno e ad una certa ora, per vivere nuovamente il momento nel quale è successo qualcosa di particolarmente importante per loro.Un tale viaggio nel passato non potrà cambiare il futuro, quindi non inciderà sul presente, ma potrà permettere loro di agire in un modo diverso: dire o fare ciò che all’epoca non hanno trovato la forza di fare, o anche permettere a chi era in loro compagnia di portare a compimento un’azione allora evitata.
Ma per compiere questo viaggio senza rimanere prigionieri del passato, bisogna rispettare alcune regole: sedersi su una certa sedia e non alzarsi mai finché l’incantesimo non è terminato, essere pronti a rivivere un incontro importante della propria vita, attendere che il caffè venga servito, aspettare l’arrivo della persona attesa, gustare il caffè a piccoli sorsi e soprattutto – questa è la regola più importante – concludere l’incontro prima che il caffè si raffreddi.
Ed è così che una fidanzata riesce a reinterpretare l’abbandono del fidanzato corso dietro il suo sogno di carriera, due sorelle riescono a ricostruire il proprio rapporto affettivo, una moglie riesce a vivere meglio la malattia del marito, e una giovane madre destinata a morire di parto trova la felicità nella vita della figlia ormai grande. Quattro storie d’amore in sequenza, mentre il fantasma di una donna che ha fatto freddare il caffè si allontana solo per pochi minuti dalla sedia magica, per suggerire al lettore che, se è vero che il passato non può cambiare, e avrà effetti permanenti sul presente, gli esseri umani possono cambiare i sentimenti su ciò che è loro capitato, con l’effetto straordinario di coglierne l’insegnamento e proseguire con maggiore determinazione a vivere la loro vita.
L’incantevole romanzo saprà parlare al cuore dei lettori, invitandoli a lasciare sempre aperta la porta della possibilità.
Maria Stella (Biblioteca San Giorgio)
- Ultimo aggiornamento sabato, 1 agosto 2020
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