Fabio Mati
(Invito,
pdf, 720 Kb)
24 febbraio - 24 marzo 2018 - Art Corner
Inaugurazione sabato 24 febbraio, ore 17
Fabio Mati, artista pistoiese, dotato di acuta sensibilità, capacità indagatrice oltre che introspettiva, studia attentamente la psiche umana con una intensa partecipazione personale.
Egli fa del ruolo dell'artista l'interprete di percorsi che caratterizzano e distinguono la condizione collettiva: per l'autore conoscere se stessi significa dirigersi alla comprensione del mondo. La sua è una lotta "artistica" contro l'omologazione, gli usi ed i modelli culturali assimilati senza uno spirito critico. Nella sua arte traspare una rottura violenta ed inquieta verso i canoni della modernità dove pone interrogativi forti e spesso di natura catastrofista.
Una "guerra moderna alle paure umane, sia essa rivolta contro i disastri di origine naturale o artificiale, sembra avere come esito la redistribuzione delle paure, anziché la loro riduzione quantitativa".
Fabio Mati per sua natura non ricerca le folle ed espone di rado per scelta ma quando lo fa i suoi lavori non risultano mai privi di fascino o scontati (Eva Accardo)
-
Ultimo aggiornamento martedì, 5 maggio 2020
(Invito,
pdf, 720 Kb)
24 febbraio - 24 marzo 2018 - Art Corner
Inaugurazione sabato 24 febbraio, ore 17
Fabio Mati, artista pistoiese, dotato di acuta sensibilità, capacità indagatrice oltre che introspettiva, studia attentamente la psiche umana con una intensa partecipazione personale.
Egli fa del ruolo dell'artista l'interprete di percorsi che caratterizzano e distinguono la condizione collettiva: per l'autore conoscere se stessi significa dirigersi alla comprensione del mondo. La sua è una lotta "artistica" contro l'omologazione, gli usi ed i modelli culturali assimilati senza uno spirito critico. Nella sua arte traspare una rottura violenta ed inquieta verso i canoni della modernità dove pone interrogativi forti e spesso di natura catastrofista.
Una "guerra moderna alle paure umane, sia essa rivolta contro i disastri di origine naturale o artificiale, sembra avere come esito la redistribuzione delle paure, anziché la loro riduzione quantitativa".
Fabio Mati per sua natura non ricerca le folle ed espone di rado per scelta ma quando lo fa i suoi lavori non risultano mai privi di fascino o scontati (Eva Accardo)
- Ultimo aggiornamento martedì, 5 maggio 2020