Espiazione
Per chi è sensibile al fascino di quelle giornate che nascono sotto l'apparente segno della normalità ma in cui ristagna un'attesa.
È l'atmosfera svagata della grande casa di campagna dei Tallis che, nella torrida estate del 1935, è a completa disposizione dei giovani della famiglia: la tredicenne Briony che vuole mettere in scena una sua commedia, il ventiquattrenne Leon che torna da Londra con un amico, la ventunenne Cecilia e Robbie Turner, figlio della donna delle pulizie ma anche amico dei giovani Tallis con i quali è cresciuto; infine tre cuginetti figli di una zia in odore di divorzio. Briony vede dalla finestra una scena fra la sorella e Robbie, legge una lettera di quest'ultimo che non è destinata a lei, coglie di sorpresa Robbie e la sorella in un amplesso in biblioteca e, quando nel buio del giardino vede una figura maschile che si allontana dalla cugina, lei ha già deciso chi sia: un'accusa infamante che distruggerà la vita di due persone.
Nella seconda parte le espiazioni o "riparazioni" (come suggerisce il titolo originale, "Atonement"): quella di Robbie che, per una colpa non commessa, si è arruolato per abbreviare la detenzione e si ritrova a Dunkerque; e quella di Briony che espia la sua colpa prima in un ospedale di Londra e poi sperimentando tutto il potere della creazione letteraria e della scrittura come riparazione.Al centro del dramma le parole: quelle che scrive Briony, aspirante autrice di successo, nel segreto della sua stanza, e quelle che scrive Robbie in una lettera alla sorella Cecilia che la ragazzina disgraziatamente legge; alle parole si aggiungono immagini rubate qua e là dall'intimità dei due giovani che si ricompongono nella mente visionaria di Briony.
Strepitosi soprattutto l'incipit e la prima parte: la stessa giornata, gli stessi fatti, apparentemente insignificanti, visti con occhi diversi dai diversi protagonisti. E non delude, anch'esso soprattutto nella prima parte in cui i fatti sono ripresentati più volte da diverse angolature, il film (vedi) che nel 2007 Joe Wright ha realizzato dal romanzo, sfruttando le virtù dell'invenzione narrativa cinematografica per moltiplicare le storie, vere o false, plausibili o illusorie che siano.
Angela (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento venerdì, 7 marzo 2014
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Per chi è sensibile al fascino di quelle giornate che nascono sotto l'apparente segno della normalità ma in cui ristagna un'attesa.
È l'atmosfera svagata della grande casa di campagna dei Tallis che, nella torrida estate del 1935, è a completa disposizione dei giovani della famiglia: la tredicenne Briony che vuole mettere in scena una sua commedia, il ventiquattrenne Leon che torna da Londra con un amico, la ventunenne Cecilia e Robbie Turner, figlio della donna delle pulizie ma anche amico dei giovani Tallis con i quali è cresciuto; infine tre cuginetti figli di una zia in odore di divorzio. Briony vede dalla finestra una scena fra la sorella e Robbie, legge una lettera di quest'ultimo che non è destinata a lei, coglie di sorpresa Robbie e la sorella in un amplesso in biblioteca e, quando nel buio del giardino vede una figura maschile che si allontana dalla cugina, lei ha già deciso chi sia: un'accusa infamante che distruggerà la vita di due persone.
Nella seconda parte le espiazioni o "riparazioni" (come suggerisce il titolo originale, "Atonement"): quella di Robbie che, per una colpa non commessa, si è arruolato per abbreviare la detenzione e si ritrova a Dunkerque; e quella di Briony che espia la sua colpa prima in un ospedale di Londra e poi sperimentando tutto il potere della creazione letteraria e della scrittura come riparazione.Al centro del dramma le parole: quelle che scrive Briony, aspirante autrice di successo, nel segreto della sua stanza, e quelle che scrive Robbie in una lettera alla sorella Cecilia che la ragazzina disgraziatamente legge; alle parole si aggiungono immagini rubate qua e là dall'intimità dei due giovani che si ricompongono nella mente visionaria di Briony.
Strepitosi soprattutto l'incipit e la prima parte: la stessa giornata, gli stessi fatti, apparentemente insignificanti, visti con occhi diversi dai diversi protagonisti. E non delude, anch'esso soprattutto nella prima parte in cui i fatti sono ripresentati più volte da diverse angolature, il film (vedi) che nel 2007 Joe Wright ha realizzato dal romanzo, sfruttando le virtù dell'invenzione narrativa cinematografica per moltiplicare le storie, vere o false, plausibili o illusorie che siano.
Angela (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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