Cucina a impatto zero
Il libro di Manuela Vanni affronta gli snodi critici legati allo sviluppo di un sistema alimentare sostenibile che non attiene solo alla cosiddetta Food Policity, ma riguarda una riforma dello stile di vita quotidiano secondo i canoni della green economy. Ci sono svariate azioni che ciascuno di noi può compiere per realizzare una cucina in grado di contrastare gli sprechi e l’inquinamento ambientale. Secondo l’autrice ci sono tre fasi da rispettare: la cucina a impatto zero comincia al mercato, scegliendo prodotti e produttori giusti. Quali, si tratti di carne, pesce, ortaggi, latticini, è oggetto dii studio di questo libro che passa in rassegna aziende produttrici e marchi virtuosi della nostra società. La seconda fase consiste nel ridurre gli scarti alimentari: dagli imballaggi intelligenti ai metodi di conservazione, dalla catena del freddo alla data di scadenza, tante le cose da sapere per far sì che il cibo acquistato non passi direttamente dal carrello della spesa alla pattumiera. Infine un’attenzione particolare va posta anche nella cottura dei cibi: ci sono infatti tecniche di cottura che hanno un impatto altissimo e altre che invece ne hanno uno molto basso, in termini di energia, acqua, sprechi. La cottura al vapore, per esempio, oltre a non richiedere elementi grassi, consente di usare un’unica fonte di calore per cuocere più alimenti insieme e anche il wok richiede un ridotto consumo energetico. Un libro molto utile che ci guida a una maggiore consapevolezza verso il tema della sostenibilità ambientale.
-
Ultimo aggiornamento martedì, 29 ottobre 2019
Inserisci il tuo commento
Commenti
Nessuno ha aggiunto ancora un commento in questa pagina.
Feed RSS per i commenti in questa pagina |
Feed RSS per tutti i commenti
Il libro di Manuela Vanni affronta gli snodi critici legati allo sviluppo di un sistema alimentare sostenibile che non attiene solo alla cosiddetta Food Policity, ma riguarda una riforma dello stile di vita quotidiano secondo i canoni della green economy. Ci sono svariate azioni che ciascuno di noi può compiere per realizzare una cucina in grado di contrastare gli sprechi e l’inquinamento ambientale. Secondo l’autrice ci sono tre fasi da rispettare: la cucina a impatto zero comincia al mercato, scegliendo prodotti e produttori giusti. Quali, si tratti di carne, pesce, ortaggi, latticini, è oggetto dii studio di questo libro che passa in rassegna aziende produttrici e marchi virtuosi della nostra società. La seconda fase consiste nel ridurre gli scarti alimentari: dagli imballaggi intelligenti ai metodi di conservazione, dalla catena del freddo alla data di scadenza, tante le cose da sapere per far sì che il cibo acquistato non passi direttamente dal carrello della spesa alla pattumiera. Infine un’attenzione particolare va posta anche nella cottura dei cibi: ci sono infatti tecniche di cottura che hanno un impatto altissimo e altre che invece ne hanno uno molto basso, in termini di energia, acqua, sprechi. La cottura al vapore, per esempio, oltre a non richiedere elementi grassi, consente di usare un’unica fonte di calore per cuocere più alimenti insieme e anche il wok richiede un ridotto consumo energetico. Un libro molto utile che ci guida a una maggiore consapevolezza verso il tema della sostenibilità ambientale.
- Ultimo aggiornamento martedì, 29 ottobre 2019
Inserisci il tuo commento
Commenti
Nessuno ha aggiunto ancora un commento in questa pagina.
Feed RSS per i commenti in questa pagina | Feed RSS per tutti i commenti