Come ti scopro l'America
Il libro di Emanuela Crosetti, Come ti scopro l'America, viaggio della Frontiera che doppia un precedente viaggio che Meriwether Lewis e William Clark compirono duecento anni prima, alla ricerca del famoso Passaggio a Nord Ovest, alterna con felice sveltezza e deliziosa disinvoltura ritmica fervide campiture visive, magri disegni di mappe, lampi di foto che inchiodano l'inosservabile nella sua provvisoria verità, con lo svagato accompagnamento acustico di canzoni, musiche che ne sono la colonna sonora portante e decisiva. Orecchio ed occhio, appunto, sin dalle prime pagine innamorano il lettore e lo incatenano ad una fedeltà ritmica che è il carattere principale di questa avventura attraverso luoghi improbabili e storie, frammenti sgangherati.
La scrittrice e fotografa tesse con mano felice la delicata tela di un immaginario marginale e fervido insieme, attraverso la resa di luoghi, situazioni, frettolosi dialoghi strappati quasi casualmente al flusso quotidiano, che vanno a riempire, strutturare, il fondo adolescenziale che ogni viaggio svela con delicatezza e precisione, quella dolente e svagata peripezia dello sguardo che è così tipica di un viaggiatore non ancora arreso al conformismo della mèta da turismo pronto all'uso. Si legge questo libro quasi riscoprendo i delicati congegni che tengono insieme il sogno, quell'aspra contesa fra immaginazione e realtà a cui si appiglia l'avventura di ogni conoscenza. Rivive in queste righe fresche e nervose il segno di un'America diversa, non mappata dalle consuetudini e dalle convenienze: scabra, selvatica, infantile, come la comica dismisura da cui è nato il romanzo nella tradizione occidentale.
Giacomo Trinci (poeta)
Il libro è stato promosso nell'ambito del progetto Bibliodiversità della Biblioteca San Giorgio
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Ultimo aggiornamento venerdì, 17 novembre 2017
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Il libro di Emanuela Crosetti, Come ti scopro l'America, viaggio della Frontiera che doppia un precedente viaggio che Meriwether Lewis e William Clark compirono duecento anni prima, alla ricerca del famoso Passaggio a Nord Ovest, alterna con felice sveltezza e deliziosa disinvoltura ritmica fervide campiture visive, magri disegni di mappe, lampi di foto che inchiodano l'inosservabile nella sua provvisoria verità, con lo svagato accompagnamento acustico di canzoni, musiche che ne sono la colonna sonora portante e decisiva. Orecchio ed occhio, appunto, sin dalle prime pagine innamorano il lettore e lo incatenano ad una fedeltà ritmica che è il carattere principale di questa avventura attraverso luoghi improbabili e storie, frammenti sgangherati.
La scrittrice e fotografa tesse con mano felice la delicata tela di un immaginario marginale e fervido insieme, attraverso la resa di luoghi, situazioni, frettolosi dialoghi strappati quasi casualmente al flusso quotidiano, che vanno a riempire, strutturare, il fondo adolescenziale che ogni viaggio svela con delicatezza e precisione, quella dolente e svagata peripezia dello sguardo che è così tipica di un viaggiatore non ancora arreso al conformismo della mèta da turismo pronto all'uso. Si legge questo libro quasi riscoprendo i delicati congegni che tengono insieme il sogno, quell'aspra contesa fra immaginazione e realtà a cui si appiglia l'avventura di ogni conoscenza. Rivive in queste righe fresche e nervose il segno di un'America diversa, non mappata dalle consuetudini e dalle convenienze: scabra, selvatica, infantile, come la comica dismisura da cui è nato il romanzo nella tradizione occidentale.
Giacomo Trinci (poeta)
Il libro è stato promosso nell'ambito del progetto Bibliodiversità della Biblioteca San Giorgio
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