Come la vuoi, la San Giorgio?
#duemilamotiviper
giovedì 9 novembre 2017, ore 18
a cura di Massimo Luca Carradori
“Come la vuoi, la San Giorgio?” è il titolo di una campagna fotografica realizzata dal fotografo Massimo Luca Carradori per sensibilizzare i frequentatori della biblioteca San Giorgio ad un uso corretto, consapevole e rispettoso di spazi, arredi, libri e strumenti vari.
La biblioteca San Giorgio è uno degli edifici pubblici più frequentati di Pistoia. In dieci anni di vita si stima che siano stati oltre tre milioni i visitatori che ne hanno varcato la soglia, decretandone da subito il pieno successo come primo "contenitore culturale" della città. Un uso così continuativo della struttura ha certamente messo alla prova strumenti, arredi e le componenti tecnologiche presenti nell’edificio, che in alcuni casi sono stati sostituiti e rinnovati (ad esempio i computer), mentre in altri casi sono andati incontro ad un naturale deperimento che ne ha parzialmente ridotto l’impiego o comunque ha messo in evidenza i segni del tempo.
Tra le migliaia di frequentatori giornalieri, c’è stato qualcuno che non ha saputo cogliere la straordinaria opportunità offerta a tutti ma ha sciupato o distrutto ciò che stava usando: è così che la cronaca quotidiana della San Giorgio ha registrato tavoli ricoperti di scritte incise col coltello sulla superficie di legno, lavandini distrutti a calci, pezzi di computer asportati. Accanto a queste gravi azioni, si sono contate invece migliaia di casi di inciviltà: bottiglie di plastica abbandonate ovunque, cartacce lasciate sui tavoli a pochi metri dai cestini della raccolta differenziata, cicche di sigarette disseminate nel prato, orme di scarpe sulla stoffa di poltrone appena acquistate o sui muri appena imbiancati, i bagni resi costantemente inutilizzabili.
Sono una trentina gli scatti che il fotografo pistoiese ha selezionato (realizzati grazie a ragazzi e adulti che si sono prestati a fare da comparse, dimostrando così un forte attaccamento alla biblioteca come spazio di tutti) e che testimoniano alcune delle abitudini più rituali e consuete di piccolo abuso quotidiano di luoghi e uso scorretto di beni da parte di frequentatori della San Giorgio. E così si va dai tavoli ricoperti di scritte ai cappotti e caschi lasciati ad occupare posti di studio richiesti da persone in attesa; da ragazzi con i piedi sul tavolo a persone che parlano allegramente al cellulare mentre tutti intorno sono intenti a studiare, solo per fare alcuni esempi. L'obiettivo della mostra è di valorizzare i comportamenti opposti, nel rispetto delle persone e delle cose.
L'allestimento fotografico sarà visitabile fino al 20 novembre, dopodiché sarà possibile consultare la versione digitale della mostra, che rimarrà sul sito web della biblioteca San Giorgio.
A chi parteciperà alla presentazione sarà distribuito un piccolo libretto con una selezione di immagini della mostra.
Link alla piattaforma Calameo per sfogliare la galleria fotografica




























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Ultimo aggiornamento martedì, 5 maggio 2020
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“Come la vuoi, la San Giorgio?” è il titolo di una campagna fotografica realizzata dal fotografo Massimo Luca Carradori per sensibilizzare i frequentatori della biblioteca San Giorgio ad un uso corretto, consapevole e rispettoso di spazi, arredi, libri e strumenti vari.
La biblioteca San Giorgio è uno degli edifici pubblici più frequentati di Pistoia. In dieci anni di vita si stima che siano stati oltre tre milioni i visitatori che ne hanno varcato la soglia, decretandone da subito il pieno successo come primo "contenitore culturale" della città. Un uso così continuativo della struttura ha certamente messo alla prova strumenti, arredi e le componenti tecnologiche presenti nell’edificio, che in alcuni casi sono stati sostituiti e rinnovati (ad esempio i computer), mentre in altri casi sono andati incontro ad un naturale deperimento che ne ha parzialmente ridotto l’impiego o comunque ha messo in evidenza i segni del tempo.
Tra le migliaia di frequentatori giornalieri, c’è stato qualcuno che non ha saputo cogliere la straordinaria opportunità offerta a tutti ma ha sciupato o distrutto ciò che stava usando: è così che la cronaca quotidiana della San Giorgio ha registrato tavoli ricoperti di scritte incise col coltello sulla superficie di legno, lavandini distrutti a calci, pezzi di computer asportati. Accanto a queste gravi azioni, si sono contate invece migliaia di casi di inciviltà: bottiglie di plastica abbandonate ovunque, cartacce lasciate sui tavoli a pochi metri dai cestini della raccolta differenziata, cicche di sigarette disseminate nel prato, orme di scarpe sulla stoffa di poltrone appena acquistate o sui muri appena imbiancati, i bagni resi costantemente inutilizzabili.
Sono una trentina gli scatti che il fotografo pistoiese ha selezionato (realizzati grazie a ragazzi e adulti che si sono prestati a fare da comparse, dimostrando così un forte attaccamento alla biblioteca come spazio di tutti) e che testimoniano alcune delle abitudini più rituali e consuete di piccolo abuso quotidiano di luoghi e uso scorretto di beni da parte di frequentatori della San Giorgio. E così si va dai tavoli ricoperti di scritte ai cappotti e caschi lasciati ad occupare posti di studio richiesti da persone in attesa; da ragazzi con i piedi sul tavolo a persone che parlano allegramente al cellulare mentre tutti intorno sono intenti a studiare, solo per fare alcuni esempi. L'obiettivo della mostra è di valorizzare i comportamenti opposti, nel rispetto delle persone e delle cose.
L'allestimento fotografico sarà visitabile fino al 20 novembre, dopodiché sarà possibile consultare la versione digitale della mostra, che rimarrà sul sito web della biblioteca San Giorgio.
A chi parteciperà alla presentazione sarà distribuito un piccolo libretto con una selezione di immagini della mostra.
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