Chimaira
Il giovane archeologo Fabrizio Castellani è deciso a far luce su una misteriosa anomalia che riguarda la statua etrusca “L’ombra della sera”, conservata al museo di Volterra, affascinato dall'aura enigmatica che emana. Quale mistero è legato a tale manufatto? Durante i suoi studi, Fabrizio riceve una telefonata con cui una voce misteriosa gli ingiunge perentoria di abbandonare la sua ricerca. Il mistero si infittisce ancor più quando, nei pressi della tomba del Rovaio, vengono ritrovati i corpi di uomini sbranati da una belva gigantesca. Le vittime sono coloro che hanno profanato la tomba in cui, secoli prima, si era svolto un agghiacciante rituale. Tramite un’iscrizione, Fabrizio viene a conoscenza di una maledizione lanciata per un crimine orrendo commesso in tempi ormai lontani. La tomba, la maledizione, la misteriosa belva, sembrano legati fra di loro. Forse anche la statua del fanciullo di Volterra ha un ruolo importante per risolvere l’enigma. Dal passato riemerge un’ira sanguinaria che deve essere fermata. Sullo sfondo di silenziose stanze di museo o tra freddi e scuri sotterranei, nel verde toscano alla luce del giorno, o avvolta dalle ombre della notte avranno un bel da fare i protagonisti del libro, per tentare di uscirne vivi, per scongiurare un inevitabile, avverso destino.
La bontà si fonde con l'odio, in un clima reso ancor più oscuro dal connubio di usanze etrusche, notizie archeologiche, maledizioni e vendette. Chimaira è un romanzo incalzante e coinvolgente, un thriller archelogico ambientato in Toscana in cui suspense e mistero sono insaporiti da un tocco di horror che sconfina nel fantasy, e con nel cuore di tutto la considerazione sulla forza infinita ed eterna dell'amore.
Barbara (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento lunedì, 15 febbraio 2016
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Il giovane archeologo Fabrizio Castellani è deciso a far luce su una misteriosa anomalia che riguarda la statua etrusca “L’ombra della sera”, conservata al museo di Volterra, affascinato dall'aura enigmatica che emana. Quale mistero è legato a tale manufatto? Durante i suoi studi, Fabrizio riceve una telefonata con cui una voce misteriosa gli ingiunge perentoria di abbandonare la sua ricerca. Il mistero si infittisce ancor più quando, nei pressi della tomba del Rovaio, vengono ritrovati i corpi di uomini sbranati da una belva gigantesca. Le vittime sono coloro che hanno profanato la tomba in cui, secoli prima, si era svolto un agghiacciante rituale. Tramite un’iscrizione, Fabrizio viene a conoscenza di una maledizione lanciata per un crimine orrendo commesso in tempi ormai lontani. La tomba, la maledizione, la misteriosa belva, sembrano legati fra di loro. Forse anche la statua del fanciullo di Volterra ha un ruolo importante per risolvere l’enigma. Dal passato riemerge un’ira sanguinaria che deve essere fermata. Sullo sfondo di silenziose stanze di museo o tra freddi e scuri sotterranei, nel verde toscano alla luce del giorno, o avvolta dalle ombre della notte avranno un bel da fare i protagonisti del libro, per tentare di uscirne vivi, per scongiurare un inevitabile, avverso destino.
La bontà si fonde con l'odio, in un clima reso ancor più oscuro dal connubio di usanze etrusche, notizie archeologiche, maledizioni e vendette. Chimaira è un romanzo incalzante e coinvolgente, un thriller archelogico ambientato in Toscana in cui suspense e mistero sono insaporiti da un tocco di horror che sconfina nel fantasy, e con nel cuore di tutto la considerazione sulla forza infinita ed eterna dell'amore.
Barbara (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)
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