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Che ora è laggiù?

 

Fin dal titolo, il quinto film del maestro del cinema taiwanese Tsai Ming-liang si interroga sul tempo e sullo spazio. In questa duplice e incerta dimensione si collocano i due protagonisti, un ragazzo e una ragazza incontratisi per caso su un cavalcavia nella Tapei degli anni duemila, dove lui è un venditore di orologi e lei una semplice passante che sta partendo per Parigi. Al momento di scegliere l'orologio da portarsi in vacanza gli occhi della ragazza cadono sull'orologio che il ragazzo ha al polso. Il ragazzo non riesce a dire di no alla richiesta e si separa da un oggetto molto prezioso perchè appartenuto al padre da poco scomparso. Da quel momento le vite dei due saranno legate. Lui in un videonoleggio trova per caso il film "I quattrocento colpi" e inizia a spostare l'ora di tutti gli orologi al fuso orario francese, lei incontra per caso, al cimitero di Père Lachaise, proprio Jean-Pierre Léaud il protagonista del film di Truffaut. Rivelatosi nel 1994 con "Vive l'amour", film per il quale vinse a sorpresa il Leone d'oro, Tsai Ming-liang ha continuato negli anni a girare sempre con lo stesso attore, Lee Kang-sheng, sul cui volto ha filmato lo scorrere del tempo, fino all'ultimo film "Stray dogs" con il quale il regista dice di volersi congedare dal cinema inteso come produzione commerciale. "Che ora è laggiù?" è un sincero omaggio alla Nouvelle vague e in particolare a François Truffaut. Con uno stile personalissimo in cui i tempi sono dilatati fin quasi al catatonico, in cui le parole lasciano spazio ai silenzi Tsai Ming-liang ha raccontato la solitudine dell'uomo contemporaneo di fronte alla trasformazione degli spazi urbani che diventano sempre più non-luoghi. Non a caso il cortometraggio realizzato dopo questo film s'intitola "Il cavalcavia non c'è più" e racconta del ritorno della protagonista a Taipei, smarrita in una città che in poco tempo è così cambiata. Alla ricerca del venditore di orologi, scopre che il cavalcavia ha lasciato spazio a un centro commerciale e solo per caso lei rincontrerà il suo lui su una scala mobile.

 

Pietro (bibliotecario, Biblioteca San Giorgio)

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