Biblioteca San Giorgio, Pistoia

Il mal bianco, un'improvvisa cecità bianca anziché nera, colpisce un uomo in macchina fermo al semaforo di una grande città dell'Occidente. L'uomo preso dal panico urla solo due parole: sono cieco! Le sue grida di paura e disperazione si perdono dentro l'abitacolo e sono coperte dai clackson delle auto in fila....

È questo l'inizio di un grande romanzo del premio Nobel José Saramago, costruito come un apologo morale sul crollo dei valori fondanti della società moderna, sulla natura animale dell'uomo pronto a tirar fuori il peggio di sè pur di sopravvivere. A questo cieco se ne aggiungeranno degli altri, primi sfortunati, entrati in contatto con lui e destinati ad esser rinchiusi in un ex-manicomio, dove il Governo ha deciso di organizzare la quarantena. Il piccolo gruppo iniziale, sarà sommerso dall'arrivo di altri ciechi ma cercherà, attraverso la riscoperta di nuovi valori quali l'ugualianza, la condivisione, il rispetto reciproco, la solidarietà, di resistere alla violenza, alla cupidigia, alla sopraffazione dilagante. Un aiuto fondamentale verrà da una donna, l'unica rimasta immune al mal bianco che si finge cieca per restare accanto al marito. Sarà lei prescelta ad esser testimone di tutto, sarà lei a guardare per noi tutte le bassezze e le abiezioni a cui uomini e donne saranno condannati nel momento in cui anche le più semplici e quotidiane azioni saranno impraticabili, sarà lei ad avere gli occhi per il piccolo gruppo della seconda camerata dell'ala destra, per questa piccola famiglia allargata. Il primo cieco, la moglie del primo cieco, il vecchio dalla benda nera, il ragazzino strabico, la ragazza dagli occhiali scuri, il medico, il cane delle lacrime saranno protagonisti presi per mano e guidati da lei, la moglie del medico, verso una speranza di salvezza.

Angela (bibliotecaria, Biblioteca San Giorgio)

[Il libro è disponibile in biblioteca anche in formato audiolibro: clicca qui]