Cara amata casina: le case e le cose dei bambini negli albi illustrati
La casa, ancor più del paesaggio, è uno “stato d’animo”
(Bachelard, La poetica dello spazio)
Nella prima infanzia la casa e gli ambienti domestici sono molto di più che semplici luoghi abitati: sono spazi ricchi di richiami sensoriali, luoghi della materialità educativa che, giorno dopo giorno, modellano le tappe della crescita e della personale idea di casa. Lo spazio vissuto è un punto di riferimento per i bambini e nella letteratura le case, le abitazioni, i muri, gli oggetti sono imbevuti di una straordinaria forza narrativa che è capace di penetrare l’inesplorata intimità dell’animo infantile e della famiglia fornendo nuove informazioni sull’infanzia.
Di seguito un campionario, obbligatoriamente ridotto, delle rappresentazioni della casa e degli spazi domestici negli albi illustrati della più recente produzione editoriale: dalla casa alla cameretta, dalle cose ai giochi e alle avventure domestiche e visionarie dei bambini, ai primi libri-dizionario delle cose del mondo.
Casa, di Carson Ellis, Emme 2015
Un catalogo di abitazioni, diverse a seconda delle latitudini, per come si presentano, e soprattutto di chi le vive: case di animali, di popoli lontani, di personaggi di racconti, in un percorso attraverso le forme dell'abitare che si rivelano via via vere e proprie forme dell'essere.
Le case degli altri bambini, di Luca Tortolini, Claudia Palmarucci. Orecchio acerbo, 2015
Dalle finestre aperte delle case possiamo curiosare nelle case di tanti bambini per osservare la vita familiare fatta di oggetti, atmosfere e varia umanità: ecco allora la casa di Giacomo che è in centro ed è ricolma di quadri, quella di Lillo così vicina al mare che sembra piena di pesci, quella di Lorena che pare un museo, quella di Sindel, una specie di capanna di legno e metallo vicino al fiume, e così via.
Case così, di Antonella Abbatiello, Donzelli, 2018
Sagome di case che variano per pochi ma significativi dettagli dando vita ad un carosello di possibili abitazioni che comunicano una irresistibile vocazione narrativa, per coinvolgere i bambini nel gioco della fantasia e della creazione di tante possibili storie.
Casa casina, di Manuela Mapelli, Edizioni corsare, 2015
La capanna di fango e il palazzo di periferia, la palafitta e la tana sotto terra, il nido dell'uccello e la panchina di chi è senzatetto: quante dimore possibili per esseri umani e animali!
Casa di fiaba, di Giovanna Zoboli, illustrazioni di Anna Emilia Laitinen, Topipittori, 2013
Casa di fiaba, nido d'uccello, casa sull'albero, buco segreto... Le dimore esplorate nell'immaginazione, nel sogno e nella realtà.
Case straordinarie, di Cécile Becq, Giralangolo, 2017
Le case di questo albo offrono un universo immaginario esuberante: ci sono le case delle fate dentro i funghi, il popolo dei minuscoli dietro al muro, la Las Vegas degli insetti sotto al letto, la tana della famiglia coniglio, il castello di caramello.
La tua casa, testi di Elisa Rocchi, illustrazioni di Elisa Ferro, Coccole books, 2018 con cd audio con le canzoni di Raffaele Maltoni.
Gli amici Volpe, Gatto e Coniglio, che stanno per traslocare in vista dell'inverno, tra scatoloni e sacchetti si danno da fare, consapevoli che ovunque andranno l'importante è essere insieme!
Le case degli animali, di Marianne Dubuc, Orecchio acerbo, 2015
Un topo postino consegna pacchi e lettere nelle case degli altri animali, ciascuna con caratteristiche diverse, dalla tana del signor Orso alla grotta del drago, passando per i nidi sull'albero degli uccellini.
La casa-nido, la casa-mondo nei cartonati
Case, di Hector Dexet, Lapis, 2017
Un libro con i buchi per giocare, un universo grafico tutto da esplorare, con disegni colorati per scoprire le tane, i gusci, i nidi dove gli animali cercano di far casa.
Davanti alla mia casa c'è, di Marianne Dubuc, La margherita, 2016
Davanti a una casetta c'è un bosco, dentro c'è un albero, davanti all'albero c'è un drago, e così via incontriamo un orso, una grotta e molte altre cose, luoghi, personaggi e animali, fino a tornare, con una chiusura ad anello significativa, alla casa. Il viaggio testuale ripercorre i sogni e le avventure che in tante camerette del mondo nascono e si sviluppano in mondi sconosciuti e spesso per niente coerenti.
La mia cameretta, di Jo Witek, Christine Roussey, traduzione di Maurizia Balmelli, Gallucci, 2017
Una giungla con animali feroci, un ballo con abiti eleganti, un viaggio in giro per il mondo in automobile, una nave in mezzo alla tempesta e altri scenari e avventure nei giochi di una bambina nella sua stanza.
Una stanzina tutta per sé…
Chi abita plasma un luogo, lo conforma a sé, anzi costruirsi una casa su misura è forse una delle occupazioni fondamentale della vita di tutti. Il set domestico – ricorda Cantatore - è “la manifestazione più dirompente e invasiva dell’educazione dei bambini da parte degli adulti. Ed è per questo che i bambini spesso, di fronte all’estraneità di tale scenario, cercano un’alternativa domestica autogestita, costruendosi un luogo tutto per sé”: magari sotto il tavolo, o dietro una tenda, in un cantuccio, per farne il ricettacolo dei propri segreti, il regno d’elezione delle storie che inventano nelle loro esperienze camerali, nei loro infiniti bricolage in cui compongono e ricompongono pezzi di storie, scene di avventura, “architetture del disordine”.
Di seguito alcuni albi in cui la camera dei bambini è ammantata di una tonalità emotiva che rende quegli spazi caldi, confidenziali: il suggerimento che ne dobbiamo trarre è che non occorrono ninnoli, decorazioni, piuttosto è importante personalizzare, prendersi cura del particolare che conferisce unicità, intimità, dar valore alle cose custodite, agli oggetti che la popolano e che sono investititi di una grande forza simbolica da parte dei piccoli.
Buongiorno Carletto, di Rotraut Susanne Berner, Emme 2001 e Gribaudo, 2017
Ogni mattina mamma coniglio sveglia Carletto, che però gioca a star nascosto; lei allora chiede agli animali di pezza se sanno dov'è, finché alla fine alza la coperta e dal letto le sorride divertito il cucciolo!
Buonanotte luna, di Margaret Wise Brown, illustrazioni di Clemente Hurd, traduzione poetica di Bruno Tognolini, Milano, Nord-Sud, 2017
Un coniglietto è già pronto per dormire e dà la buonanotte a tutti gli oggetti che si trovano nella sua cameretta, dai quadri al fuoco nel camino, ai guanti stesi ad asciugare, alla luna che s'intravede dalla finestra. Un saluto, lento e preciso, alla sua lista intima, al suo universo costituito dalle cose che può vedere e enumerare, quelle vicine, quelle note, tutte quelle che stanno dentro la sua stanza verde. La camera è uno spazio reale e immaginario al tempo stesso, dove ogni dettaglio è pieno di una vitalità che l’arrivo del sonno vela ma non spegne mai.
Luna e la camera blu, di Magdalena Guirao Jullien, illustrazioni di Christine Davenier, Babalibri, 2014
Luna è una bambina tranquilla e solitaria e ciò suscita preoccupazione in alcuni adulti, ma non nella nonna: lei infatti sa che Luna scatena la fantasia nella sua camera blu, tappezzata di carta da parati, con arabeschi, galeoni ed immagini d'altri tempi: ogni disegno fa rivivere un mondo di fantasie, di coperte con quadretti e figure di altri tempi dove, con il Cane Rosso vive fantastiche avventure!
… e poi basta!, di Elsa Devernis, Michel Gay, Babalibri, 1999
Una casa fatta di vite comuni, una cameretta calda, color pastello, vissuta, non ancora riordinata, come quelle che le mamme la sera si trovano a dover approssimativamente riassettare, raccogliendo i giochi. Martino non riesce proprio ad addormentarsi, anche i suoi peluche sono tutti svegli, vuole la sua mamma ma stasera ci sono ospiti e lei non può coccolarlo come lui vorrebbe: la mamma si prepara come può per accogliere gli ospiti, si veste, si pettina, si mette la collana, ancora in pantofole, e nel frattempo corre da Martino che continua a rimandare il momento di andare a letto, prolungando la cerimonia del bacio materno. C'è la voglia dell'intimità tra adulti, quell’intimità che con l’arrivo di un figlio viene inevitabilmente minata: ma ognuno, in casa, deve avere il proprio spazio...
La mia magia, di Gaia Guasti, illustrazioni di Simona Mulazzani, Camelozampa, 2018
Un albo dedicato al pensiero magico e alla sensazione di onnipotenza tipica di ogni bambino che possiede il 'potere' per creare ogni cosa: il sole, il latte, le nuvole, il gatto, la voce che risponde quando si chiama. La casa, in questo albo illustrato è un contenitore felice, c'è una corrispondenza totale tra spazio e stato d'animo: ogni cosa è investita di emozioni e ogni cosa può influire sulle altre. Il colore nitido ma al contempo morbido delle figure, degli ambienti concorrono alla dolcezza che caratterizza l'intera opera, alla tonalità emotiva della gioia che quest'albo trasmette.
Nel cuore della notte, alla scoperta della casa…
Molti bambini conoscono l'angoscia della sera, la paura del buio e della notte quando pare che gli oggetti familiari si trasformino e la cameretta si anima di bestie bizzarre, di mostri sbucati dall'ombra, di fantasmi balzati dal nulla; qualcuno si avventura invece coraggiosamente, di notte, alla scoperta della casa che disvela atmofere e possibilità nuove, spazio "di una libertà che al giorno, governato da regole e orari, solitamente non spetta".
Via buio, togliti, di Hélène Gaudy, Simone Rea,Topipittori, 2016
Quando arriva l'ora di andare a dormire il coniglietto Oscar trova un sacco di scuse perché teme la notte. Per affrontare la notte il bambino deve avere la certezza della ritualità che apre la porta di un mondo ovattato, come la sua cameretta trasformata in tana, dove non ci sono muri, ma luci soffuse, suoni attutiti, silenzi che invadono lo spazio circostante. Spazi caldi, dove i materiali sembrano morbidi e leggeri, con pochi colori a pastello, l’azzurro del copriletto, della cameretta, dei pantaloni della mamma, della capanna-nascondiglio-tana e delle pareti che ci fanno pensare al cielo, al giorno in contrapposizione al nero della notte.
Quando avevo paura del buio, di Mireille d'Allancè, Babalibri, 2002
Roberto, solo nella sua cameretta, affronta il buio della sera che trasforma sedie, armadi, tavoli, tende in creature che si protendono minacciose sul suo letto, unico mobile che resiste alle trasformazioni. L’autrice dà forma fisica ai sentimenti del piccolo Roberto, mostrandoci quale è la complessità emotiva dei bambini e lo sforzo che questi devono fare per gestirla.
Una strana creatura nel mio armadio, di Mercer Mayer, Kalandraka, 2015
Un registro totalmente diverso è quello che trapela da questo albo che parla di paura e di creature mostruose che ricordano, nello stile illustrativo, i protagonisti di Nel paese dei mostri selvaggi di Maurice Sendak. E' l'ora di dormire, un bambino è nel suo letto, ma non è tranquillo, perché sa che dall'armadio uscirà presto uno strano mostro. La stanza, dipinta con colori freddi, acidi, resa cupa da un gioco di ombre e psicologicamente resa ancor più fredda dal vento che entra dalla finestra aperta, dal bianco gelido, è la cornice ideale per far percepire l’angoscia del bimbo che, rannicchiato a letto con intorno le sue armi giocattolo, tiene lo sguardo ansioso fisso sulla porta socchiusa all’altro lato della parete… Il libro è una riedizione dell’opera dal titolo Brutti sogni in ripostiglio, pubblicata da EL, in formato piccolo e brossura.
Anna si sveglia, di Komako Sakai, Babalibri, 2013
Anna si sveglia nel mezzo della notte e nella casa avvolta nel silenzio si muove dal bagno alla cucina. La notte e la luna che rischiara la casa fanno scoprire un paesaggio casalingo nuovo e interessante e lo sguardo e i gesti di Anna rendono il senso di una nuova scoperta. “La notte getta un velo sugli scenari familiari e li rende diversi, un po’ meno che ignoti, un po’ più di consueti, svelando di essi possibilità e atmosfere, rendendoli territorio di una libertà che al giorno, governato da regole e orari, solitamente non spetta”. L’autrice è bravissima a restituire nei suoi libri il quotidiano di un bambino. Il linguaggio semplice, le illustrazioni poetiche, tratteggiate a matita con colori delicati, la cura dei particolari, restituiscono perfettamente l’atmosfera di casa e degli spazi domestici che appaiono sempre come “luoghi armonici, raggomitolati, confidenziali”.
In punta di piedi, di Christine Schneider, Hervé Pinel, Orecchio acerbo, 2017
Due bambini si svegliano nel cuore della notte e, presi dalla fame, cercano di raggiungere la cucina. Bernardo e Clara, mano nella mano, scalzi e con i loro pigiamini, decidono di affrontare l'oscurità in cui è avvolta la casa dei nonni, davvero particolare: tra giochi di ombre e di luce, in una casa dalla foggia antiquata e dal gusto barocco, iniziano la loro avventura notturna, sospesa tra sogno e realtà che la potenza immaginifica dei bambini popola di una fauna fantastica con pappagalli, elefanti, tigri ed altri animali che pare che si confondano e si mimetizzino tra la mobilia di casa.
Il buio, di Lemony Snicket, Salani, 2016
Il piccolo Lucio ha paura del buio che vive nella sua casa e che di giorno si nasconde negli angoli o in cantina, ma una notte il buio, che non ha alcuna paura di Lucio, va a trovarlo e lo conduce di stanza in stanza. Uno dei pochi albi illustrati che invita a scoprire anfratti bui, scale, ripostigli, cantine, assenti perlopiù negli albi illustrati per bambini.
Le mie cose
Il bambino ha una straordinaria relazione con il mondo delle cose tramite cui realizza l'esperienza sensoriale ed emotiva del mondo. Ciascuno di noi costruisce mediante gli oggetti larghi tratti di storia personale e l'identità personale – sostiene Duccio Demetrio - “è pertanto l'identità di tutte le cose - dai giocattoli, ai vestiti dismessi, ecc. - e i nostri numerosi io, sono anche tutte queste cose [...]
Essa inizia a formarsi quando i bambini acquisiscono la capacità di manipolare materialmente gli oggetti, di utilizzarli funzionalmente e di eleggerli a interlocutori privilegiati della propria esperienza emotiva.”
E' proprio su questi oggetti che vogliamo soffermarci, presentando alcuni albi in cui traspare, di fronte all'opulenza degli oggetti e all'abbondanza che caratterizza sempre più le ambientazioni moderne delle nostre case, il “francescano utilizzo delle cose” da parte dei bambini, che hanno bisogno di poche cose, che si affezionano a oggetti di scarso valore, come quelli ritrovati nelle proprie tasche, una piuma, un bottone, una foglia per farne talvolta oggetto di collezione, riuscendo a intrecciare fra essi legami impensabili come solo sanno fare gli artisti…
Il cosario, di Alessia Napolitano, Silvia Molinari, Edizioni Corsare, 2016 - Due ali, di Cristina Bellemo, Mariachiara Di Giorgio, Topittori, 2016 - Il segreto delle cose, di Maria José Ferrada, illustrazioni di Gaia Stella, traduzione di Marta Rota Nunez, Topipittori, 2017
Il primo albo ci permette di sbirciare nelle tasche di un bambino e nella sua scatola delle meraviglie, proprio come quella personale ritrovata dopo tantissimi anni nel giardino dall'anziano protagonista dell'albo Due ali che con la sua storia insegna l'importanza del prendersi cura delle cose. Ne Il segreto delle cose, la poetessa Maria José Ferrada ci invita con le sue definizioni metaforiche, a guardare con occhi nuovi gli oggetti quotidiani, la vita segreta delle cose: dai fiammiferi ai vasi di fiori, dalla sciarpa agli occhiali, al divano, e così via.
La collezione di Joey, di Candace Fleming e Gérard DuBois, Orecchio acerbo, 2019
L’amore per le cose, qualche volta, porta alla costruzione di una collezione tutta personale come è successo al grande artista del Surrealismo americano Joseph Cornell di cui l’albo racconta l’infanzia. Joey è, fin da piccolo, un raccoglitore di oggetti che nella sua testa assumono un valore che nessun altro è in grado di intendere.
Tempestina, di Lena Anderson, Lupoguido, 2018
Una collezione più a misura di bambino è quella invece della piccola Stina. Nella casa sul mare del nonno, rischiarata da una calda luce, un po' sgangherata ma vissuta e intima proprio come quelle che piacciono ai bambini per viverci in piena libertà, un cassetto recuperato dal mare servirà a contenere la raccolta preziosa dei suoi gingilli.
Facciamo che...
Il gioco del facciamo finta conferisce a oggetti comuni possibilità nuove e grandiose: una scatola diventa il camion dei pompieri, piccole sedie compongono un lungo treno, una coperta dà forma al mondo. Il gioco della fantasia dona scintille di vita anche a suppellettili e oggetti di uso domestico. Con il gioco del far finta e con delle semplici cose, i bambini danno vita a caroselli di storie, a scenari fantasiosi a giochi di interpretazione come quelli che vediamo riprodotti nei due albi Cosa fanno i bambini e Cosa fanno le bambine di Nikolaus Heidelbach pubblicati da Donzelli nel 2010 e 2011.
Facciamo che, di André Marois, Gérard Dubois; traduzione di Paolo Cesari, Orecchio acerbo, 2016
Mentre la mamma è nell'orto, un bambino e il suo amico giocano in casa e, immaginandosi guerrieri alle prese con tanti attacchi nemici, distruggono mezza casa e fanno prigioniero il cane!
Non è una scatola, di Antoinette Portis, Kalandraka, 2011
Un elogio al pensiero immaginifico del bambino che gli permette di valorizzare significativamente i piccoli oggetti, apparentemente inutili, della sua quotidianità.
Il carretto di Max, di Barbro Lindgren, Bohem Press, 2018
Premio Andersen 2019 per la fascia 18-36 mesi, l’albo è stato premiato per “la semplicità narrativa che mette in luce diversi elementi come l'ironia, la freschezza, l'animismo degli oggetti e un finale inaspettato.”
Questa non è una papera, di Fulvia Degl’Innocenti, Maria Giron, Il castoro, 2017
Celeste porta sempre con sé una papera di legno attaccata a un filo, parlandone come se fosse un cane, e niente può convincerla del contrario: nemmeno l'arrivo in casa di un cagnolino vero!
Anita e il suo reame, di Giacomo Agnello Modica, Edizioni Corsare, 2017
Il libro descrive una giornata di vita della piccola Anita, scandita da pasti, giochi e passeggiate nel suo meraviglioso reame, visto dalla sua altezza. Anche qui il clima familiare e intimo della quotidianità conferiscono ad Anita un grande senso di onnipotenza.
Miiaau e la grande scatola, di Sebastien Braun, Bohem Press, 2010 – Miiaau le piccole sedie, Sebastien Braun, Bohem Press, 2011
Il gatto Miiaau, che ama costruire e ha vivace immaginazione, con una grande scatola di cartone, vernice, forbici, una tazza e una sedia realizza un bel camion dei pompieri con cui giocare. Nella seconda storia Miiaau realizza, insieme agli amici, un trenino fatto di sedie colorate per giocare tutti insieme
Le cose del mondo
Tra i due e tre anni i bambini scoprono ogni giorno nuove parti del mondo, ogni giorno porta una nuova sorpresa per i genitori e per i bambini. E’ il momento, allora, di iniziare a proporre qualche buon libro-dizionario, come Il grande libro delle figure e delle parole, di Ole Könnecke (Babalibri, 2011, già segnalato in una bibliografia precedente) che può fornire la descrizione più esatta e sintetica delle forme del mondo: sono i libri di cose e di parole. La scoperta del mondo si dovrà accompagnare alla capacità di vedere nuove figure. E' fondamentale perciò includere nei libri che scegliamo per i bambini più piccoli, anche quelli con codici stilistici e iconografici diversificati, per educare lo sguardo e coltivare il loro gusto fin da piccoli, per rappresentare le varietà e le mille sfaccettature del mondo, come ne Il libro delle cose reali e fantastiche, a cura di Jutta Bauer e Katja Spitzer (Lapis, 2016), pensato per bambini più grandi, in cui 60 illustratori si sono accinti a disegnare, ciascuno secondo il proprio stile una serie numerosa di oggetti, per un totale di 900 immagini.
Alfredo quasitutto, di Jon & Tucker Nichols, Il Castoro, 2015
Alfredo su consiglio della sorella mette in ordine fra le sue moltissime cose alla ricerca della propria dentiera perduta: prima le divide per categoria, poi le mette in varie scatole, infine...
Il più folle e divertente libro illustrato del mondo di Otto, di Tom Schamp, Panini, 2018
Premio Andersen 2019 come felicissimo e sorprendente catalogo tutto da vedere e rivedere. Il libro offre al bambino il piacere di una scoperta apparentemente inesauribile e caleidoscopica e la sensazione di sprofondare nelle immagini. Ogni doppia pagina affronta un tema differente, dalla casa alla scuola, dai mezzi di trasporto alla musica.
Il grande libro del mondo, di Ole Könnecke, Babalibri, 2014
Un viaggio in mongolfiera insieme a due topini alla scoperta di svariati habitat di cui vengono mostrati animali noti o sconosciuti, per osservare case mai viste e numerosi e vari paesaggi.
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Ultimo aggiornamento venerdì, 3 gennaio 2020
La casa, ancor più del paesaggio, è uno “stato d’animo”
(Bachelard, La poetica dello spazio)
Nella prima infanzia la casa e gli ambienti domestici sono molto di più che semplici luoghi abitati: sono spazi ricchi di richiami sensoriali, luoghi della materialità educativa che, giorno dopo giorno, modellano le tappe della crescita e della personale idea di casa. Lo spazio vissuto è un punto di riferimento per i bambini e nella letteratura le case, le abitazioni, i muri, gli oggetti sono imbevuti di una straordinaria forza narrativa che è capace di penetrare l’inesplorata intimità dell’animo infantile e della famiglia fornendo nuove informazioni sull’infanzia.
Di seguito un campionario, obbligatoriamente ridotto, delle rappresentazioni della casa e degli spazi domestici negli albi illustrati della più recente produzione editoriale: dalla casa alla cameretta, dalle cose ai giochi e alle avventure domestiche e visionarie dei bambini, ai primi libri-dizionario delle cose del mondo.
Casa, di Carson Ellis, Emme 2015
Un catalogo di abitazioni, diverse a seconda delle latitudini, per come si presentano, e soprattutto di chi le vive: case di animali, di popoli lontani, di personaggi di racconti, in un percorso attraverso le forme dell'abitare che si rivelano via via vere e proprie forme dell'essere.
Le case degli altri bambini, di Luca Tortolini, Claudia Palmarucci. Orecchio acerbo, 2015
Dalle finestre aperte delle case possiamo curiosare nelle case di tanti bambini per osservare la vita familiare fatta di oggetti, atmosfere e varia umanità: ecco allora la casa di Giacomo che è in centro ed è ricolma di quadri, quella di Lillo così vicina al mare che sembra piena di pesci, quella di Lorena che pare un museo, quella di Sindel, una specie di capanna di legno e metallo vicino al fiume, e così via.
Case così, di Antonella Abbatiello, Donzelli, 2018
Sagome di case che variano per pochi ma significativi dettagli dando vita ad un carosello di possibili abitazioni che comunicano una irresistibile vocazione narrativa, per coinvolgere i bambini nel gioco della fantasia e della creazione di tante possibili storie.
Casa casina, di Manuela Mapelli, Edizioni corsare, 2015
La capanna di fango e il palazzo di periferia, la palafitta e la tana sotto terra, il nido dell'uccello e la panchina di chi è senzatetto: quante dimore possibili per esseri umani e animali!
Casa di fiaba, di Giovanna Zoboli, illustrazioni di Anna Emilia Laitinen, Topipittori, 2013
Casa di fiaba, nido d'uccello, casa sull'albero, buco segreto... Le dimore esplorate nell'immaginazione, nel sogno e nella realtà.
Case straordinarie, di Cécile Becq, Giralangolo, 2017
Le case di questo albo offrono un universo immaginario esuberante: ci sono le case delle fate dentro i funghi, il popolo dei minuscoli dietro al muro, la Las Vegas degli insetti sotto al letto, la tana della famiglia coniglio, il castello di caramello.
La tua casa, testi di Elisa Rocchi, illustrazioni di Elisa Ferro, Coccole books, 2018 con cd audio con le canzoni di Raffaele Maltoni.
Gli amici Volpe, Gatto e Coniglio, che stanno per traslocare in vista dell'inverno, tra scatoloni e sacchetti si danno da fare, consapevoli che ovunque andranno l'importante è essere insieme!
Le case degli animali, di Marianne Dubuc, Orecchio acerbo, 2015
Un topo postino consegna pacchi e lettere nelle case degli altri animali, ciascuna con caratteristiche diverse, dalla tana del signor Orso alla grotta del drago, passando per i nidi sull'albero degli uccellini.
La casa-nido, la casa-mondo nei cartonati
Case, di Hector Dexet, Lapis, 2017
Un libro con i buchi per giocare, un universo grafico tutto da esplorare, con disegni colorati per scoprire le tane, i gusci, i nidi dove gli animali cercano di far casa.
Davanti alla mia casa c'è, di Marianne Dubuc, La margherita, 2016
Davanti a una casetta c'è un bosco, dentro c'è un albero, davanti all'albero c'è un drago, e così via incontriamo un orso, una grotta e molte altre cose, luoghi, personaggi e animali, fino a tornare, con una chiusura ad anello significativa, alla casa. Il viaggio testuale ripercorre i sogni e le avventure che in tante camerette del mondo nascono e si sviluppano in mondi sconosciuti e spesso per niente coerenti.
La mia cameretta, di Jo Witek, Christine Roussey, traduzione di Maurizia Balmelli, Gallucci, 2017
Una giungla con animali feroci, un ballo con abiti eleganti, un viaggio in giro per il mondo in automobile, una nave in mezzo alla tempesta e altri scenari e avventure nei giochi di una bambina nella sua stanza.
Una stanzina tutta per sé…
Chi abita plasma un luogo, lo conforma a sé, anzi costruirsi una casa su misura è forse una delle occupazioni fondamentale della vita di tutti. Il set domestico – ricorda Cantatore - è “la manifestazione più dirompente e invasiva dell’educazione dei bambini da parte degli adulti. Ed è per questo che i bambini spesso, di fronte all’estraneità di tale scenario, cercano un’alternativa domestica autogestita, costruendosi un luogo tutto per sé”: magari sotto il tavolo, o dietro una tenda, in un cantuccio, per farne il ricettacolo dei propri segreti, il regno d’elezione delle storie che inventano nelle loro esperienze camerali, nei loro infiniti bricolage in cui compongono e ricompongono pezzi di storie, scene di avventura, “architetture del disordine”.
Di seguito alcuni albi in cui la camera dei bambini è ammantata di una tonalità emotiva che rende quegli spazi caldi, confidenziali: il suggerimento che ne dobbiamo trarre è che non occorrono ninnoli, decorazioni, piuttosto è importante personalizzare, prendersi cura del particolare che conferisce unicità, intimità, dar valore alle cose custodite, agli oggetti che la popolano e che sono investititi di una grande forza simbolica da parte dei piccoli.
Buongiorno Carletto, di Rotraut Susanne Berner, Emme 2001 e Gribaudo, 2017
Ogni mattina mamma coniglio sveglia Carletto, che però gioca a star nascosto; lei allora chiede agli animali di pezza se sanno dov'è, finché alla fine alza la coperta e dal letto le sorride divertito il cucciolo!
Buonanotte luna, di Margaret Wise Brown, illustrazioni di Clemente Hurd, traduzione poetica di Bruno Tognolini, Milano, Nord-Sud, 2017
Un coniglietto è già pronto per dormire e dà la buonanotte a tutti gli oggetti che si trovano nella sua cameretta, dai quadri al fuoco nel camino, ai guanti stesi ad asciugare, alla luna che s'intravede dalla finestra. Un saluto, lento e preciso, alla sua lista intima, al suo universo costituito dalle cose che può vedere e enumerare, quelle vicine, quelle note, tutte quelle che stanno dentro la sua stanza verde. La camera è uno spazio reale e immaginario al tempo stesso, dove ogni dettaglio è pieno di una vitalità che l’arrivo del sonno vela ma non spegne mai.
Luna e la camera blu, di Magdalena Guirao Jullien, illustrazioni di Christine Davenier, Babalibri, 2014
Luna è una bambina tranquilla e solitaria e ciò suscita preoccupazione in alcuni adulti, ma non nella nonna: lei infatti sa che Luna scatena la fantasia nella sua camera blu, tappezzata di carta da parati, con arabeschi, galeoni ed immagini d'altri tempi: ogni disegno fa rivivere un mondo di fantasie, di coperte con quadretti e figure di altri tempi dove, con il Cane Rosso vive fantastiche avventure!
… e poi basta!, di Elsa Devernis, Michel Gay, Babalibri, 1999
Una casa fatta di vite comuni, una cameretta calda, color pastello, vissuta, non ancora riordinata, come quelle che le mamme la sera si trovano a dover approssimativamente riassettare, raccogliendo i giochi. Martino non riesce proprio ad addormentarsi, anche i suoi peluche sono tutti svegli, vuole la sua mamma ma stasera ci sono ospiti e lei non può coccolarlo come lui vorrebbe: la mamma si prepara come può per accogliere gli ospiti, si veste, si pettina, si mette la collana, ancora in pantofole, e nel frattempo corre da Martino che continua a rimandare il momento di andare a letto, prolungando la cerimonia del bacio materno. C'è la voglia dell'intimità tra adulti, quell’intimità che con l’arrivo di un figlio viene inevitabilmente minata: ma ognuno, in casa, deve avere il proprio spazio...
La mia magia, di Gaia Guasti, illustrazioni di Simona Mulazzani, Camelozampa, 2018
Un albo dedicato al pensiero magico e alla sensazione di onnipotenza tipica di ogni bambino che possiede il 'potere' per creare ogni cosa: il sole, il latte, le nuvole, il gatto, la voce che risponde quando si chiama. La casa, in questo albo illustrato è un contenitore felice, c'è una corrispondenza totale tra spazio e stato d'animo: ogni cosa è investita di emozioni e ogni cosa può influire sulle altre. Il colore nitido ma al contempo morbido delle figure, degli ambienti concorrono alla dolcezza che caratterizza l'intera opera, alla tonalità emotiva della gioia che quest'albo trasmette.
Nel cuore della notte, alla scoperta della casa…
Molti bambini conoscono l'angoscia della sera, la paura del buio e della notte quando pare che gli oggetti familiari si trasformino e la cameretta si anima di bestie bizzarre, di mostri sbucati dall'ombra, di fantasmi balzati dal nulla; qualcuno si avventura invece coraggiosamente, di notte, alla scoperta della casa che disvela atmofere e possibilità nuove, spazio "di una libertà che al giorno, governato da regole e orari, solitamente non spetta".
Via buio, togliti, di Hélène Gaudy, Simone Rea,Topipittori, 2016
Quando arriva l'ora di andare a dormire il coniglietto Oscar trova un sacco di scuse perché teme la notte. Per affrontare la notte il bambino deve avere la certezza della ritualità che apre la porta di un mondo ovattato, come la sua cameretta trasformata in tana, dove non ci sono muri, ma luci soffuse, suoni attutiti, silenzi che invadono lo spazio circostante. Spazi caldi, dove i materiali sembrano morbidi e leggeri, con pochi colori a pastello, l’azzurro del copriletto, della cameretta, dei pantaloni della mamma, della capanna-nascondiglio-tana e delle pareti che ci fanno pensare al cielo, al giorno in contrapposizione al nero della notte.
Quando avevo paura del buio, di Mireille d'Allancè, Babalibri, 2002
Roberto, solo nella sua cameretta, affronta il buio della sera che trasforma sedie, armadi, tavoli, tende in creature che si protendono minacciose sul suo letto, unico mobile che resiste alle trasformazioni. L’autrice dà forma fisica ai sentimenti del piccolo Roberto, mostrandoci quale è la complessità emotiva dei bambini e lo sforzo che questi devono fare per gestirla.
Una strana creatura nel mio armadio, di Mercer Mayer, Kalandraka, 2015
Un registro totalmente diverso è quello che trapela da questo albo che parla di paura e di creature mostruose che ricordano, nello stile illustrativo, i protagonisti di Nel paese dei mostri selvaggi di Maurice Sendak. E' l'ora di dormire, un bambino è nel suo letto, ma non è tranquillo, perché sa che dall'armadio uscirà presto uno strano mostro. La stanza, dipinta con colori freddi, acidi, resa cupa da un gioco di ombre e psicologicamente resa ancor più fredda dal vento che entra dalla finestra aperta, dal bianco gelido, è la cornice ideale per far percepire l’angoscia del bimbo che, rannicchiato a letto con intorno le sue armi giocattolo, tiene lo sguardo ansioso fisso sulla porta socchiusa all’altro lato della parete… Il libro è una riedizione dell’opera dal titolo Brutti sogni in ripostiglio, pubblicata da EL, in formato piccolo e brossura.
Anna si sveglia, di Komako Sakai, Babalibri, 2013
Anna si sveglia nel mezzo della notte e nella casa avvolta nel silenzio si muove dal bagno alla cucina. La notte e la luna che rischiara la casa fanno scoprire un paesaggio casalingo nuovo e interessante e lo sguardo e i gesti di Anna rendono il senso di una nuova scoperta. “La notte getta un velo sugli scenari familiari e li rende diversi, un po’ meno che ignoti, un po’ più di consueti, svelando di essi possibilità e atmosfere, rendendoli territorio di una libertà che al giorno, governato da regole e orari, solitamente non spetta”. L’autrice è bravissima a restituire nei suoi libri il quotidiano di un bambino. Il linguaggio semplice, le illustrazioni poetiche, tratteggiate a matita con colori delicati, la cura dei particolari, restituiscono perfettamente l’atmosfera di casa e degli spazi domestici che appaiono sempre come “luoghi armonici, raggomitolati, confidenziali”.
In punta di piedi, di Christine Schneider, Hervé Pinel, Orecchio acerbo, 2017
Due bambini si svegliano nel cuore della notte e, presi dalla fame, cercano di raggiungere la cucina. Bernardo e Clara, mano nella mano, scalzi e con i loro pigiamini, decidono di affrontare l'oscurità in cui è avvolta la casa dei nonni, davvero particolare: tra giochi di ombre e di luce, in una casa dalla foggia antiquata e dal gusto barocco, iniziano la loro avventura notturna, sospesa tra sogno e realtà che la potenza immaginifica dei bambini popola di una fauna fantastica con pappagalli, elefanti, tigri ed altri animali che pare che si confondano e si mimetizzino tra la mobilia di casa.
Il buio, di Lemony Snicket, Salani, 2016
Il piccolo Lucio ha paura del buio che vive nella sua casa e che di giorno si nasconde negli angoli o in cantina, ma una notte il buio, che non ha alcuna paura di Lucio, va a trovarlo e lo conduce di stanza in stanza. Uno dei pochi albi illustrati che invita a scoprire anfratti bui, scale, ripostigli, cantine, assenti perlopiù negli albi illustrati per bambini.
Le mie cose
Il bambino ha una straordinaria relazione con il mondo delle cose tramite cui realizza l'esperienza sensoriale ed emotiva del mondo. Ciascuno di noi costruisce mediante gli oggetti larghi tratti di storia personale e l'identità personale – sostiene Duccio Demetrio - “è pertanto l'identità di tutte le cose - dai giocattoli, ai vestiti dismessi, ecc. - e i nostri numerosi io, sono anche tutte queste cose [...]
Essa inizia a formarsi quando i bambini acquisiscono la capacità di manipolare materialmente gli oggetti, di utilizzarli funzionalmente e di eleggerli a interlocutori privilegiati della propria esperienza emotiva.”
E' proprio su questi oggetti che vogliamo soffermarci, presentando alcuni albi in cui traspare, di fronte all'opulenza degli oggetti e all'abbondanza che caratterizza sempre più le ambientazioni moderne delle nostre case, il “francescano utilizzo delle cose” da parte dei bambini, che hanno bisogno di poche cose, che si affezionano a oggetti di scarso valore, come quelli ritrovati nelle proprie tasche, una piuma, un bottone, una foglia per farne talvolta oggetto di collezione, riuscendo a intrecciare fra essi legami impensabili come solo sanno fare gli artisti…
Il cosario, di Alessia Napolitano, Silvia Molinari, Edizioni Corsare, 2016 - Due ali, di Cristina Bellemo, Mariachiara Di Giorgio, Topittori, 2016 - Il segreto delle cose, di Maria José Ferrada, illustrazioni di Gaia Stella, traduzione di Marta Rota Nunez, Topipittori, 2017
Il primo albo ci permette di sbirciare nelle tasche di un bambino e nella sua scatola delle meraviglie, proprio come quella personale ritrovata dopo tantissimi anni nel giardino dall'anziano protagonista dell'albo Due ali che con la sua storia insegna l'importanza del prendersi cura delle cose. Ne Il segreto delle cose, la poetessa Maria José Ferrada ci invita con le sue definizioni metaforiche, a guardare con occhi nuovi gli oggetti quotidiani, la vita segreta delle cose: dai fiammiferi ai vasi di fiori, dalla sciarpa agli occhiali, al divano, e così via.
La collezione di Joey, di Candace Fleming e Gérard DuBois, Orecchio acerbo, 2019
L’amore per le cose, qualche volta, porta alla costruzione di una collezione tutta personale come è successo al grande artista del Surrealismo americano Joseph Cornell di cui l’albo racconta l’infanzia. Joey è, fin da piccolo, un raccoglitore di oggetti che nella sua testa assumono un valore che nessun altro è in grado di intendere.
Tempestina, di Lena Anderson, Lupoguido, 2018
Una collezione più a misura di bambino è quella invece della piccola Stina. Nella casa sul mare del nonno, rischiarata da una calda luce, un po' sgangherata ma vissuta e intima proprio come quelle che piacciono ai bambini per viverci in piena libertà, un cassetto recuperato dal mare servirà a contenere la raccolta preziosa dei suoi gingilli.
Facciamo che...
Il gioco del facciamo finta conferisce a oggetti comuni possibilità nuove e grandiose: una scatola diventa il camion dei pompieri, piccole sedie compongono un lungo treno, una coperta dà forma al mondo. Il gioco della fantasia dona scintille di vita anche a suppellettili e oggetti di uso domestico. Con il gioco del far finta e con delle semplici cose, i bambini danno vita a caroselli di storie, a scenari fantasiosi a giochi di interpretazione come quelli che vediamo riprodotti nei due albi Cosa fanno i bambini e Cosa fanno le bambine di Nikolaus Heidelbach pubblicati da Donzelli nel 2010 e 2011.
Facciamo che, di André Marois, Gérard Dubois; traduzione di Paolo Cesari, Orecchio acerbo, 2016
Mentre la mamma è nell'orto, un bambino e il suo amico giocano in casa e, immaginandosi guerrieri alle prese con tanti attacchi nemici, distruggono mezza casa e fanno prigioniero il cane!
Non è una scatola, di Antoinette Portis, Kalandraka, 2011
Un elogio al pensiero immaginifico del bambino che gli permette di valorizzare significativamente i piccoli oggetti, apparentemente inutili, della sua quotidianità.
Il carretto di Max, di Barbro Lindgren, Bohem Press, 2018
Premio Andersen 2019 per la fascia 18-36 mesi, l’albo è stato premiato per “la semplicità narrativa che mette in luce diversi elementi come l'ironia, la freschezza, l'animismo degli oggetti e un finale inaspettato.”
Questa non è una papera, di Fulvia Degl’Innocenti, Maria Giron, Il castoro, 2017
Celeste porta sempre con sé una papera di legno attaccata a un filo, parlandone come se fosse un cane, e niente può convincerla del contrario: nemmeno l'arrivo in casa di un cagnolino vero!
Anita e il suo reame, di Giacomo Agnello Modica, Edizioni Corsare, 2017
Il libro descrive una giornata di vita della piccola Anita, scandita da pasti, giochi e passeggiate nel suo meraviglioso reame, visto dalla sua altezza. Anche qui il clima familiare e intimo della quotidianità conferiscono ad Anita un grande senso di onnipotenza.
Miiaau e la grande scatola, di Sebastien Braun, Bohem Press, 2010 – Miiaau le piccole sedie, Sebastien Braun, Bohem Press, 2011
Il gatto Miiaau, che ama costruire e ha vivace immaginazione, con una grande scatola di cartone, vernice, forbici, una tazza e una sedia realizza un bel camion dei pompieri con cui giocare. Nella seconda storia Miiaau realizza, insieme agli amici, un trenino fatto di sedie colorate per giocare tutti insieme
Le cose del mondo
Tra i due e tre anni i bambini scoprono ogni giorno nuove parti del mondo, ogni giorno porta una nuova sorpresa per i genitori e per i bambini. E’ il momento, allora, di iniziare a proporre qualche buon libro-dizionario, come Il grande libro delle figure e delle parole, di Ole Könnecke (Babalibri, 2011, già segnalato in una bibliografia precedente) che può fornire la descrizione più esatta e sintetica delle forme del mondo: sono i libri di cose e di parole. La scoperta del mondo si dovrà accompagnare alla capacità di vedere nuove figure. E' fondamentale perciò includere nei libri che scegliamo per i bambini più piccoli, anche quelli con codici stilistici e iconografici diversificati, per educare lo sguardo e coltivare il loro gusto fin da piccoli, per rappresentare le varietà e le mille sfaccettature del mondo, come ne Il libro delle cose reali e fantastiche, a cura di Jutta Bauer e Katja Spitzer (Lapis, 2016), pensato per bambini più grandi, in cui 60 illustratori si sono accinti a disegnare, ciascuno secondo il proprio stile una serie numerosa di oggetti, per un totale di 900 immagini.
Alfredo quasitutto, di Jon & Tucker Nichols, Il Castoro, 2015
Alfredo su consiglio della sorella mette in ordine fra le sue moltissime cose alla ricerca della propria dentiera perduta: prima le divide per categoria, poi le mette in varie scatole, infine...
Il più folle e divertente libro illustrato del mondo di Otto, di Tom Schamp, Panini, 2018
Premio Andersen 2019 come felicissimo e sorprendente catalogo tutto da vedere e rivedere. Il libro offre al bambino il piacere di una scoperta apparentemente inesauribile e caleidoscopica e la sensazione di sprofondare nelle immagini. Ogni doppia pagina affronta un tema differente, dalla casa alla scuola, dai mezzi di trasporto alla musica.
Il grande libro del mondo, di Ole Könnecke, Babalibri, 2014
Un viaggio in mongolfiera insieme a due topini alla scoperta di svariati habitat di cui vengono mostrati animali noti o sconosciuti, per osservare case mai viste e numerosi e vari paesaggi.
- Ultimo aggiornamento venerdì, 3 gennaio 2020