Cantiere
Installazione/performance di Paolo Albani e Dario Longo
Sabato 5 ottobre 2013, ore 16.00 - Atrio d'ingresso
Invito (pdf, 504 Kb)
AMACI - Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani - ha scelto il 5 ottobre 2013 per il grande evento dedicato all’arte contemporanea e al suo pubblico: la Giornata del Contemporaneo, alla sua nona edizione. Porte aperte gratuitamente in ogni angolo del paese, per presentare artisti e nuove idee attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze.
Gli artisti Paolo Albani e Dario Longo scelgono la Biblioteca San Giorgio quale luogo ideale per presentare la loro installazione, dando vita ad una singolare performance.
Attraverso il loro “progetto di cantiere letterario” si costruisce e si amplia, mattone dopo mattone, più precisamente, dizionario dopo dizionario, la loro ricerca artistica, verbale e visuale. La performance mira a rappresentare le tante idee da realizzare e da scrivere in una città con grandi cantieri per nuovi spazi funzionali. L’idea è “voler costruire”, perché questo significa crescere, ed è preferibile fare piuttosto che lasciar fare. Così prende forma una vera e propria “costruzione linguistica” (dove i mattoni sono i singoli dizionari) sia nella performance che nella installazione posta nell’Atrio d’ingresso della Biblioteca San Giorgio.
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Ultimo aggiornamento giovedì, 10 ottobre 2013
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AMACI - Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani - ha scelto il 5 ottobre 2013 per il grande evento dedicato all’arte contemporanea e al suo pubblico: la Giornata del Contemporaneo, alla sua nona edizione. Porte aperte gratuitamente in ogni angolo del paese, per presentare artisti e nuove idee attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze.
Gli artisti Paolo Albani e Dario Longo scelgono la Biblioteca San Giorgio quale luogo ideale per presentare la loro installazione, dando vita ad una singolare performance.
Attraverso il loro “progetto di cantiere letterario” si costruisce e si amplia, mattone dopo mattone, più precisamente, dizionario dopo dizionario, la loro ricerca artistica, verbale e visuale. La performance mira a rappresentare le tante idee da realizzare e da scrivere in una città con grandi cantieri per nuovi spazi funzionali. L’idea è “voler costruire”, perché questo significa crescere, ed è preferibile fare piuttosto che lasciar fare. Così prende forma una vera e propria “costruzione linguistica” (dove i mattoni sono i singoli dizionari) sia nella performance che nella installazione posta nell’Atrio d’ingresso della Biblioteca San Giorgio.
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