Biblioteca San Giorgio, Pistoia

Dopo Undici solitudini, ecco la seconda raccolta di racconti di Richard Yates. Sette storie, sette nuovi personaggi yatesiani che, come al solito, si lasciano guidare come marionette dal lettore nel loro piccolo mondo di quotidiane frustrazioni, amibizioni fallite, disillusioni. Una scultrice di mezz'età che sogna di poter sfondare nel mondo dell'arte realizzando una scultura della testa del presidente Roosvelt, una giovane donna che passa per la fine di un matrimonio per poi recuperare, almeno in parte, il rapporto col proprio padre, due donne sole con prole che tentano una convivenza che risulta disastrosa prima ancora di cominciarla, un militare in licenza a Parigi che finisce per ubriacarsi senza raggiungere lo scopo di quella trasferta, un marito lasciato, tra le braccia di una prostituta londinese, prima di far ritorno in America dalla famiglia, un correttore di bozze con amibizioni letterarie da realizzare a Parigi, uno scrittore newyorkese a Hollywood giusto il tempo di scrivere una sceneggiatura, troppo poco per vivere un amore realmente. Pagine scitte direttamente per il grande schermo quelle di quest'autore, riscoperto come uno dei grandi della letteratura realista americana, anch'egli come i suoi protagonisti vittima di insuccessi professionali e privati che cerca attraverso la pagina di esorcizzare il suo talento non capito. "Liars in love", bugiardi innamorati ma prima di tutto bugiardi con se stessi, persuasi di meritare di più e di trovare in scorciatoie e via di fuga risposte finora non pervenute. Dopo Revolutionary road, suo primo romanzo capolavoro, Richard Yates per ben due volte qui sceglie Parigi come chimera per le sue piccole creature, ma queste pur arrivandoci, al contrario dei coniugi Wheeler, non vi troveranno la quiete.

Pietro (bibliotecario, Biblioteca San Giorgio)