Autoritratto
Presentata in anteprima proprio alla Biblioteca San Giorgio, il 3 aprile 2017, l’edizione annotata di Autoritratto di Mario Luzi è arrivata finalmente a compimento. Ennesimo frutto dell’amore per Luzi dell’editore Paolo Andrea Mettel, che ne firma la cura insieme al critico Stefano Verdino, l’Autoritratto aveva già conosciuto due edizioni a partire dalla prima “donata” proprio da Mario Luzi all’amico Mettel negli ultimi anni della sua vita e pubblicata postuma nel 2006. Questa terza edizione, recita espressamente l’introduzione di Paola Baioni, è per gli studenti e agli studenti è dedicata. Si tratta infatti di una edizione provvista di note della stessa Baioni, docente all’Università di Torino, utili soprattutto a tessere una fitta tela di rimandi intertestuali e a chiarire dal punto di vista poetico e linguistico la parola di Luzi a lettori anche meno provvisti in partenza di adeguati strumenti di profonda comprensione.
Il titolo è quello che che Luzi stesso volle dare a questa antologia da lui stesso composta, che il destino ha voluto che fosse il suo testamento poetico. Vi compaiono sia scelte dei testi poetici sia una selezione del teatro luziano e fu proprio questa possibilità di completezza che convinse Luzi a rispondere affermativamente alla richiesta di comporre un’autoantologia fattagli da Mettel, come lui stesso ricorda in una memoria premessa ai testi.
Di fatto Autoritratto è l’ultimo libro di Luzi, che con questa edizione assume anche le qualità di un definitivo strumento di ingresso, orientamento e navigazione nelle sue opere. Questo grazie ai diversi livello di intervento critico: dalla chiara e veloce introduzione di Paola Baioni, che si sofferma su ognuna delle opere del maestro fiorentino fornendo un primo strumento cartografico di contestualizzazione, per proseguire con le note che ne rappresentano l’ideale continuazione e un progressivo approfondimento, per finire con la ricchissima appendice di interventi critici in cui prendono la parola i più fedeli lettori ed interpreti dell’opera di Luzi (da Gianfranco Ravasi a Massimo Cacciari, da Stefano Verdino a Marco Marchi, da Vincenzo Vitiello a Carlo Carena). Impreziosiscono il volume inoltre alcune poesie inedite, testimonianze sul poeta (come quella di Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde, titolari della rinomata Enoteca Pinchiorri, sulla prima visita del poeta nel loro ristorante), una nota biografica, una nota bibliografica e un preziosissimo indice dei titoli. L'Autoritratto, in questa sua terza edizione, è opera indispensabile per chiunque avverta ancora oggi il bisogno di poesia e la nostalgia per una delle sue voci più limpide e potenti.
Martino (bibliotecario, Biblioteca San Giorgio)
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Ultimo aggiornamento giovedì, 20 luglio 2017
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Presentata in anteprima proprio alla Biblioteca San Giorgio, il 3 aprile 2017, l’edizione annotata di Autoritratto di Mario Luzi è arrivata finalmente a compimento. Ennesimo frutto dell’amore per Luzi dell’editore Paolo Andrea Mettel, che ne firma la cura insieme al critico Stefano Verdino, l’Autoritratto aveva già conosciuto due edizioni a partire dalla prima “donata” proprio da Mario Luzi all’amico Mettel negli ultimi anni della sua vita e pubblicata postuma nel 2006. Questa terza edizione, recita espressamente l’introduzione di Paola Baioni, è per gli studenti e agli studenti è dedicata. Si tratta infatti di una edizione provvista di note della stessa Baioni, docente all’Università di Torino, utili soprattutto a tessere una fitta tela di rimandi intertestuali e a chiarire dal punto di vista poetico e linguistico la parola di Luzi a lettori anche meno provvisti in partenza di adeguati strumenti di profonda comprensione.
Il titolo è quello che che Luzi stesso volle dare a questa antologia da lui stesso composta, che il destino ha voluto che fosse il suo testamento poetico. Vi compaiono sia scelte dei testi poetici sia una selezione del teatro luziano e fu proprio questa possibilità di completezza che convinse Luzi a rispondere affermativamente alla richiesta di comporre un’autoantologia fattagli da Mettel, come lui stesso ricorda in una memoria premessa ai testi.
Di fatto Autoritratto è l’ultimo libro di Luzi, che con questa edizione assume anche le qualità di un definitivo strumento di ingresso, orientamento e navigazione nelle sue opere. Questo grazie ai diversi livello di intervento critico: dalla chiara e veloce introduzione di Paola Baioni, che si sofferma su ognuna delle opere del maestro fiorentino fornendo un primo strumento cartografico di contestualizzazione, per proseguire con le note che ne rappresentano l’ideale continuazione e un progressivo approfondimento, per finire con la ricchissima appendice di interventi critici in cui prendono la parola i più fedeli lettori ed interpreti dell’opera di Luzi (da Gianfranco Ravasi a Massimo Cacciari, da Stefano Verdino a Marco Marchi, da Vincenzo Vitiello a Carlo Carena). Impreziosiscono il volume inoltre alcune poesie inedite, testimonianze sul poeta (come quella di Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde, titolari della rinomata Enoteca Pinchiorri, sulla prima visita del poeta nel loro ristorante), una nota biografica, una nota bibliografica e un preziosissimo indice dei titoli. L'Autoritratto, in questa sua terza edizione, è opera indispensabile per chiunque avverta ancora oggi il bisogno di poesia e la nostalgia per una delle sue voci più limpide e potenti.
Martino (bibliotecario, Biblioteca San Giorgio)
- Ultimo aggiornamento giovedì, 20 luglio 2017
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