Arte in lotta
A cura di Elisa Pacini
16 agosto-11 settembre 2011 - Vetrine
Mostra di arte messicana con le opere di Nicolás de Jesús e Gabriel Rodriguez Trinidad.
La mostra, promossa dalla Cattedra di Storia dell'Arte contemporanea dell'Università degli Studi di Siena e curata da Elisa Pacini, rappresenta un'occasione per conoscere lo stato attuale dell'arte messicana contemporanea e principalmente di quella che nasce e si sviluppa nell'ambito indigeno e popolare.
I temi che gli artisti affrontano nelle loro opere, il cui dettato compositivo insiste su un repertorio di immagini sobillato dalle figure che abitano l'immaginario della ruralità nel quale vivono e lavorano gli artisti, sono politicizzati e impegnati come quelli legati alle lotte dei popoli indigeni contro l'oppressione, le ingiustizie e le sofferenza della vita moderna.
Il mezzo figurativo che Nicolas de Jesus utilizza in molte delle sue opere come strumento di satira, di denuncia sociale e politica è quello dello scheletro o calavera; figura a metà tra il concreto e l'allegorico, che affonda le sue radici nella tradizione Atzeca, e che è giunta a costituire una delle immagini più ricorrenti e diffuse sia nell'iconografia popolare che in quella artistica messicana.
L'arte diviene così strumento di denuncia sociale funzionando come monito per risvegliare le coscienze attraverso le immagini, istantanee di realtà caratterizzate da problematiche complesse. I quadri di De Jesús sono messaggi politico-sociali che prendono spunto da un'identica aspirazione: la denuncia. I temi presentati restano immutati nell'arco della sua produzione: la povertà, la sopraffazione, l'usurpazione delle coscienze.
Anche Gabriel Trinidad affronta nelle sue opere temi legati alla lotta esistenziale per la dignità e il rispetto. Le figura che appaiono in ogni incisione non fanno più riferimento a un immaginario prestabilito ma rimandano ad un percorso del tutto originale ed autonomo dell'artista.
Nelle loro opere questi due artisti affrontano tematiche che parlano di repressione, razzismo, conflitto sociale; le piaghe sociali che affliggono il Messico contemporaneo, vengono descritte con durezza, rabbia e intelligenza. Il tutto in una chiave mai scontata resa unica nel suo genere dalla straordinaria capacità comunicativa dei due artisti.
La mostra ha ricevuto il patrocinio dell'Ambasciata del Messico.
Gli artisti
Nicolás de Jesús è un artista messicano; dipinge e realizza incisioni su papel amate (carta di corteccia). Nasce nel 1960 nella comunità di Alto Balsas nella regione indigena Nahua di Guerrero, Messico.
Figlio dell'artista messicano Pablo de Jesús, ha esposto in vari centri culturali di Chicago, città dove ha vissuto dal 1989 al 1994. E' il co-fondatore del "Taller Mexiano de grabado" a Chicago, ed ha promosso la sua arte attraverso il Museo messicano di quella città . Grazie al supporto de "L'Association pour l'Estampe et l'Art populaire", Nicolás ha esposto in Francia, Giappone, Olanda e Indonesia. Ha partecipato a numerosi show televisivi e radiofonici, mostrando i suoi lavori, e parlando della situazione degli artigiani in Messico e degli artisti messicani negli Stati Uniti. In più, Nicolás de Jesús ha ricevuto il National Award for Drawing "Ricardo Flores Magón" nella competizione: "V Juegos Culturales y Recreativos de los Trabajadores".
Gabriel Rodríguez Trinidad nasce nel 1981 a Cuanacaxtitlán, Messico; ha mostrato interesse per l'arte fin da quando era piccolo, ma non ha iniziato a dipingere fino all'età di 17 anni quando ha conosciuto il pittore Jaime Ignacio Lopez.
Sulla base dell'esperienza acquisita presso lo studio di Lopez, Gabriel diventa un artista a tempo pieno. Si iscrive alla Facoltà di Belle Arti presso il Centro Universitario Simón Bolívar. Si diploma nel 2002; lo stesso anno incontra l'artista Nicolas de Jesús, con il quale fonda la tipografia Tixtlarte. Le sue mostre più importanti: municipio di San Luis Acatlan (2001), "Nuu Savi" presso la Casa della Cultura di Acapulco (2002), "Una Lucha por la Madre Tierra", nel comune di Tixtla (2005), "Cielo Rojo" a IMCE a Chicago, partecipa a esposizioni collettive in occasione del "Bicentenario de la indipendencia de Mexico" in Messico e Stati Uniti. Attualmente è membro attivo dello studio di arte grafica "Tlimoyotl". Insegna arti grafiche e istruisce i bambini delle comunità rurali.
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Ultimo aggiornamento giovedì, 7 maggio 2020
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Mostra di arte messicana con le opere di Nicolás de Jesús e Gabriel Rodriguez Trinidad.
La mostra, promossa dalla Cattedra di Storia dell'Arte contemporanea dell'Università degli Studi di Siena e curata da Elisa Pacini, rappresenta un'occasione per conoscere lo stato attuale dell'arte messicana contemporanea e principalmente di quella che nasce e si sviluppa nell'ambito indigeno e popolare.
I temi che gli artisti affrontano nelle loro opere, il cui dettato compositivo insiste su un repertorio di immagini sobillato dalle figure che abitano l'immaginario della ruralità nel quale vivono e lavorano gli artisti, sono politicizzati e impegnati come quelli legati alle lotte dei popoli indigeni contro l'oppressione, le ingiustizie e le sofferenza della vita moderna.
Il mezzo figurativo che Nicolas de Jesus utilizza in molte delle sue opere come strumento di satira, di denuncia sociale e politica è quello dello scheletro o calavera; figura a metà tra il concreto e l'allegorico, che affonda le sue radici nella tradizione Atzeca, e che è giunta a costituire una delle immagini più ricorrenti e diffuse sia nell'iconografia popolare che in quella artistica messicana.
L'arte diviene così strumento di denuncia sociale funzionando come monito per risvegliare le coscienze attraverso le immagini, istantanee di realtà caratterizzate da problematiche complesse. I quadri di De Jesús sono messaggi politico-sociali che prendono spunto da un'identica aspirazione: la denuncia. I temi presentati restano immutati nell'arco della sua produzione: la povertà, la sopraffazione, l'usurpazione delle coscienze.
Anche Gabriel Trinidad affronta nelle sue opere temi legati alla lotta esistenziale per la dignità e il rispetto. Le figura che appaiono in ogni incisione non fanno più riferimento a un immaginario prestabilito ma rimandano ad un percorso del tutto originale ed autonomo dell'artista.
Nelle loro opere questi due artisti affrontano tematiche che parlano di repressione, razzismo, conflitto sociale; le piaghe sociali che affliggono il Messico contemporaneo, vengono descritte con durezza, rabbia e intelligenza. Il tutto in una chiave mai scontata resa unica nel suo genere dalla straordinaria capacità comunicativa dei due artisti.
La mostra ha ricevuto il patrocinio dell'Ambasciata del Messico.
Gli artisti
Nicolás de Jesús è un artista messicano; dipinge e realizza incisioni su papel amate (carta di corteccia). Nasce nel 1960 nella comunità di Alto Balsas nella regione indigena Nahua di Guerrero, Messico.
Figlio dell'artista messicano Pablo de Jesús, ha esposto in vari centri culturali di Chicago, città dove ha vissuto dal 1989 al 1994. E' il co-fondatore del "Taller Mexiano de grabado" a Chicago, ed ha promosso la sua arte attraverso il Museo messicano di quella città . Grazie al supporto de "L'Association pour l'Estampe et l'Art populaire", Nicolás ha esposto in Francia, Giappone, Olanda e Indonesia. Ha partecipato a numerosi show televisivi e radiofonici, mostrando i suoi lavori, e parlando della situazione degli artigiani in Messico e degli artisti messicani negli Stati Uniti. In più, Nicolás de Jesús ha ricevuto il National Award for Drawing "Ricardo Flores Magón" nella competizione: "V Juegos Culturales y Recreativos de los Trabajadores".
Gabriel Rodríguez Trinidad nasce nel 1981 a Cuanacaxtitlán, Messico; ha mostrato interesse per l'arte fin da quando era piccolo, ma non ha iniziato a dipingere fino all'età di 17 anni quando ha conosciuto il pittore Jaime Ignacio Lopez.
Sulla base dell'esperienza acquisita presso lo studio di Lopez, Gabriel diventa un artista a tempo pieno. Si iscrive alla Facoltà di Belle Arti presso il Centro Universitario Simón Bolívar. Si diploma nel 2002; lo stesso anno incontra l'artista Nicolas de Jesús, con il quale fonda la tipografia Tixtlarte. Le sue mostre più importanti: municipio di San Luis Acatlan (2001), "Nuu Savi" presso la Casa della Cultura di Acapulco (2002), "Una Lucha por la Madre Tierra", nel comune di Tixtla (2005), "Cielo Rojo" a IMCE a Chicago, partecipa a esposizioni collettive in occasione del "Bicentenario de la indipendencia de Mexico" in Messico e Stati Uniti. Attualmente è membro attivo dello studio di arte grafica "Tlimoyotl". Insegna arti grafiche e istruisce i bambini delle comunità rurali.
- Ultimo aggiornamento giovedì, 7 maggio 2020
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