Biblioteca San Giorgio, Pistoia


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Adolescenti, ma quasi adulti!

A che punto un bambino diventa una persona adulta? Mi chiedo. Succede di colpo o un po’ alla volta, a tappe? C’è un’età, una settimana, un momento in cui tutti i segreti dell’universo vengono rivelati e la maturità scende dal cielo sopra una nuvola, cambiando per sempre il nostro cervello? La bambina che è in me sguscerà via, un giorno, per non tornare mai più?

Non riesco a immaginare di vivere una vita intera. O come sarò da grande. Mi sembra una trasformazione così inverosimile.

[…] Un giorno potrei fuggire via da tutto, per ragioni solo mie.

La me di adesso non riesce a immaginare quest’altra me.

(Meg Rosoff, Fai finta che io non ci sia)

Mila, dodici anni e una tale passione per i misteri e per le domande da essersi guadagnata il soprannome di “Perguntadora”.
Vive a Londra con babbo e mamma e la sua è una famiglia felice ed affiatata.
La sua passione per l’indagine la porta ad amare le situazioni limpide, senza inganni, bugie e segreti. Per questo partirà piena di entusiasmo per gli Stati Uniti insieme a Gil, suo padre, per accompagnarlo in cerca di Matthew, un caro amico misteriosamente scomparso.
A casa di Matthew troveranno la moglie Suzanne, il piccolo Gabriel e il cane Honey. Dell’uomo nessuna traccia. Almeno apparentemente. Perché più passano i giorni, più Mila raccoglie indizi che, messi insieme, la aiuteranno a fare chiarezza sulla vita di Matthew e sui vari motivi che possono averlo spinto a lasciare la famiglia, all’improvviso.
Una moglie che non sembra particolarmente preoccupata per ciò che può essere accaduto al marito, un figlio tragicamente morto in un incidente stradale, un’altra donna e un altro figlio che paiono spuntare dal nulla. Gli indizi sono talmente evidenti! Com’è possibile, penserà Mila, che Suzanne e Gil non abbiano capito il perché della fuga di Matthew? O forse, non sarà che loro sanno benissimo cosa è successo a Matthew e la stanno tenendo all’oscuro? Se così fosse, l’importante, per Mila, non sarebbe ritrovare la persona scomparsa, ma accettare il fatto che gli adulti mentono, che la realtà può essere diversa da come la vediamo. E così lei si ritroverebbe, tutta d’un colpo, adulta.

L’autrice: Meg Rosoff
Nata nel 1956 a Boston, Massachusetts, vive a Londra. Dopo aver lavorato nel campo dell’editoria e della pubblicità, si è dedicata alla scrittura di romanzi per giovani lettori, riscuotendo un grande successo di pubblico a livello internazionale e ottenendo vari riconoscimenti letterari.
Per saperne di più: www.megrosoff.co.uk

Di lei puoi leggere
Fai finta che io non ci sia, Rizzoli, 2015
Può una vacanza trasformarsi in un'avventura degna del migliore investigatore? Questo accade a Mila, dodici anni, che si reca negli Stati Uniti assieme al padre. Devono andare a trovare un vecchio amico del padre, ma, inspiegabilmente, l'uomo scompare.

Se fossi Dio, Fanucci, 2012
Bob ha diciannove anni e vive in un appartamento con un segretario personale che tenta di porre rimedio alle sue sviste di eterno adolescente. L'unico interesse di Bob sono le ragazze e fin qui nessun problema, se non fosse che Bob è... Dio. E un Dio costantemente innamorato, perso dietro a fanciulle da sedurre, non può occuparsi seriamente dell'umanità e finisce per combinare solo disastri.

Come vivo ora, Feltrinelli, 2005
Quando Daisy va a vivere da sua zia in Inghilterra scopre un mondo totalmente nuovo per lei, si ritrova travolta dall'entusiasmo dei cugini piccoli e dall'amore per Edmond. Ma l'atmosfera incantata viene presto infranta dallo scoppio di una guerra terroristico-mondiale. Daisy diventerà donna, sperimenterà la sofferenza, la solitudine e la lontananza dalle persone amate. Ma ce la farà.

 

Fabbricare, fare, disfare. Essere ambiziosi. Diventare ricchi. Farsi una famiglia. Senza mai fermarsi un attimo. Ma perché? Perché fare è meglio che non fare?

[…]

E allora perché a qualcuno dovrebbe fregare se io non faccio niente? Non do mica fastidio. Non chiedo niente. Non rubo.

[…] Mi chiede cosa faccio tutto il giorno.

La cosa su cui sto imparando di più è me stesso. Vivere per conto proprio non è facile come si potrebbe pensare. 

Sto imparando a essere indipendente e a cavarmela da solo, senza scroccare nulla da nessuno. Certo, mi piacerebbe vivere con una persona a cui piace vivere come vivo io.

(Aidan Chambers, The kissing game)

Ursola, che in famiglia tutti trattano come una serva, decide di prendersi una giornata tutta per sé. Uno studente chiede di essere esonerato dalla lezione di educazione fisica perché contraria al proprio stile di vita. Due fidanzati si lasciano e si ritrovano casualmente seduti allo stesso tavolo di un fast food. Un giovane vive in una capanna costruita con i rifiuti, in mezzo al bosco, in totale solitudine. James, affetto da timidezza cronica, si scopre inaspettatamente felice, perché crede di poter instaurare un rapporto di amicizia e di amore con la nuova vicina di casa.
Ma Ursola non si sentirà a suo agio nella “versione” di se stessa che sceglierà per la propria giornata di libertà. Il preside dirà allo studente di frequentare le lezioni di ginnastica. L’ex fidanzata si metterà insieme ad un ragazzo che non la ama come l’amava l’altro. Il giovane solitario vedrà presto distruggere la sua abitazione e, con essa, il proprio personale modo di vivere. James riuscirà a comunicare con la vicina di casa per lettera o per telefono, ma quando lei gli permetterà di stabilire un contatto fisico attraverso la siepe che li separa, le conseguenze saranno a dir poco tragiche.
Queste ed altre storie sono raccolte in The kissing game; sono vicende umane, esperienze vissute da adolescenti alle prese con forti emozioni, con la voglia di autonomia e, soprattutto, di libertà. Ragazzi e ragazze che si ritrovano seduti su una panchina a parlare indifferentemente di Dio o della commessa di un chiosco di panini; che vivono intensamente le loro emozioni, le insicurezze e le ribellioni della loro età, con la consapevolezza che, per diventare adulti, è spesso necessario scontrarsi con una realtà che è ostile.

L'autore: Aidan Chambers
Nato nel 1934 a Durham, in Inghilterra. Assieme alla moglie ha fondato la casa editrice Thimble Press. Autore di fama internazionale, ha scritto romanzi per giovani adulti che gli hanno valso numerosi premi e riconoscimenti letterari, tra cui il Premio Hans Christian Andersen (2002).
Per saperne di più: www.aidanchambers.co.uk

Di lui puoi leggere
Muoio dalla voglia di conoscerti, Rizzoli, 2012
Un ragazzo chiede aiuto ad uno scrittore per scrivere dichiarazioni d'amore alla propria fidanzata che affrontino temi importanti quali le paure, le emozioni, i tanti interrogativi che la vita può porre. Il risultato saranno conversazioni tra i due, che parleranno di poesia e di sentimenti, mettendo a confronto le sensibilità di due generazioni diverse.

The kissing game, Giunti, 2011
Una raccolta di brevi racconti nella forma di dialogo, lettera, narrazione di un evento. Una ragazza che decide di prendersi una giornata tutta per sé, uno scambio di battute tra due amici sull'esistenza di Dio, un gioco tra un ragazzo e una ragazza che avrà una macabra fine. Queste, e altre, le storie ispirate al genere della “flash fiction”.

Cartoline dalla terra di nessuno, Fabbri, 2001
I ricordi della Seconda Guerra Mondiale si intrecciano alla vita di Jacob, che dall'Inghilterra arriva ad Amsterdam per partecipare alla commemorazione di una battaglia alla quale aveva preso parte il nonno. La commemorazione sarà l'occasione per il ragazzo per conoscere la storia di Gertrui, che visse in prima persona l'invasione tedesca e, successivamente, la liberazione americana.
Jacob scoprirà di avere molto in comune con la famiglia di Gertrui e con il suo passato di amore e tradimenti.

*l'immagine di apertura è un disegno di Bianca Bagnarelli

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